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Le nostre osservazioni per fermare il cemento al Parco del Tione

19 dicembre, 2012

AccrodoProgrammaCalcioChievo

Ci siamo: domani 20/12/2012 scadranno i termini per presentare le osservazioni all’accordo di programma stipulato dal Comune di Villafranca, Calcio Chievo, privati e Regione Veneto per la realizzazione della “Città dello Sport“, ossia la concessione di uso esclusivo (e permesso a costruire) per 30 anni al Calcio Chievo quasi gratuita (1.5 milioni di euro) della parte più pregiata e tutelata del nostro Parco Urbano, o almeno dell’area che su tutti gli strumenti urbanistici esistenti dovrebbe essere un Parco Urbano.

Abbiamo sofferto molto leggendo a fondo il testo dell’accordo di documenti collegati all’accordo di programma, trovando parole e frasi che non possono coesistere in un medesimo documento!

Per “perseguire l’interesse pubblico“, cioè realizzare il Parco del Tione, abbiamo bisogno di utilizzare uno strumento che, sbianchettando gli strumenti di pianificazione urbanistica esistenti, permette di costruire palazzine e cemento in un’area vincolata a parco e verde pubblico: “(l’accordo di programma) sostituisce ad ogni effetto le intese, i pareri, le autorizzazioni, le approvazioni, i nulla osta e ogni altro provvedimento da rendersi da parte delle Amministrazioni che lo sottoscrivono e previsti da leggi regionali e comporta la variazioni integrativa degli strumenti urbanistici.

E l’organo superiore per il controllo della pianificazione del territorio, la Regione Veneto, si rende complice di tale azione con un atto che va in deroga alle sue stesse leggi. Le leggi devono essere scritte per tutelare l’interesse pubblico, non per essere derogate in favore di interessi privati!

Contro questa commedia dell’assurdo, insieme a tanti gruppi associazioni stiamo presentando varie osservazioni: invitiamo tutti i cittadini a stampare il nostro documento e protocollarlo in Comune antro la giornata di domani. Molti cittadini hanno già aderito e firmato ai nostri banchetti nel weekend (GRAZIE).

Un grazie particolare a Nadia, Silvana e a tutto il Comitato per il Parco Urbano del Tione per il loro grande contributo in questa battaglia per dare un polmone verde alla nostra città e fermare il cemento.

Ho scritto una lettera a Luca Zaia

19 ottobre, 2012

L’altra sera, di ritorno dalla serata sul progetto del Calcio Chievo nel Parco del Tione (grazie Simone per il video integrale della serata), ho letto le dichiarazioni del governatore della Regione Veneto Luca Zaia sulla necessità di una “moratoria delle costruzioni nella nostra Regione” (ASCA: Veneto: Zaia, verso moratoria su consumo territorio).

D’impulso ho scritto una “lettera aperta” a Zaia e l’ho lanciata in rete.

Da anni oramai stiamo chiedendo ai sindaci e agli amministratori locali di emettere ordinanze di MORATORIE al consumo di suolo nella provincia di Verona, gia’ martoriata da 20 anni di sconsiderata crescita senza nessuna pianificazione.

A Villafranca di Verona in questi ultimi anni, ma anche nelle ultime settimane, siamo sotto continuo attacco da parte della Regione: nuove cave, nuove discariche, il progetto del Calcio Chievo in concessione trentennale al posto di un Parco Urbano (e costruzione di nuove palazzine, esattamente sotto il corridoio aereo dell’aeroporto Catullo, in compensazione ai privati in un periodo di totale stop del mercato immobiliare), addirittura il progetto della TAV con l’ipotesi di passaggio nel nostro territorio.

Ecco la lettera. Anche gli amici del MoVimento 5 Stelle di Nogara hanno aderito all’iniziativa della lettera e l’hanno fatta propria, inviandola al governatore: presidenza@regione.veneto.it

Invito tutti a fare altrettanto.

Carlo

Presidente Luca Zaia,

Ho letto le sue dichiarazioni dello scorso 16 ottobre 2012: http://www.regioni.it…

Motorcity di Vigasio-Trevenzuolo, interporto di Isola della Scala, traforo delle Torricelle a Verona, strada mediana e autostrada Nogara-mare, progetto Calcio Chievo al posto del Parco del Tione a Villafranca di Verona e, fuori dalla provincia di Verona, aggiungiamoVeneto City e Pedemontana Veneta. Sono tutte opere già approvate o in corso di approvazione proprio dalla Regione Veneto.

