AGGIORNAMENTO (04 febbraio 2013): CAVE, NORME TRANSITORIE PER LE ATTIVITA’ ESTRATTIVE
AGGIORNAMENTO (24/09/2012): Cave di ghiaia, la Regione offre la deroga per Verona.
AGGIORNAMENTO (31/08/2012): ringraziamo l’assessore all’ambiente Alessio Adami per la sua replica. Emerge chiaramente che il parere di Villafranca, finalmente contrario a nuove cave dopo decenni di devastazione del nostro territorio, non vale nulla in Regione Veneto. Sulla questione dell’avanzamento a lotti attendiamo chiarimenti su cosa ci metteremo dentro questi buchi, considerato che gli inerti li dobbiamo riciclare (vedi normativa europea e nazionale) e non tombare sottoterra. Il giudizio ai lettori. (CR)
Alessio Adami 31 agosto, 2012 alle 10:08 am
Buongiorno,
Ho rivevuto e letto stamani il post sulla cava.
Riguardo alle cose dette sono a rilevare alcune informazioni totalmente errate:
Il comune rappresentato dal sottoscritto ha dato parere NEGATIVO al progetto in discussione, come del resto a tutte le proposte di nuove escavazioni sul territorio. Basta leggere i verbali delle commissioni VIA per appurarlo.
Il parere definitivo non e’ politico, ma risultato della votazione della commissione regionale che chiede al Comune di esprimersi ( ed il no e’ stato incondizionato e perentorio da parte nostra) e che oltre al nostro Voto considera quello di tecnici, Arpav, eccc… … Anche la composizione di chi ha votato con nomi e cognomi e’ facilmente recuperabile!
Per ultimo un dato tecnico: la nuova coltivazione in esame prevede un avanzamento a lotti e presupposto per l’avanzamento delle escavazioni e’ che i lotti già escavati siano man mano riempiti prima di proseguire con il prelievo . Da parte nostra per le coltivazioni già in essere stiamo verificando che ciò avvenga stimolando la Regione e la Commissione ad essere vigile anche dopo il suo parere ed apertura del sito di escavazione.
Per ultimo ricordo che proprio e solo il sottoscritto a chiesto ed ottenuto il calcolo del totale attualmente escavato per comprendere se fosse o meno raggiunta la quota del 3%! Risultato: gli ultimi progetti proposti si stanno contendendo gli ultimi metri a disposizione e ne passera’ evebtualmente solo uno, inoltre non sono giunte finora da allora nuove richieste di cava.
Credo che una lettura dei documenti e delle dichiarazioni, oppure una semplice telefonata, potessero evitare l’uscita di un post che più che informare (cosa giustissima per un tema del genere) ha raccontato molte inesattezze ai lettori… Me compreso.
Spero vivamente che il clima di campagna elettorale non si sia impossessato anche di questo blog …. La gente e’ stanca di illazioni e critiche infondate soprattutto da gruppi come il Vostro che della corretta informazione hanno fatto bandiera.
Cordialmente
Alessio Adami Ass. Ecologia Comune Villafranca
Non siamo ancora usciti dal pericolo di avere una nuova discarica tra Quaderni e Valeggio e subito entriamo in un nuovo incubo: la Regione Veneto (Bur n. 71 del 28 agosto 2012) ha rilasciato una nuova concessione per la cava in località Cascina Pozzi di Caluri.
In attesa di conoscere il parere della nostra amministrazione sull’ennesimo nuovo “buco” sul territorio villafranchese (che poi ovviamente diventerà discarica, in piena zona di ricarica acquiferi), riportiamo l’articolo su L’Arena dello scorso 27 settembre 2008.
I nostri politici non sono ancora stati capaci nonostante le mille promesse e i tanti anni di amministrazione di tutelare in maniera definitiva questo territorio già pesantemente martoriato.
Abbiamo una legge che prevede il massimo del 3% di escavazione già ampiamente superata, perchè vengono ancora fatte concessioni?
