Posts Tagged ‘Capannori’

Tanti auguri di Buone Feste!

24 dicembre, 2014

2013

Nell’augurarVi Buone Feste, vi lascio qui sotto i migliori video registrati quest’anno relativi a eventi culturali organizzati sul nostro territorio,

con la speranza che il 2015 porti nuova consapevolezza e partecipazione da parte di tutti.

Non possiamo fare finta di niente: acqua, terra, aria, “risorse” e non “rifiuti” da riciclare da loro dipende la nostra vita su questa terra.

Un luogo finito fatto di risorse limitate, che richiedono tutto l’impegno possibile per salvaguardare e lasciare un futuro migliore anche per i nostri figli.

Auguri!

panettone

Raccolta Porta a Porta si parte? Ma in che modo?

22 marzo, 2011

Dopo ripetuti ripensamenti (ricordate il mitologico “A Villafranca siamo diversi” del nostro Supermario in consiglio comunale un annetto fa) e continue “false partenze”, sembra che anche a Villafranca l’amministrazione si sia convinta della necessità di darci ascolto e introdurre la raccolta “Porta a Porta” su tutto il territorio comunale. Del resto vi sarete resi conto che nel frattempo (è dal 2008 che continuiamo a denunciare l’assurdità economica e ambientale di questa situazione) siamo rimasti gli unici in provincia di Verona ad avere i cassonetti per strada!

Ma adesso che l’amministrazione si dichiara pronta per partire con il porta a porta su tutto il territorio Villafranchese, i cittadini sono pronti? Un buon piano di raccolta per riuscire DEVE prevedere anche un coinvolgimento dei cittadini nelle pratiche che questa scelta comporterà, ma fin’ora non si è ancora visto niente. Avete mai messo la testa nei cassonetti per vedere come differenziano i rifiuti i villafranchesi? Avete mai controllato nei bidoni dell’umido per vedere cosa ci finisce? Per far partire un buon sistema di raccolta porta a porta spinto, occorre coinvolgere le persone per tempo, questo serve sia a diminuire  i tempi per andare a regime, ma soprattutto ad aiutare le persone che si troveranno ad iniziare questa nuova esperienza.

L’amministrazione comunale dovrebbe parlarci anche di compostaggio e di azioni per la riduzione della produzione di rifiuti per esempio attraverso l’incentivazione del consumo dell’acqua del rubinetto (ma per fare questo dovrebbe avere anche la trasparenza di pubblicare le analisi in maniera puntuale e approfondita considerato che Acque Veronesi le pubblica solo sul sito web ogni 6 mesi e con generici parametri indicatori). Vorrei sentire anche parlare di detersivi alla spina e di vere e incisive campagne per i pannolini lavabili. E vogliamo sapere come è composto quel 45% di raccolta differenziata di cui si parla, quanto viene pagato e come utilizza il comune questo introito.

E’ dal 2008 che chiediamo il porta a porta a Villafranca, insieme all’isola ecologica per il centro che avevamo e non è stata più ripristinata!  Quanti soldi avremmo risparmiato?

La raccolta differenziata con il porta a porta sta abbassando le tariffe in molti comuni (Verona compresa): ora ci spetta un rimborso per questi 3 anni di ritardo e di costi in più per i cittadini!

Per fare le cose fatte bene, come sempre non dobbiamo inventare niente, basta copiare da chi le cose le ha già fatte.

Guardate che risultati ha raggiunto il comune di Capannori con più di 45 mila abitanti e una differenziata a Giugno 2010 dell’82%. E noi quando incominciamo?

Comuni virtuosi, quando iniziamo a copiare seriamente?

14 gennaio, 2011

Apprendiamo con molta soddisfazione che finalmente l’idea dei pannolini lavabili ha avuto dei risultati, come pure l’abolizione delle borse di plastica, iniziando  il riuso di quelle di stoffa. Tutto quello che abbiamo  proposto già da tempo sembra essere andato in porto, ma di buone pratiche che permettono di far guadagnare soldi, migliorando l’ambiente in cui viviamo ce ne sarebbero a bizzeffe. L’obbiettivo di un comune che vuole sconfiggere la crisi, migliorando le condizioni di vita dei suoi cittadini, deve essere quello di studiare e cercare tutte quelle politiche che permettono di arrivare a “RIFIUTI ZERO“. Non lo diciamo noi, ma lo dicono tanti comuni che hanno sperimentato sulle proprie finanze che si può fare!