Presidente, restiamo in attesa di sapere se la Sua “moratoria”, includerà queste profonde ferite in terra Veneta prima che sia troppo tardi, o si rivelerà un ulteriore grande bluff (4,3 miliardi di euro di nuovo cemento non è male come preludio alla moratoria) per prendere tempo e cercare di limitare i “danni” delle prossime elezioni in arrivo.

Ovviamente la nostra fiducia in questa Sua “conversione” a difesa del territorio dopo vent’anni di devastazione è pari a zero. Di una cosa siamo certi: noi non molleremo mai.

Cordiali saluti

Amici di Beppe Grillo di Villafranca di Verona

Villafranca ed i finanziamenti europei: un’occasione persa

4 ottobre, 2010

Durante il consiglio comunale della settimana scorsa abbiamo appreso che Villafranca, insieme con i comuni di Sona, Valeggio, Sommacampagna e Bussolengo, stanno partecipando, attraverso la Regione, ad un bando europeo per ricevere finanziamenti di progetti per la promozione del nostro territorio attraverso la creazione di piste ciclabili e aree verdi, percorsi enogastronomici, promozione del turismo, sistemazione e manutenzione degli edifici di pregio architettonico e artistico.

La domanda preliminare il progetto, è già stata accolta dalla regione. La somma che arriverà come finanziamento, una volta vinto il bando, sarà per il nostro Comune di 400.000 euro (1.2 milioni in totale). Il finanziamento dei progetti sarà parziale, con una percentuale a carico del Comune a seconda del tipo di progetto: 25% per restauri, 30% per percorsi cicloturistici, 50% per promozione turistica.

Il tecnico consultente che sta curando la stesura dei progetti, illustrando il suo lavoro, ha raccontato che, tra gli ambiti a disposizione per ricevere i finanziamenti, c’era la possibilità di scegliere anche il  risparmio energetico e le fonti rinnovabili. L’assessore Adami, sentento salire dal pubblico il rumore di disappunto per l’esclusione di tale tema nelle scelte fatte dai politici dei 5 comuni, ha tentato di spiegare che si potevano fare poche cose con quei finanziamenti nel campo del risparmio energetico e che quindi hanno preferito la promozione turistica.

Caro assessore Adami e sindaco Faccioli, purtroppo abbiamo capito bene la limitatezza della politica che queste amministrazioni riscono a mettere in campo. Dopo aver perso più di tre anni per decidere di attivare il porta a porta per la gestione dei rifiuti a Villafranca, ora siamo a rivendicare tre anni di richieste ed offerta di disponibilità a collaborare alla stesura di un piano energetico comunale (PEC), necessario per far decollare anche nel nostro territorio una responsabilità diretta nella sfida mondiale per il superamento dell’energia di origine fossile.

Per non parlare della necessità di ripensare al modo con il quale facciamo agricoltura nei nostri territori: in un periodo nel quale l’agricoltura è in perenne sofferenza e alla ricerca di nuovi modelli (vedi filiera corta e minor impatto inquinante sull’ambiente per evitare altri casi atrazina e nitrati nei nostri rubinetti), non si vedono iniziative che, oltre a valorizzare i nostri prodotti come la pesca, cerchino di dare un impulso verso una decisa conversione al biologico. Se si volesse davvero, potremo trasformare tutta la produzione italiana in biologico, oggi!

E invece si continua a scegliere il profilo basso, il continuo rimando a enti superiori che devono decidere per noi mentre oramai è chiaro che i cittadini e i loro amministratori saranno sempre più responsabili diretti del proprio territorio sia in termini di tutela che di modello di sviluppo.

Ci riempiamo tanto la bocca di parole come “federalismo” e “autonomia”, per poi ridurci a scegliere i seppur favolosi  tortellini, sfogliatine e vino Custozza invece di politiche di risparmio energetico negli edifici, sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili, riduzione impatto sull’ambiente del mondo agricolo!

L’ennesima brutta pagina di questa politica incapace di reagire alle sfide del nostro tempo. Siamo convinti che si possa fare di meglio, magari prendendo spunto dai Comuni Virtuosi!

