Posts Tagged ‘vedelago’

Sabato a Verona per togliere il carburante a Cadelbue

7 ottobre, 2010

AGGIORNAMENTO: Alle 13:30 di domani giovedì 7/10/2010 è fissato l’incontro, di fronte all’Arena, tra i volontari di Verona Reattiva e padre Alex Zanotelli, per manifestare solidarietà e appoggio a tutti i comitati, le associazioni ed i cittadini contro Ca’ del Bue

Non ci stancheremo mai di contrastare una scelta così assurda da tutti i punti di vista: economico, ambientale, sanitario. Come non ci stancheremo mai di ribadire a cittadini e amministratori che i rifiuti non si bruciano, ma si riducono, recuperano e riciclano! E non lo diciamo solo noi, visto che le indicazioni che arrivano dall’Europa sono chiarissime.

Ma evidentemente la scienza, la tecnologia e la ragionevolezza non sono strumenti presenti sul tavolo dei nostri amministratori  che stanno portando avanti la riattivazione dell’inceneritore di Cadelbue a Verona.

La riconversione di Cadelbue con tecnologie a trattamento a freddo (già per altro presenti per quanto riguarda la separazione dei materiali) è possibile, è conveniente e va nella direzione degli sforzi dei cittadini della provincia di Verona e di interi quartieri della città di Verona per separare i materiali con la raccolta porta a porta.

E se il problema è la Regione Veneto (in particolare il contributo per realizzare l’impiantoerogato ancora nel secolo scorso), forse è bene che il presidente Zaia cominci a spiegare come mai ha sostenuto i suoi concittadini di Treviso contro un impianto di incenerimento nella sua terra e non è invece in grado di sostenere la provincia più riciclona di tutta Italia!

Sabato pomeriggio, assieme alle decine di comitati e associazioni, scenderemo in corteo con il sindaco e la giunta ed il consiglio comunale di San Giovanni Lupatoto, con gli amministratori di Zevio e San Martino Buon Albergo .

Ci appelliamo a tutti gli amministratori della nostra provincia: venite con noi sabato pomeriggio a ribadire quale è la scelta giusta per le nostre comunità.

Da Woodstock: Il rifiuto è una risorsa

28 settembre, 2010

Dopo la nostra interrogazione sulla Notte Bianca, abbiamo avuto risposta dal sindaco e in particolare dall’assessore Adami. Durante l’ultimo consiglio comunale abbiamo saputo il costo della gestione rifiuti della Notte Bianca: 2500 euro di servizio per la raccolta di almeno una tonnellata di rifiuti indifferenziati (smaltiti in discarica a 140 euro/tonnellata) .

Noi continuiamo a dire e dimostrare che il Centro Riciclo di Vedelago di Carla Poli, grazie ad una raccolta differenziata spinta e la collaborazione di cittadini e amministrazioni comunali, sta facendo la gestione integrata dei rifiuti per centinaia di migliaia di cittadini a costo quasi zero per la collettività (e a costo zero per tutte le scuole della città di Treviso!). E guadagnandoci come impresa privata!

Ma sembra ancora che raccontiamo delle favole. Che qualche volta però si avverano!

Sabato e domenica siamo stati a Cesena. Abbiamo condiviso il prato dell’ippodromo con 180.000 persone e sperimentato concretamente che RIFIUTI ZERO E’ POSSIBILE!

PS: il 9 ottobre 2010 parteciperemo alla manifestazione promossa da Verona Reattiva e dai comitati contro l’inceneritore di Cadelbue, al fianco di sindaco, assessori, presidente e consiglieri del comune di San Giovanni Lupatoto. Estendiamo l’invito a partecipare all’iniziativa a tutti i cittadini e agli amministratori di Villafranca.

Qui i grillini riciclano al 100%

Alla Woodstock dei grillini a Cesena la raccolta dei rifiuti (“non chiamiamoli così, si chiama materiale”, dice al telefono l’imprenditrice Carla Poli) è firmata dal Centro Riciclo di Vedelago.