Ecco un’altra iniziativa che merita l’attenzione del nostro assessore Adami e che proponiamo:

100.000 bottiglie di plastica in meno nelle scuole con l’acqua in brocca

Ogni settimana sono 1.890 le bottiglie di plastica non immesse nell’ambiente

OLTRE 100 MILA  BOTTIGLIE IN PLASTICA RISPARMIATE  CON  L’INTRODUZIONE DELL’ACQUA DI RUBINETTO SULLE MENSE  SCOLASTICHE
Grazie al progetto ‘Acqua Buona’ varato dal Comune insieme ad Acque spa

brocca49010_120_013 (Small)Oltre 100 mila bottiglie di acqua minerale in meno con un risparmio di 5.000 chilogrammi di plastica e di 3.000  chilogrammi di CO2 in atmosfera.
E’ l’ottimo risultato del progetto ‘Acqua Buona’ nelle mense scolastiche avviato nell’anno scolastico 2009-2010.
Un bilancio davvero lusinghiero per il progetto varato dal Comune di Capannori insieme ad ‘Acque spa’ a partire dal 2007 in via sperimentale e poi entrato  a pieno regime nel 2009 con il coinvolgimento di tutte le 22 scuole comunali grazie ad un protocollo firmato con i dirigenti scolastici degli istituti comprensivi.
Da tempo, quindi, sulle mense scolastiche i 2.500 studenti capannoresi interessati non trovano più la bottiglia di plastica con l’acqua minerale proveniente da varie parti d’Italia, bensì una brocca in vetro fornita da ‘Acque spa’ con l’acqua di rubinetto che viene periodicamente analizzata. I risultati delle analisi chimiche vengono anche affissi all’interno della scuola per dare evidenza dell’ottima qualità dell’acqua utilizzata.
“Siamo davvero molto soddisfatti dei risultati di questo progetto – dichiara l’assessore all’ambiente Alessio Ciacci -, che è una delle azioni più importanti portate avanti dall’amministrazione comunale per ridurre la produzione dei rifiuti e che ci ha portato un risparmio economico ed un risparmio ‘ambientale’. Una ‘buona pratica’  che ha  una forte valenza educativa per i giovani studenti, che fin da piccoli imparano il rispetto dell’ambiente e l’importanza delle risorse naturali locali come l’acqua. E’ importante infatti diffondere una corretta informazione sulla qualità dell’acqua di rubinetto e su quella minerale. La prima infatti ha sicuramente meno inquinanti, perché per legge questi devono essere inferiori rispetto a quelli presenti nell’acqua minerale. I controlli effettuati sulle acque in bottiglia inoltre sono molto meno frequenti di quelli realizzati sugli acquedotti. L’acqua è un bene comune fondamentale ed è importante che sia sottratta da pericolose logiche commerciali –  conclude Ciacci – e sia invece tutelata e valorizzata come un bene pubblico fondamentale per la comunità. Il messaggio che passa però è che le acque minerali siano migliori grazie a imponenti campagne pubblicitarie che fanno sì che l’Italia sia il paese europeo con il maggior consumo pro capite di acque in bottiglia”.
Visto il successo il progetto proseguirà anche nei prossimi anni scolastici.
Le scuole che partecipano ad ‘Aqcua buona’ sono: scuole dell’infanzia di Lunata, Badia Borgonuovo, Camigliano, Castelvecchio, Colognora, Guamo, Lammari, Lappato, Marlia, S. Leonardo in Treponzio. Scuole primarie di Lunata, Camigliano, Colle di Compito, Guamo, Lammari, Marlia, Massa Macinaia, Segromigno Monte, S.Ginese. Scuole medie di Lammari e Camigliano.

Simone Bernabè

Tanti auguri di Buon Natale!

24 dicembre, 2010

Nell’augurarvi un buon natale da parte di tutto il gruppo, nella speranza che l’anno nuovo sia veramente per Villafranca l’anno di partenza di un porta a porta serio che ci porti dei fantastici risultati, sia in termini ambientali ma anche economici, vi lascio con questo articolo del Ciacci Magazine, blog del famoso assessore all’ambiente di Capannori Alessio Ciacci, primo comune in Italia ad aver applicato la strategia “RIFIUTI ZERO”.

A Natale non dimentichiamoci la raccolta differenziata

panettone

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Partendo dall’inizio è bene ricordare che, con un antipasto a base di affettati e/o formaggi, è necessario gettare nell’indifferenziata la confezione cartacea in cui sono avvolti questi alimenti, in quanto la carta è stata sporcata dal cibo.
Unica eccezione il caso in cui la confezione sia formata da parti separabili carta/plastica e allora si può procedere con la tradizionale raccolta differenziata.
E nell’indifferenziata va anche la carta da forno per cuocere le tradizionali lasagne, piatto tipico in molte zone d’Italia.