PS: proviamo a recuperare un qualche senso nell’usare questi soldi pubblici? Rilanciamo il concetto di valorizzazione del territorio e della vocazione turistica attivando la copertura WIFI nei 5 comuni per garantire accesso ad internet gratuito a cittadini e turisti. Esiste il progetto Guglielmo, molto ben implementato dal Comune di Verona grazie all’assessore Di Dio e attivato nei comune di Sommacampagna e Peschiera.

Simone Bernabè e Carlo Reggiani

Motorcity: il nostro ricorso al Presidente Napolitano

14 luglio, 2010

AGGIORNAMENTO (01/08/2010): Articolo su L’Arena di Verona

AGGIORNAMENTO (19/07/2010): Caro Beniamino Sandrini, ci auguriamo che la tua battaglia dal blog Vivicaselle.eu per la VAS del Quadrante Europa faccia il paio con la nostra per Motorcity e tutte le opere relative al District Park. Per ora festeggiamo la richiesta di chiarimenti sulle opere di compensazione del Quadrante Europa (Aeroporto Catullo e dintorni) chiesta dal ministero dell’Ambiente alla Regione Veneto.

Abbiamo studiato, ci siamo informati, abbiamo chiesto pareri e opinioni a comitati, associazioni, amministratori; abbiamo frequentato i consigli comunali di Villafranca, Povegliano, Sommacampagna, Nogara, Vigasio, Trevenzuolo.

Abbiamo assistito da spettatori al lavori del Consiglio Provinciale di Verona e poi partecipato con una nostra lista civica alle elezioni amministrative del 2009, impegnandoci a proporre un’alternativa concreta ai cittadini per un uso virtuoso del territorio e dei nostri beni comuni. Abbiamo continuato a sfruttare l’occasione della campagna elettorale di questa primavera 2010 presentando liste civiche “virtuose” nei comuni di Vigasio e Nogara, anche per poter parlare di questo progetto oramai arrivato alla fine del suo percorso di approvazione. Abbiamo avuto conferma, con grande amarezza, che solo pochissimi cittadini veronesi hanno qualche informazione su cosa sta per accadere ad oltre 12 milioni di metri quadrati di territorio agricolo famoso per le produzioni di riso pregiato e per le sue oasi faunistiche. Un territorio che parla del nostro passato e che ci potrebbe raccontare il nostro futuro.

Lo scorso gennaio la giunta del Veneto ha approvato il documento di VIA regionale sul progetto Motorcity. 4,5 milioni di cemento dedicati all’automobile nel secolo che vedrà la morte dell’automobile. Dopo i ricorsi al TAR presentati da Legambiente di Verona e dalla Provincia di Mantova, ci proviamo anche noi a dire la nostra.

Lo scorso 30 giugno 2010 abbiamo presentato un ricorso al Presidente della Repubblica per chiedere l’annullamento dell’autorizzazione alla costruzione del progetto. Il nostro ricorso è stato sottoscritto da decine di cittadini da tutta la provincia di Verona e da altre province e regioni d’Italia.

Non abbiamo chiesto aiuto ad avvocati o fini giuristi. Ci appelliamo al presidente Napolitano da cittadini, portando nostre osservazioni originali e ponendo domande ancora ad oggi rimaste senza risposta (per esempio abbiamo chiesto di avere una valutazione complessiva dell’impatto sul territorio e sull’inquinamento dell’aria provocato dall’insieme degli interventi progettati e singolarmente approvati nella fascia che va da Mozzecane e Isola della Scala).

Un grazie agli amici de I Grilli di Verona, all’Associazione Giuseppe e Paolo Borsellino, agli Amici di Beppe Grillo di Vigasio, al Circolo Legambiente Il Tiglio di Vigasio, all’Associazione Nogara 5 Stelle, al PoveglianoATuttoGAS e tutti i cittadini che hanno firmato e sostenuto il ricorso.

E permettemi a nome di tutto il gruppo degli Amici di Beppe Grillo di Villafranca di ringraziare Ivo Mondini per il grande lavoro che ha portato avanti per preparare il ricorso. Un altro pezzo di esperienza da mettere a disposizione di tutti i cittadini che vogliono dire la loro.

Carlo Reggiani


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Adesso che avete finito(?) di litigare, convocate il consiglio comunale!