E poi, dopo aver estratto tutta la ghiaia, con cosa lo riempiremo questo buco (oltre alle voragini ancora aperte tra Alpo, Caluri e Dossobuono)? Non certo con i famosi “inerti”: l’Europa ci chiede di riciclare il 70% dei rifiuti inerti da materiale edile entro il 2020! L’Italia ha recepito con sei mesi in anticipo e prima degli altri Paesi europei la direttiva ma è ancora ferma al 10%! L’Olanda ne ricicla il 90%! seguono il Belgio (87%) e la Germania (86,3%).
L’incapacità di fermare il consumo di territorio e di iniziare un piano serio di recupero e bonifiche riapre una nuova ferita a Villafranca.
Siamo nel 2012 ma sembra che i nostri politici ragionino (e si cerchino voti) come negli anni ’60 del secolo scorso!
L’Arena – Sabato 27 Settembre 2008
VILLAFRANCA. Sotto esame dell’aula le domande per le estrazioni di ghiaia nelle località Cascina Pozzi e Dossetto
Il Comune alza barricate contro le nuove cave
Al Consiglio di martedì prevista la votazione per dare parere negativo ai progetti di due impianti
Il consiglio comunale prepara le barricate contro cave e discariche. Nell’assemblea che si terrà martedì alle 21 i consiglieri saranno chiamati a votare due delibere contrarie all’apertura di altrettante cave di ghiaia in località Cascina Pozzi a Caluri e in località Dossetto, vicino a Pozzomoretto. Entrambi i progetti furono depositati in Comune lo scorso giugno. Dopo avere valutato i piani, l’ufficio tecnico diede a entrambi parere negativo. Il voto di martedì dovrà ratificare questo giudizio.
A Cascina Pozzi la società Memap di Mozambano (Mantova) ha chiesto di poter scavare 550 metri cubi di terreno su tre lotti. Il Comune teme che questa attività provochi un aumento del traffico pesante sulle strade circostanti. Ritiene inoltre che lo scavo possa avere conseguenze negative sulla falda, essendo l’area inserita nella fascia di ricarica degli acquiferi. Nella relazione i tecnici del settore urbanistica comunale hanno sottolineato che «in considerazione del piano di sviluppo dell’aeroporto è necessario che la società acquisisca il parere dell’Ente nazionale aviazione civile e della società Catullo».
Per il progetto in località Dossetto, presentato dalla Concave di Mantova, il Comune rileva che «l’intervento è rilevante e interessa una vasta area agricola in cui gli interventi vanno programmati con la massima attenzione». L’impresa ha chiesto di poter scavare 269 mila 700 metri cubi di ghiaia, su una superficie di 81 mila 202 metri quadrati distribuiti su tre lotti. L’amministrazione sostiene che entrambe le cave non vadano autorizzate poiché «da un calcolo sulle superfici di escavazioni è stata superata la disponibilità dl tre per cento prevista dalla legge regionale 44 del 1982 sulle attività di cava».
Di discariche parla la mozione presentata dai consiglieri di minoranza Paolo Martari , Graziano Tovo, Alessandrino Dal Maso, Luciano Zanolli e Renzo Piazzi e che sarà discussa nella seduta. Hanno chiesto al sindaco e alla giunta un intervento sia politico che tecnico per impedire la riapertura della discarica di Caluri. L’impianto nei mesi scorsi ottenne il via libera della commissione regionale per la valutazione dell’impatto ambientale nonostante il parere contrario di Comune e Provincia.
Di ambiente e territorio si occuperà pure la consulta permanente che verrà nominata sempre nel consiglio comunale di martedì. Il gruppo sarà composto per almeno il 50 per cento da cittadini di associazioni, gruppi, sindacati e categorie interessate del settore. Sono già stati scelti come membri Luisa Zecchinato, Nereo Cazzadori, Fortunato Serpelloni, Roberto Turcato, Massimo Polato, Costanzo Bonomi, Giovanna Zanini, Antonino Fiorello, Ciro Peretti ed Enzo Cordioli. Martedì la lista sarà completata con i nomi indicati dai capi gruppo consiliari di maggioranza e minoranza. Finora l’unico che è stato espresso è quello di Marco Serpelloni per la maggioranza.
Fabio Tomelleri