“Abbiamo già distribuito i sacchi e spiegato a tutti gli operatori come devono dividere il materiale: noi lo ritiriamo e lo portiamo nei nostri impianti per riciclarlo al 100%”. E Grillo ringrazia, nominandoli come esempio di azienda virtuosa durante il suo intervento alla trasmissione Anno Zero. “Siamo una fabbrica di sostenibilità, ditelo alla Marcegaglia che si riempie la bocca con queste parole” racconta Carla Poli, titolare dell’azienda assieme al figlio, donna tosta e brava con le parole, in grado di affrontare inviati di tv di ogni parte d’Europa: ogni tanto infila qualche parola tecnica in spagnolo. “Scusi, ci intervistano spesso i giornalisti spagnoli”.

(more…)

L’assessore Alessio Adami risponde

21 agosto, 2009

L’assessore Alessio Adami ha risposto alla lettera aperta di Nadia Zulian pubblicata sul blog l’altro giorno:

In risposta alla gentile Sig.ra Zulian sono a precisare che non siamo rimasti con le mani in mano in questi mesi di amministrazione:

1)Nel mese di settembre comincerà il servizio porta a porta nelle zone industriali di Villafranca e Dossobuono ed in alcune strade di collegamento
2) Giusto oggi (perchè ho atteso alcuni ritorni dalle ferie ) andrò in AMIA a parlare del porta a porta nelle frazioni che intendo anticipare il prima possibile (il mio intento è gia per gli ultimi mesi del 2009) proprio per non rimanere fanalino di coda della Provincia
3) per il centro storico di Villafranca, appunto per preservare una determinata immagine dello stesso, sto esaminando alcune proposte di mini isole da porre nel centro e comunque un servizio di porta a porta che valorizzi la zona in cui dovrà essere implementato

Credo che Lei si sia confusa per ciò che riguarda il discorso del costo del porta a porta ed ora sintetico e puntuale nel precisarle la mia posizione:
Il servizio porta a porta è più costoso della raccolta con cassonetti e questo non è un paliativo ma un dato reale inoltre per passare da un sistema di raccolta ad un altro occorre avere la volontà e trovare le risorse per farlo. Fatto salvo che da parte mia la volontà esiste resta l’aspetto di ponderare molto bene le scelte e costruire un programma degli interventi coordinato al fine di implementare il servizio in modo organico ed efficiente. Il vantaggio che ne deriva è sia di tipo ambientale (più differenziazione = più riciclo), sia di tipo economico ( meno secco e più materiale riciclato), non dimenticherei inoltre il discorso di una maggiore educazione ambientale e la diffusione di un pensare “Green”.

Villafranca quindi deve far molto per non restare indietro, alcune timide scelte sono state prese nel passato ma sono morte sul nascere o non si sono adeguate al passare dei tempi ed al mutare del contesto. In questi mesi ho analizzato la macchina e ne ho riacceso il motore (ecologico) , il primo risultato tangibile lo avremo a settembre e poi il processo si estenderà su tutto il territorio.

Ho avuto inoltre il piacere di ricevere una relazione tecnica sul modello Vedelago e sono intenzionato a indire un tavolo per discuterne con altri colleghi dei comuni limitrofi.

Voglio ringraziarla della lettera che mi ha permesso di chiarire alcuni aspetti.

Cordialmente
Alessio Adami

Con grandissimo piacere apprendiamo dall’assessore Adami (che ringrazio personalmente per la risposta ricevuta sul blog) che i nostri inviti all’amministrazione di diventare capofila di un progetto innovativo nel campo della filiera dei rifiuti sulla base del “modello Vedelago” sta avendo soddisfazione!

L’introduzione del porta a porta oramai non è più una opzione, ma una necessità! Soprattutto ora che il comune di Verona ha iniziato a togliere i cassonetti in molte strade a sud dell’autostrada A4.

Villafranca ha una grande opportunità: trasformare il nostro territorio (uno dei pochi in provincia ad aver peggiorato il dato della raccolta differenziata) in un progetto pilota per una gestione integrata del ciclo dei rifiuti alternativo all’incenerimento e alle discariche, in grado di far diventare la gestione dei rifiuti una importante risorsa per l’economia del territorio, per la tutela dell’ambiente e fonte di risparmio per le tasche di tutti i cittadini.

Carlo Reggiani

Dott.ssa Patrizia Gentilini a Fumane.