29 marzo, 2010

AGGIORNAMENTO (31/03/2010): Dopo quasi 4 mesi di assenza, ecco il primo consiglio comunale del 2010 mercoledì 7 marzo 2010 ore 20:15 . In odg  le risposte alle nostre istanze. Partecipiamo!!!

da Il Villafranchese

l voto di Villafranca alle regionali

di Giovanni M. De Paolini, 29.03.2010

AFFLUENZA:

17.437 votanti su 24941 iscritti (69,91%)

VOTI PER L’ELEZIONE DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE VENETO E DEL CONSIGLIO REGIONALE:

LUCA ZAIA – Listino Regionale 2010
63,67% (10694 voti)

LEGA NORD
32.24% (5082 voti)

SANDRI SANDRO
628 voti
TOSATO PAOLO
337 voti
VESENTINI ANDREA
335 voti
BASSI ANDREA
219 voti
CENCI VITTORINO
129 voti
CODOGNOLA GIOVANNI
98 voti
CORSI ENRICO
73 voti
STOPPATO GIUSEPPE
32 voti
BONOMI ITALO
18 voti

POPOLO DELLA LIBERTA’ BERLUSCONI PER IL VENETO
31.28% (4930 voti)

BENDINELLI DAVIDE
1546 voti
GIORGETTI MASSIMO
1101 voti
CONTA GIANCARLO
459 voti
BAZZONI RAFFAELE
262 voti
CAMPEDELLI SAMUELE
10 voti
TREGNAGO SIMONETTA
5 voti
TACCONI MARIANNA
2 voti
POGGIANI LEONARDO
1 voto

(more…)

Ospedale Magalini: ma dove è il progetto? Istanza al sindaco dai cittadini

16 novembre, 2009

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AGGIORNAMENTO (21/11/2009): Articolo su L’Arena

Al Signor Sindaco del Comune di Villafranca

Al Presidente del Consiglio comunale di Villafranca

Al Segretario Generale del Comune di Villafranca

p.c.        Al Consigliere di Minoranza Luciano Zanolli

Oggetto: Istanza ai sensi dell’articolo 21 dello Statuto Comunale- Richiesta di interventi per superare i disagi dell’assistenza ospedaliera distrettuale, la precarietà e le prospettive dell’ospedale Magalini.

I sottoscritti cittadini di Villafranca, Mondini Ivo, Reggiani Carlo, Di Giovine Elia, rivolgono la seguente richiesta:

PREMESSO CHE

–          Risulta sempre più grave l’emergenza sanitaria e i disagi che i cittadini sopportano a causa dell’Ospedale Magalini che versa da anni in una situazione inqualificabile in quanto struttura incompleta e inefficace a soddisfare l’assistenza ospedaliera e sanitaria distrettuale

–          Non si nota alcun segnale dei provvedimenti chiesti alla D. G. dell’Ulss 22 dal Consiglio Comunale per completare entro il prossimo 30 novembre la dotazione di 120 posti letto con le attività di medicina, chirurgia e il settore materno infantile

–          Prosegue lo slittamento inaccettabile della data di approvazione del finanziamento  statale di 40 milioni di Euro, per il progetto di ampliamento della struttura ospedaliera villafranchese a 210 posti letto

–          Non è possibile la visura del progetto perché in Comune non ne possiede una copia, per cui, pur essendo stato assicurato il prosieguo dell’iter procedurale con il bando di gara d’appalto dei lavori all’inizio del prossimo anno, restano sconosciute alla cittadinanza le caratteristiche procedurali e le implicazioni future dell’ubicazione in termini di viabilità, di accesso, di rumorosità del sito e degli spazi necessari per i parcheggi (già attualmente insufficienti)

–          La degenza ospedaliera nei piccoli ospedali dell’Ulss 22 costa 752 euro a fronte delle media regionale di 560 euro, mentre restano in rosso i bilanci dell’azienda di Bussolengo: 42,400 milioni di euro di perdita nel 2006, 45,430 milioni nel 2007 e 56,647 milioni nel 2008

–          Ed infine che il Consiglio comunale di Nogarole Rocca il mese scorso ha deliberato, in un’affollatissima seduta un documento qui allegato, in cui si chiede la convocazione di una Conferenza dei servizi dei Sindaci dell’Ulss 22 in seduta pubblica alla presenza dell’Assessore regionale alla sanità e del Presidente della Provincia,

CHIEDONO AL SIGNOR SINDACO

–          Come intende procedere affinchè siano risolte in modo chiaro e trasparente le criticità e i ritardi negli interventi sull’ospedale Magalini, anche in prospettiva delle decisioni regionali Paque, in quella che è denominata “porta sud del veronese”

–          Se intende aderire alle richieste dell’Amministrazione comunale di Nogarole Rocca (relative all’odg n. 41 del 10/09/2009, qui allegata in sintesi) e in particolare convocare in seduta pubblica una Conferenza dei sindaci in cui si possa analizzare il progetto di ampliamento del Magalini e le implicazioni logistiche ed economiche della scelta del polo a due gambe che abbina le strutture ospedaliere di Bussolengo e Villafranca.