Stessa fine anche per tutti i tovaglioli usati e in generale qualsiasi tipologia di carta o di cartone che contenga residui di cibo o che sia stata sporcata.
La confezione del cotechino o dello zampone, invece, andrebbe divisa separando la parte cartacea dall’involucro che contiene la carne e lo stesso va fatto per il dolce natalizio più conosciuto: il panettone o pandoro.
E proprio a questo proposito Comieco ha voluto quest’anno rendere omaggio alla storia del panettone rispolverando la confezione forse più rappresentativa della sua lunga e gloriosa tradizione: la “cappelliera”, in cartoncino riciclato, molto robusta e a forma di tamburo, grazie alla quale il panettone arrivava sulle tavole natalizie di tutto il mondo già ai tempi dell’Unità d’Italia e di Giuseppe Garibaldi, Giuseppe Verdi o Alessandro Manzoni.

Infine ricordiamo che gli scontrini, trattandosi di carta chimica, non devono andare nel raccoglitore della carta, ma nell’indifferenziata.
L’importanza di fare una corretta raccolta differenziata si legge nei numeri.
Nel 2009 gli italiani hanno consumato oltre 26 milioni di kg di panettone, contro i 25 milioni e 688 mila kg del 2008 e, se ognuno di noi differenziasse correttamente dal resto dei rifiuti una confezione di panettone, una di pandoro, una di torrone, due scatole di pasta, due giornali e due riviste, due sacchetti e la scatola di un giocattolo, si raccoglierebbero circa 120.000 tonnellate di carta e cartone, sufficienti ad evitare la costruzione di un’intera discarica di medie dimensioni.

di Lisa Zillio

Simone Bernabè

Proposta per rilancio economia locale: i “Negozi Leggeri”

3 settembre, 2009

Il comune di Capannori e il suo assessore Alessio Ciacci continuano la sfida verso “rifiuti zero” e lo fanno rilanciando i prodotti locali, con un vecchio e validissimo modo: eliminando la maggior parte degli imballaggi, attraverso negozi che propongano prodotti sfusi.

Vorrei quindi nella logica dei comuni virtuosi rilanciare al nostro comune questa idea, proponendo incentivi  ai commercianti che iniziassero nuovi modi di fare business, contribuendo alla diminuzione dei rifiuti e creando nei nostri cittadini come dice il nostro assessore “Un pensiero Green”.

Dopo “Porta la sporta” quindi, anche “Negozi leggeri”.

Simone Bernabè

Alessio Ciacci: Rifiuti Zero e l’importanza dell’utopia

14 ottobre, 2008

L’utopia è come l’orizzonte: cammino due passi, e si allontana di due passi. Cammino dieci passi, e si allontana di dieci passi. L’orizzonte è irraggiungibile. E allora, a cosa serve l’utopia? A questo: serve per continuare a camminare. (Eduardo Galeano)

Alessio Ciacci è il giovane (28 anni) assessore all’ecologia del Comune di Capannori.

Al convegno di sabato scorso sulle buone pratiche nella gestione dei rifiuti (rimando a post e video integrale prodotto da Simone) ha raccontato come nel loro comune si è impostata la strategia per arrivare ad eliminare tutti i rifiuti: riciclare (sono materiale post-utilizzo, come ha ribadito Carla Poli del Centro di Riciclo di Vedelago), ma soprattutto provare a cambiare le abitudini di acquisto e di consumo dei cittadini (acqua del rubinetto, latte e detersivi alla spina, pannolini lavabili, niente piatti usa e getta anche nelle sagre) arrivando a condizionare il modo con il quale le aziende imballano e offrono i loro prodotti.

L’obiettivo del 2020 per raggiungere il risultato “Rifiuti Zero” senza discariche o inceneritori può sembrare un’utopia. Forse è davvero un’utopia credere che sia possibile in così pochi anni convincere le persone a cambiare i loro stili di vita per farli diventare sostenibili dal nostro pianeta. Un’utopia che ha messo in cammino una comunità di 45.000 abitanti e che sta contagiando i paesi vicini.

Un’utopia che a noi piace chiamare Politica, interessata a perseguire fini così importanti da aver bisogno della partecipazione dei cittadini giorno per giorno, della responsabilità individuale di ciascuno di noi.

E i cittadini di Villafranca, verso quali “utopie” stanno camminando?

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Carlo Reggiani

“Zero Waste” rifiuti zero

13 ottobre, 2008

Ma da questo fine settimana li possiamo anche chiamare “Infinite resource” risorse infinite perchè i rifiuti esistono solo quando non c’e’ la volonta politica di andare verso questa direzione.

Il nostro futuro deve essere senza rifiuti, occorre in primo luogo produrne di meno, ma il riciclo è l’unica strada attraverso un porta a porta spinto.

BASTA CON DISCARICHE E INCENERITORI I NOSTRI DIPENDENTI DEVONO INIZIARE AD OCCUPARSI DELLA SALUTE DI NOI CITTADINI!

Giudicate voi stessi attraverso questi video sulla nostra webtv, siamo gia in ritardo e tanti comuni hanno gia iniziato con ottimi risultati.
Li trovate cliccando una volta all’interno della webtv sul bottone “on demand”

Vodpod videos no longer available.