29 marzo, 2009

Scarica il video della prima parte

Scarica il video della seconda parte

Scarica il video della terza parte

Scarica il video della quarta parte

Presto anche le ultime parti con gli interventi del pubblico.

Come gruppo abbiamo partecipato all’incontro “IL FUTURO DI FUMANE E DELLA VALPOLICELLA” promosso dal comitato “Fumane Futura” che ringraziamo per aver organizzato l’evento e aver acconsentito le riprese.

L’oggetto di discussione della serata, è stato cosa comporterà il nuovo progetto di ammodernamento degli impianti industriali e il rinnovo di concessione mineraria, presentato dal cementificio Cementirossi.

I comuni di Fumane e Marano hanno insindacabilmente dato parere favorevole al progetto, nel quale è previsto anche l’ncenerimento di rifiuti, trattato nell’art. 2 del decreto legislativo 133 dell’11 Maggio 2005 per gli impianti di coincenerimento:

“Qualsiasi impianto, fisso o mobile, la cui funzione principale consiste nella produzione di energia o di materiali e che utilizza rifiuti come combustibile normale o accessorio o in cui i rifiuti sono sottoposti a trattamento termico ai fini dello smaltimento”.

L’ammodernamento è simile a quello gia effettuato a Pederobba nel trevigiano, sempre di proprietà di Cementirossi nel quale oggi la struttura è autorizzata a incenerire rifiuti come: pneumatici, farine e grassi animali, scaglie di laminazione, ceneri leggere, gessi chimici, da notare che questo tipo di impianti nonostante siano simili agli inceneritori sono disposti a dei limiti di emissioni molto meno restrittivi.

Insomma abbiamo capito come al limite risolveranno il problema dei residui di combustione, che verranno prodotti ad esempio da inceneritori come Ca’ del Bue, senza fare nuove discariche, portando la maggiorparte delle ceneri all’interno di impianti come questo. Non ci si accontenta quindi di rilasciare sostanze altamente nocive solo una volta, ma doppiamente passando dall’inceneritore al cementificio, a questo punto si puo’ dire che “PERSEVERARE E’ DIABOLICO”.

Le alternative per il problema dei rifiuti ci sono, si tratta di iniziare subito con un porta a porta spinto, ridurre riutilizzare e riciclare quello che è una risorsa, con impianti come quello della sig. Carla Poli di Vedelago. Ormai è da tanto che lo diciamo, chissà se qualche imprenditore anche a Villafranca, vuole cogliere questo momento di crisi, iniziando questa nuova attività, che potrebbe trasformarsi in una buona occasione di guadagno, con l’opportunità anche di creare nuovi posti di lavoro.

La Provincia di Roma crede nel sistema Vedelago!

4 marzo, 2009

AGGIORNAMENTO (9/3/2009): Sequestrato dai carabinieri del NOE il nuovissimo inceneritore di Colleferro! Bruciavano di tutto e falsificavano i dati dei controlli dei fumi.

Dopo la nostra esperienza a Diretta Verona con il confronto con l’assessore regionale Giancarlo Conta, ascoltata con grande sorpresa (nostra, ma soprattutto del presidente di AGSM Sardos Albertini) la sua dichiarazione circa la possibilità di un ripensamento di Verona sulla tecnologia da impiegare per l’impianto di Cadelbue (“se verona decide di non riattivare i forni e scegliere la tecnologia a freddo può farlo“), questa notizia che arriva da Roma può cambiare radicalmente lo scenario nella gestione dei rifiuti in Italia.

Complimenti a tutti i cittadini virtuosi d’Italia e grazie a Carla Poli per averci fatto fare dei passi concreti verso l’Europa.

La parola alla dott.ssa Patrizia Gentilini:

Carissimi,
ho ricevuto in questo momento una telefonata da Carla Poli, di rientro da Roma ed entusiasta perchè la Provincia di Roma ha deliberato l’ adozione del suo metodo destinando 28 milioni a euro alla costruzione di impianti di recupero/riciclaggio, altro che inceneritori.
Anche le due lauree che ci sono state alla Sapienza tre giorni fa con la Poli come relatrice hanno destato enorme interesse.
Chi può metta queste notizie sul proprio sito: i sindaci e tutti coloro che perseverano sulla strada degli inceneritori dovranno sapere che i cittadini presenteranno il conto, perchè scegliere la strada della SICURA NOCIVITA’ quando può essere evitata NON PUO’ ESSERE PERDONATO A NESSUNO!
Sempre grazie a Lucia Tamai di Treviso che neanche tre anni fa mi presentò la Poli, che ricordo timida e prudente, ma che strada facendo è diventata davvero una vera forza della natura.