Con osservanza, nella certezza di ricevere risposta entro 30/60 gg. fissati dall’art. 21 comma 2 dello Statuto e dall’art. 46 del Regolamento comunale.

Villafranca di Verona, 15/11/2009

Mondini Ivo, Reggiani Carlo, Di Giovine Elia

Doppio appuntamento: Autodromo e Discarica Caluri

26 aprile, 2009

Lunedì 27 aprile saremo presenti a due appuntamenti concomitanti.

La “politica” prova a confrontarsi con i cittadini su due questioni che ci stanno molto a cuore: Motorcity e discarica di Caluri.

Sul progetto Motorcity abbiamo recentemente assistito a scene di equilibrismo in consiglio provinciale in occasione del voto sulle infrastrutture di collegamento all’impianto. Il voto è stato usato per dare dei “segnali” agli alleati da parte di Lega ed ex AN (il nostro sindaco ha tenuto banco per tutta la seduta!). Le decisioni riguardanti una aggressione senza precedenti al nostro territorio e al nostro stile di vita (20-25 milioni di visitatori all’anno, 25.000 abitanti in più in una zona che ora è completamente agricola) vengono utilizzate dai nostri dipendenti esclusivamente come palcoscenico per i loro atti di forza, per regolare alleanze e definire assetti in previsione delle prossime elezioni.

Un’altra gravissima ferita, questa volta nel nostro territorio comunale, sembra non insegnare nulla alla “politica”: la prossima settimana a Venezia la commissione VIA darà il suo consenso definitivo alla riapertura della discarica di Caluri. Ora che l’evidenza dell’incapacità dei nostri amministratori di compiere il loro dovere in difesa del NOSTRO territorio e della NOSTRA salute è alla luce del sole, le minoranze (che sono state anche maggioranze con relative responsabilità) hanno ottenuto la convocazione di un consiglio comunale straordinario. L’imbarazzo dei nostri amministratori è evidente e ben documentato da Fabio Tomelleri su L’Arena di oggi. Saremo presenti anche per avere delle risposte alle nostre ripetute istanze (prima e seconda), da mesi chiuse in qualche cassetto degli ufficio comunali.

– A Isolalta di Vigasio (VR) gli indipendenstisti Veneti ci hanno invitato a partecipare ad un dibattito pubblico dal titolo “A che punto è il progetto del Motorcity e quale sarà l’impatto sul territorio?”. Alla serata parteciperà Cesare Nicolis (minoranza consiglio comunale di Vigasio), due consiglieri regionali (Bonfante e Cancian), consiglieri comunali e provinciali. Dettagli sul nostro meetup.

– A Villafranca consiglio comunale straordinario sulla discarica di Caluri: il consiglio è stato richiesto dalle minoranze consigliari, su sollecitazione del comitato contro la discarica. Dettagli sul nostro meetup.

PS: stiamo iniziando una nuova avventura! CI SERVE ILTUO AIUTO!!!

Lo studio del dottor Ricci sugli inceneritori di Venezia

24 marzo, 2009

Consiglio comunale di San Giovanni Lupatoto contro Cadelbue alla Festa de le Boche - sullo sfondo l'impianto di incenerimento

AGGIORNAMENTO (26/3/2009): chiuso l’inceneritore di Maglie: troppa diossina. L’ARPA dei pifferai magici

AGGIORNAMENTO (26/3/2009): CLAMOROSO!!! Il vescovo di Acerra rifiuta di benedire il nuovo inceneritore ad Acerra! Ad Acerra il pranzo è servito.

AGGIORNAMENTO (25/03/2009): Alle ore 16 di oggi ci sarà il penultimo consiglio provinciale di Verona. In ordine del giorno: una mozione importante per chiedere informazioni sulla relazione tra diossine e inceneritori. Nella mozione si chiede di ascoltare la dottoresa Patrizia Gentilini e di organizzare una visita al centro riciclo di Vedelago.  Saremo presenti al consiglio provinciale, speriamo anche con il video.

A Verona è in corso una battaglia: dopo anni di solitaria lotta contro l’ipotesi di riattivazione dell’inceneritore di Cadelbue, agli amici di GrilliVerona hanno trovato un valido alleato: il sindaco e l’intero consiglio comunale di San Giovanni Lupatoto.

Negli ultimi mesi l’amministrazione del terzo comune veronese è scesa in campo con azioni forti (famosi ormai gli striscioni in centro paese con la scritta “TUMORI NO GRAZIE! NO ALL’INCENERITORE, SI’ AL TRATTAMENTO A FREDDO DEI RIFIUTI“), organizzando serate pubbliche e partecipando a trasmissioni televisive per sostenere la contrarietà all’incenerimento dei rifiuti in favore del trattamento a freddo. Domenica mattina si è addirittura tenuto un consiglio comunale straordinario all’aperto alla storica “Festa de le Boche” per ribadire con una mozione votata all’unanimità la sua contrarietà all’impianto!

Lo scorso 10 marzo l’amministrazione di San Giovanni Lupatoto ha organizzato una serata con il dott. Ricci incaricato nel 2006 dalla Regione Veneto (assessore alla sanità all’epoca era l’attuale sindaco di Verona Flavio Tosi) ad eseguire uno studio per determinare la relazione tra una particolare forma di tumore (il sarcoma) e la diossina emessa dagli inceneritori sul territorio veneziano nel corso degli ultimi 25 anni.

Lo studio Casula, Ricci, Zambon, successivamente pubblicato e riconosciuto dalla comunità scientifica internazionale, non lascia nessun dubbio: incenerire rifiuti è pericoloso per la salute umana!

Vi lascio al video della serata, a cura di Elia Frigo di Verona Reattiva/GrilliVerona.

Carlo Reggiani

Verona sotto accusa dall’Europa per l’inquinamento dell’aria

23 febbraio, 2009

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Verona è sotto esame: la Commissione Europea (Direzione Generale Ambiente) ha accolto il reclamo inviato dal Comitato Insieme per Borgo Roma nel 2006 e, lo scorso 9 febbraio 2009, ha aperto una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia a causa dei continui superamenti dei valori limite di inquinamento dell’aria registrati a Verona e provincia.

I cittadini si appellano alla politica che li rappresenta nelle istituzioni locali e nazionali; esasperati dal silenzio e il disinteresse per i problemi reali della gente si organizzano in comitati; disperati si appellano all’Europa, organismo per tutti noi ancora troppo lontano e incompreso nelle sue logiche e burocrazie.

Ma l’Europa risponde! Risponde ai cittadini di Verona, risponde ai cittadini di Nogara.

E i nostri dipendenti? Anche loro si preparano a rispondere all’Europa! Entro i prossimi nove mesi dovranno presentare le iniziative concrete in corso di attuazione(!) per contrastare attivamente i continui sforamenti dei limiti per l’inquinamento dell’aria.

Ed ecco il loro piano: terza autostrada lungo la A4, traforo delle Torricelle (ribatezzata come l’autostrada cittadina), Motorcity/Autodromo e inceneritore di Cadelbue.

Sindaco Tosi, assessori Coletto e Conta: auguri!

Per quanto ci riguarda, promettiamo 9 mesi di proposte concrete e ferma opposizione a tutte le iniziative che non aiuteranno i cittadini veronesi a respirare aria più decente e meno pericolosa per la salute di tutti, Sindaco e assesori compresi!

Carlo Reggiani

PS: aderite al gruppo su Facebook contro l’inceneritore di Cadelbue e leggete il comunicato stampa dei GrilliVerona. Nei prossimi giorni aggiornamenti sulla vicenda.

Ancora l’assessore Giancarlo Conta: cosa volete che sia un inceneritore!

15 dicembre, 2008

Giuro che non l’ho fatto apposta!

Neanche avevo fatto caso che tra i relatori al convegno Acqua&Rifiuti organizzato a Padova venerdì 12 dicembre scorso dalla Settima Commissione della Regione Veneto presieduta dal leghista Maurizio Conte (comunicato stampa), era atteso anche l’assessore regionale all’ecologia Giancarlo Conta.

In effetti l’assessore è arrivato oramai a lavori conclusi, con una sala quasi deserta (i lavori più seguiti sono stati durante la mattinata, con la presenza di un centinaio di amministratori e tecnici comunali da tutto il Veneto), giusto il tempo di lasciarci un’altra sua “perla”. Fortunatamente ho avuto l’accortezza di estrarre il mio cellulare e riprendere il suo monologo (interrotto per un attimo dagli amici della Lista civica “Amici di Beppe Grillo” di Padova, anche loro presenti alla giornata).