Patrizia Gentilini
(Oncoematologo ISDE Forlì)

PS: il video è stato realizzato dagli amici del Meetup di Pordenone con le nostre immagini della visita fatta al Centro Ricilo di Vedalago dello scorso maggio. Il video doveva andare in trasmissione a Diretta Verona (era già stato caricato sull’RVM della regia). Non è stato possibile trasmetterlo e non certo per colpa di Mario Puliero.


Si accende una stella a Treviso: un passo verso RIFIUTI ZERO

9 febbraio, 2009

borrelli_faccioli1

Non abbiamo molto da aggiungere a questo post di qualche giorno fa sul blog di Beppe Grillo.

Però un piccolo contributo da Villafranca ce lo abbiamo messo: tra i video pubblicati sul post del Beppe è ora presente la fantastica “perla” del nostro sindaco Faccioli sull’inutilità del gestione rifiuti porta a porta nella nostra città, enorme bugia giustificata dal fatto che noi villafranchesi siamo “diversi” dai cittadini dei paesi limitrofi e che quindi non abbiamo bisogno di politiche VERE di riduzione della produzione dei rifiuti da mandare in discarica o all’inceneritore!

L’esperienza di Treviso è la prova che anche amministrazioni storicamente restie a interessarsi realmente del problema (Treviso è famosa per esponenti del calibro di Gentilini e Gobbo) davanti all’evidenza sono costrette a cedere e percorrere sentieri virtuosi.

David Borrelli, insieme a Carla Poli, hanno proposto un progetto all’amministrazione comunale: in tutte le scuole della città verrà introdotta la raccolta differenziata spinta in modo da azzerare completamente la tassa rifiuti attraverso la vendita dei materiali selezionati ad opera del Centro Riciclo di Vedelago. Con questa operazione si ottengono due importantissimi risutati: l’azzeramento dei costi per la gestione dei rifiuti a carico delle scuole e del Comune, ma soprattutto la sensibilizzazione ed il coinvolgimento dei giovani sul tema dei comportamenti coerenti ad un progetto RIFIUTI ZERO!

Un passo importante per le nostre stelle! Brava Treviso. E adesso tocca a Verona e Villafranca!

Carlo Reggiani

C’è una grande confusione sui termini consumo e sviluppo. Molti pensano che siano la stessa cosa. Lo psiconano per esempio. Per uscire dalla crisi si è trasformato in piazzista di elettrodomestici e di auto Fiat. Per chiarirmi le idee ho consultato il dizionario:
Consumare: far diminuire o logorare con l’uso; esaurire; terminare
Sviluppare: far crescere, potenziare
Il nostro futuro è lo sviluppo senza consumo. Va cambiato il modello di società o non ci sarà più una società. Il riciclo è una risorsa economica, il risparmio è una risorsa economica. Il pianeta in cui viviamo si rigenera continuamente. Il Comune a Cinque Stelle è un Comune del Pianeta. Un bene che dobbiamo trasmettere ai nostri figli.

“PREMESSA PER RIFIUTI ZERO:
Per comprendere il concetto di Rifiuti Zero, attuato dallo Stato della California e che fa parte delle strategie d’azione descritte sul blog di Barack Obama è necessario partire da questi concetti:
(more…)

“Zero Waste” rifiuti zero

13 ottobre, 2008

Ma da questo fine settimana li possiamo anche chiamare “Infinite resource” risorse infinite perchè i rifiuti esistono solo quando non c’e’ la volonta politica di andare verso questa direzione.

Il nostro futuro deve essere senza rifiuti, occorre in primo luogo produrne di meno, ma il riciclo è l’unica strada attraverso un porta a porta spinto.