Parla di rifiuti, del fatto che il Veneto ha raggiunto il 54% di raccolta differenziata (raccolta o smaltimento? mah) e che per il restante 46% il piano regionale prevede 6 inceneritori (Schio, Padova e Fusina in funzione, Cadelbue in riattivazione, altri due impianti per Treviso/Belluno e Rovigo) più la discarica strategica di Sant’Urbano.

Parla dell’ineluttabilità della crescita dei rifiuti urbani (dopo aver detto che per il 2012 saliremo al 65% di differenziata), che oramai le famiglie sono state circuite dalla multinazionali e vogliono bere acqua minerale in bottiglia.., e poi di come sia diventato difficile trovare sindaci disposti a fare inceneritori, tutta colpa della cattiva informazione fatta dai comitati contro, incapaci di proporre dati concreti e alternative (hei ragazzi dei GrilliVerona: mi sa’ che l’assessore sta parlando di voi e del sindaco di San Giovanni Lupatoto).

Lui, l’assessore, ha visitato 30 impianti in questi 3 anni e non ha mai riscontrato problemi per la salute dei cittadini e l’ambiente!

Ma poi… prendendo ad esempio proprio l’impianto di Cadelbue lungo l’autostrada A4, esclama:

Ma sapete quanto inquina di più l’autostrada rispetto a quel camino che c’e li’ a 50 metri?

Assessore, ho capito che forse l’analisi delle cause dell’inquinamento e la ricerca delle soluzioni non sono il suo mestiere, che lei è sinceramente convinto che per abbattere l’inquinamento nella zona di Vigasio e Trevenzuolo (c’è un’altra autostrada del resto) bisogna costruire 4.5 milioni di metri quadrati di insediamento in Classe B, ma questa se la poteva anche risparmiare!

Ho trascritto i primi 12 minuti dell’intervento dell’assessore. Ho indicato i minuti dei passaggi più eclatanti… e pensare che la giornata era stata molto utile e produttiva (si parlava di come organizzare i servizi idrici integrati e di gestione dei rifiuti, analizzando le varie esperienze in giro per il Veneto e l’Italia).

Buona visione e lettura.

Intervento dell’assessore regionale Gianfranco Conto (FI):

Rifiuti. Noi come Veneto siamo la prima regione in Italia: abbiamo raggiunto proprio in questi giorni il 54% come media regionale di raccolta differenziata e come obiettivo al 2012 ci siamo posti il 65%.

E’ indubbio che il merito va ai cittadini, va ai sindaci, va a tutte quelle amministrazioni che da anni hanno perseguito questa strada incentivando la raccolta differenziata. Sui 4 milioni di tonnellate all’anno di rifiuti, vuol dire che 2 milioni li abbiamo gia’ risolti.

Sul resto la posizione della Regione e’ chiara ed e’ semplice: c’e’ un piano regionale per i rifiuti urbani che stabiliva un percorso, che prendeva atto che in regione ci sono 4 impianti dei quali 3 funzionanti (Schio, Padova e Fusina) e uno che proprio in questi giorni, grazie il bando di AGSM di Verona per rimettere a regime l’impianto di Cadelbue.

La nostra legge regionale individuava poi per essere autonomi e autosufficienti in questo settore importante e delicato la possibilita’ di individuare altri due impianti per la zona di Belluno/Treviso e per la provincia di Rovigo che andava anche a soddisfare le esigenze di parte del basso veronese e parte della bassa padovana.

Io mi rendo conto che il rifiuto negli ultimi 15 anni, soprattutto negli ultimi 5 anni e’ cambiato notevolmente: e’ cambiata la societa’, oggi abbiamo piu’ single, le ditte fanno la confezione anche del singolo bicchiere perche’ queste sono le necessita’ di mercato. E’ cambiata tutta una certa impostazione del rifiuto che ci aiuta in qualche maniera ad aumentare la quota della raccolta differenziata, ma comunque non ci aiuta a diminuire quella che e’ la produzione del rifiuto.

E sull’acqua: noi abbiamo un’acqua tra le migliore che abbiamo in Italia, ma oramai e’ una questione di pressing commerciale che in tutti questi anni e’ stato fatto a livello delle grandi multinazionali e grandi aziende che producono l’acqua minerale che hanno convinto noi cittadini che l’acqua che esce dai nostri rubinetti non e’ un’acqua buona. Cosa che non e’ vera soprattutto per il Veneto, almeno per la stragrande maggioranza del nostro Veneto.
Sarebbe per noi importante, soprattutto per il momento delicato che stiamo vivendo, dove le spese fisse che incidono sulle nostre famiglie… penso che l’acqua minerale sia un spesa fissa che oramai sia entrata nelle nostre famiglie, cioe’ le nostre signore o anche noi stessi (perche’ pesano troppo) andiamo a prenderci le sei bottiglie  di acqua gasata o naturale e ce le portiamo a casa… Sarebbe da fare un grosso lavoro su questo.

Dicevo… e’ ambiato il settore del rifiuto, e’ cambiato il rifiuto e probabilmente sono cambiate le necessita’ riferite al piano regionale. Dicevo che noi abbiamo 3 impianti funzionanti, uno sta ripartendo (ormai il bando e’ approvato e partira’ la gara) e quindi nell’arco di due/tre anni avremo in funzione l’impianto di Verona.

In questi tre anni di mia esperienza in questo settore importantissimo e anche delicato da affrontare e da capire, da entrare nelle problematiche che ripeto finalmente sono giunte all’attenzione di tutti, io ho sempre insisto ce in quesot settore che e’ appunto delicato due sono i punti piu’ importanti sui quali dobbiamo lavorare. Che sono la formazione e la corretta informazione.

(5 e 40) E’ facile fare la strumentalizzazione in un settore quando si va a toccare la salute dei cittadini, la sicurezza ambientale… e ne ho sentite i tutti i colori in questi tre anni, a partire dai comitati contro.

Io sono uno che non si e’ mai tirato indietro, sono sempre andato ad ascoltarli, a sentire.. speravo sempre di attingere qualche dato anche tecnico rilevante perche’ non penso che noi che noi, provvisoriamente siamo al di qua del tavolo, e che dobbiamo dare delle risposte a delle problematiche siamo dei pazzi o dei fuori di testa. Penso che il buon senso sia quello che ci detta anche le scelte che strategiche, le scelte strutturali, le scelte che dobbiamo fare come amministratori.

E quindi mi sono reso conto che per porre fine al nostro piano regionale e quindi per realizzare gli altri due impianti regionali…. ho visitato 30 impianti e mi hanno assicurato tutti che questi impianti garantiscono la sicurezza ambientale e della salute dei cittadini… tutti i parametri sono 10 volte sotto i limiti europei. A Cadelbue quel poco che ha funzionato, una cosa che ha veramente funzionato benissimo sono stati i controlli.

Ora, visto che non abbiamo il petroli, che non abbiamo il gas, che non abbiamo energia e visto che abbiamo ancora il 50% dei rifiuti da risolvere, la strada piu’ di buon senso e piu’ logica penso sia quello di bruciarli dando in assoluto, come prerequisiti, il fatto che sia garantita la sicurezza dei cittadini e la sicurezza ambientale.

E quindi sono convinto che per le nostre necessita’ di regione veneto, probabilmente oggi con un altro impianto, aggiunto ai quattro esistenti, potremo essere definitivamente autonomi per un lungo periodo, visto che la scelta nostra come regione veneto e’ quella di non avere piu’ discariche.

Ma il problema e’ sempre quello. trovare un sindaco disponibile… e’ il problema della corretta informazione ai cittadini.. e ovvio che un camino da’ fastidio.

(minuti 10 e 20): Vi faccio l’esempio di Cadebue a Verona: ma sapete quanto inquina di piu’ l’autostrada di quel camino che c’e’ li’ a 50 metri?

Pero’ mi sono reso conto che e’ difficilissimo realizzarlo, non si trova un sito, non si trova un sindaco disposto a farlo… e quindi mi sta venendo l’idea, siccome in maniera intelligente era stata prevista una discarica tattica regionale (quella di Sant’Urbano nel padovano), potrebbe essere forse il caso che qualcuno si assumesse la responsabilita’ di scegliere un sito per realizzare un termovalorizzatore… e che questa responsabilita’ se la prendesse la Regione se nessuno vuole farlo.

Per chi volesse dare qualche consiglio al nostro assessore scrivete a: ass.ambiente@regione.veneto.it