BASTA CON DISCARICHE E INCENERITORI I NOSTRI DIPENDENTI DEVONO INIZIARE AD OCCUPARSI DELLA SALUTE DI NOI CITTADINI!

Giudicate voi stessi attraverso questi video sulla nostra webtv, siamo gia in ritardo e tanti comuni hanno gia iniziato con ottimi risultati.
Li trovate cliccando una volta all’interno della webtv sul bottone “on demand”

Vodpod videos no longer available.

Il rifiuto riciclato: vera risorsa dei comuni

3 luglio, 2008
Raccolta differenziata Germania
Raccolta differenziata in Germania

AGGIORNAMENTO ( 6/7/2008 ): l’articolo apparso sull’Arena.

AGGIORNAMENTO ( 5/7/2008 ): il video della visita.

Domani mattina 4 luglio il sindaco di Napoli Jervolino andrà in vista all’inceneritore di Brescia (ha forse ascoltato il consiglio del ricercatore del CNR Ennio Italico Noviello?).

Bruciare rifiuti è una scelta che non ha nessun senso, neanche per Napoli: si buttano via risorse pregiate (plastica soprattutto, ma anche parte organica umida) dentro una fornace dalla quale, tra l’altro, scaturiscono inquinanti altamente pericolosi per la vita dei cittadini e dei loro figli. E neanche nel disastro di Napoli ci possiamo permetterci un “lusso” del genere, risposta irrazionale ad una emergenza che dura da 15 anni!

E allora che fare?

Anche se ancora tanti amministratori italiani non riescono ad accorgersene, sono ormai tanti gli esempi che ci portano a capire che saper differenziare i rifiuti, sfuttarli come risorsa significa avere cura della salute dei cittadini, ma anche trovare risorse economiche importanti per ridurre il costo dei servizio, portare soldi nelle casse comunali e alimentare una filiera industriale con materie prime-seconde prodotte nelle nostre città, a km zero.

Qualche settimana fa abbiamo portato all’assessore per l’ecologia Adami Alessio l’esempio del centro riciclo di Vedelago (Treviso): questa azienda privata, oltre a gestire il materiare differenziato dai cittadini, ha trovato anche una soluzione economicamente redditizia per la parte non riciclabile: tanti comuni hanno investito tempo e denaro sui rifiuti e ora non hanno un problema di smaltimento, ma un vero e proprio introito economico.

Ricordo anche uno dei tanti esempi all’estero come San Francisco, città di 800.000 abitanti che sta centrando l’obiettivo del “rifiuto zero”.

Per non arrivare all’emergenza di Napoli (fra poco di tanti altri comuni arriveranno a situazioni drammatiche, come Roma!) occorre che anche il nostro comune si attivi al più presto nella raccolta porta a porta in tutto il comune frazioni comprese, studiando poi in contemporanea una soluzione perchè questi materiali raccolti non rimangano sul territorio del nostro comune.

C’è tanto lavoro poi da fare per accordarsi con le industrie che fanno i prodotti in modo da ridimensionare gli sprechi sugli imballaggi. Non si può arrivare a casa dopo aver fatto la spesa e trovarsi già il secchio pieno d’immondizia!

I cittadini possono cominciare subito a dare il loro contributo: fare la raccolta differenziata, spingere per il porta a porta, impegnarsi a non accettare più sacchetti di plastica alla cassa del supermercato, sostituendoli con pratiche borse di tela.

E cosa stanno facendo i nostri dipendenti sull’argomento? Mentre ipotizzano sulla pazzia economica, prima ancora che sanitaria, del ripristino dell’inceneritore di Ca’ del Bue sul modello di Brescia (INCREDIBILE!), qualche timida nota positiva riusciamo a trovarla:

L’Arena del 29 Maggio 2008 Emergenza immondizie. Rappresentanti di Comune, Agsm e Amia vanno fino in Israele per vedere un moderno impianto di smaltimento. La conclusione e’ stata: “Ottimo supporto per l’inceneritore”.

L’Arena del 13 Giugno 2008 parlava della discarica di Torretta a Legnago, dove si pagano 90 euro a tonnellata per il conferimento, oltre al defunto termovalorizzatore adibito unicamente alla separazione delle varie tipologie di rifiuti riciclabili Ca’ del Bue (130 euro la tonnellata).

L’Arena del 4 Giugno riportava le dichiariazioni compiaciute dell’assessore procinciale Coletto sul successo dell’esperimento alla zona Bassona di Verona (189 utenze commerciali e 30 famiglie nella zona insustriale) dove, con un servizio di differnziata porta a porta, si sono risparmiati 13 mila euro di costi di smaltimento rifiuti in un mese con la riduzione dell’85% di materiale portato in discarica.

La soluzione è una sola e speriamo che l’assessore Coletto e i sindaci veronesi se ne siano definitivamente convinti: NON E’ L’INCENERITORE DI CA DEL BUE! La Provincia di Verona deve realizzare sul nostro territorio un centro di riciclo sul modello di Vedelago per poter separare e rivendere il materiale riciclato come materia prima-seconda!

Il centro di Torretta ha un riciclo di plastica PET (le bottiglie) in grado di trattare molte tonnellate di plastica in più rispetto a Vedelago; il guaio è che, da quello che abbiamo potuto conoscere, Torretta è in grado di riciclare solo poche tipologie di plastiche. Il resto (si parla di oltre il 40% della plastica riciclata) finisce comunque in discarica o all’inceneritore! Perchè non investire i nostri soldi per far diventare il centro di Torretta un sistema veramente integrato e più produttivo? Perchè spenderne tantissimi in più per l’inceneritore a Ca del Bue????

PS: Una ulteriore domanda da rivolgere alla nostra amministrazione. I comuni possono iscriversi al centro di coordinamento raee (raccolta apparecchiature elettriche ed elettroniche), come segnalato da Carlo Reggiani il 20 Maggio: vengono riconosciuti 300 euro a tonnellata per i comuni che organizzano la raccolta. Villafranca partecipa a questa iniziativa?

Weekend lungo

30 Maggio, 2008

Gestione rifiuti

Sta per cominciare un weekend impegnativo: come anticipato, domani mattina alle ore 9:30 saremo dall’assessore all’ecologia (nonchè vicesindaco) Alessio Adami per parlare di gestione rifiuti (consegneremo il materiale prodotto durante la visita a l centro ricilo di Vedelago); spero ci sarà il tempo per approfondire un altro tema a noi caro, quello dell’inquinamento dell’aria: di questi ultimi giorni l’iniziativa dell’amministrazione per il monitoraggio della qualità dell’aria sul nostro territorio.

V2day Logo

Il giorno dopo, domenica 1 giugno, saremo in piazza (vicino al Duomo) per raccogliere le firme a sostegno dei 3 referendum del V2DAY. Abbiamo già raccolto le 532 x 3 firme, ma non ci accontentiamo!

Ci vediamo domenica!

Il rifiuto è una risorsa!

23 Maggio, 2008

AGGIORNAMENTO 25/05/2008: video visita prima parte

AGGIORNAMENTO 26/05/2008: video visita seconda parte

AGGIORNAMENTO 24/05/2008: foto della visita

 

Domani andremo in delegazione a visitare il Centro Riciclo di Vedelago (TV).

Saremo ospiti degli amici del Meetup di Pordenone (che ringraziamo ancora per l’amicizia).

Vogliamo continuare a sostenere la validità del modello veneto di gestione dei rifiuti basato sul riciclo (più economico del modello lombardo) e l’inutilità dell’inceneritore di Ca del Bue se Verona e Villafranca si decidono a organizzare un servizio di raccolta differenziata in grado seguire i vincoli previsti dalla legge vigente (noi proponiamo da sempre il porta a porta che permette di raggiungere elevate percentuali di differenziata in tempi molto ristretti se viene stimolata la partecipazione dei cittadini).

Se i criteri di precauzione sanitaria nei confronti degli inceneritori non convincono (anche dopo l’esperienza devastante di sottovalutazione dell’amianto), proviamo un ragionamento basatato su parametri economici di valore del materiale che si andrebbe a distruggere, invece di rimetterlo nel ciclo produttivo come materia prima (ciclo dei rifiuti previsto dalla normativa europea).

Sempre sulla strada del rifiuto come risorsa, da segnalare l’iniziativa torinese dell’Ecopunto Informatico, il primo negozio che acquista i rifiuti.