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Discarica di Caluri 3 “il ritorno”

4 giugno, 2014

Possiamo preoccuparci solo della discarica di Caluri?

AGGIORNAMENTO 05/06/2014: Ho ricaricato il video della serata organizzata dal comitato anti Ca’ Balestra dove il geologo Sommaruga che ha curato entrambe le discariche Baldassarre e Caluri ci spiega perchè sul nostro territorio è assolutamente importante non fare discariche!  perchè poi fare delle bonifiche quando il danno è fatto è praticamente IMPOSSIBILE! un danno PERENNE per le generazioni a venire!!!!

SENTITE CON LE VOSTRE ORECCHIE CLICCANDO QUI!

Grazie alla segnalazione di Beniamino Sandrini autore del blog Vivicaselle vi anticipiamo il titolo del prossimo film dell’orrore che faranno a Villafranca anche se il Metropol è già chiuso da tempo: “Discarica di Caluri 3 il ritorno” ebbene si! c’e’ un nuovo progetto per riaprire la discarica di Caluri! Vi inseriamo un piccolo pezzo preso dalla relazione tecnica:

La Ditta RoPe S.r.l. con il presente progetto avanza la richiesta per l’autorizzazione alla realizzazione di un impianto di discarica per rifiuti non pericolosi non putrescibili da realizzarsi nell’ex cava di ghiaia in località “Caluri” del comune di Villafranca di Verona (VR). Il sito oggetto dell’intervento rientra in un contesto estrattivo esaurito in cui insistono elementi collegati a due progetti di discariche per rifiuti non pericolosi e non putrescibili: uno relativo alla cava denominata bacino Ovest: progetto approvato con Deliberazione della Giunta Regionale n. 1115 del 28 aprile 2009, successivamente annullata dal Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto (sentenza n. 304/2010) e dal Consiglio di Stato (sentenza n. 3430/2010); uno relativo alla porzione della cava denominata bacino Est (gestito da altra ditta Bastian Beton), in fase di post – gestione con determina provincia di Verona nr. 603/07 del 31 gennaio 2007. Il nuovo progetto di discarica interessa la superficie di entrambi i bacini di cava citati. Non interferisce con la discarica esaurita presente nel bacino Est, se non per il contatto delle rispettive barriere di contenimento, e non ne condiziona le operazioni di post-gestione in atto, ormai, da diversi anni. Il progetto, inoltre, recepisce le linee progettuali e gli accorgimenti tecnici messi a punto nella progettazione della discarica del bacino Ovest e perfezionati durante l’iter autorizzativo conclusosi con l’annullata D.G.R. n. 1115/2009.

Potete trovare tutti i documenti sul sito della regione Veneto cliccando qui.

Cosa farà adesso Supermario? Lo scopriremo presto!

Ricorso al Tar per la discarica Siberie di Sommacampagna!

10 novembre, 2013

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Anche noi avevamo parlato due anni fa della pericolosità delle discariche adiacenti a Villafranca in questo post, finalmente il comune di Villafranca si occupa della discarica Siberie facendo ricorso al TAR.

Ricordiamo però all’amministrazione che anche la discarica PRO-IN da Ottobre attraverso delibera regionale ha triplicato i valori dell’eluato ed è messa nella stessa situazione e quindi fatto 30…..facciamo 31! 

Questa volta penso che possiamo ringraziare l’amministrazione e il sindaco Faccioli, ma anche Beniamino Sandrini dal blog ViviCaselle per la segnalazione:

Comune di Villafranca di Verona
Provincia Di Verona
Deliberazione  n° 156 / 2013 del 31/10/2013

VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

OGGETTO : RICORSO AVANTI AL TAR VENETO AVVERSO DELIBERA G.R.V. N. 1251 DEL 16.07.2013 – DISCARICA SIBERIE – INCARICO AVV. NICOLA AVANZI DEL FORO DI VERONA.
 LA GIUNTA COMUNALE
Premesso che con delibera n. 1251 del 16.07.2013, pubblicata sul BURV n. 67 del 06.08.2013, la Giunta Regionale del Veneto, prendendo atto del parere favorevole con prescrizioni della Commissione Regionale V.I.A. n. 409/13, ha autorizzato, su istanza della Geonova S.p.A., la riclassificazione della discarica per rifiuti non pericolosi, sita in loc. Siberie in Comune di Sommacampagna (intervento approvato con DGRV 996/09) in discarica per rifiuti inorganici a basso contenuto organico o biodegradabile, nonché la deroga per l’innalzamento dei limiti di concentrazione nell’eluato, per i primi due lotti realizzati, nonchè per i futuri lotti 3, 4, e 5 previo rispetto di determinati valori di permeabilità;
Considerato che il Comune di Villafranca di Verona non è stato individuato quale Ente interessato nel predetto procedimento, e che l’avv. Avanzi con nota del 28.10.2013 ha evidenziato, per tale motivo, la censurabilità del suddetto provvedimento regionale, in quanto essendo presente sul proprio territorio l’aeroporto Valerio Catullo, la suddetta riclassificazione, comportando un prevedibile incremento di avifauna, è idonea ad accrescere i rischi per la navigazione aerea, con conseguente maggior pericolo per il territorio e la popolazione;
Ritenuto, pertanto, di promuovere ricorso al TAR Veneto avverso la citata deliberazione della Giunta Regione Veneto n. 1251/13, con richiesta di sospensione della stessa;
Dato atto che nell’Ente non è istituito l’ufficio legale, ed è pertanto necessario incaricare un avvocato del patrocinio dell’Ente nell’instaurazione della suddetta azione giudiziale;
Visto l’art. 54, comma 1, del vigente Statuto del Comune di Villafranca di Verona che attribuisce “la rappresentanza legale in materia giudiziale e stragiudiziale ai seguenti organi:
–        Sindaco: per i giudizi e le controversie concernenti atti o comportamenti degli organi di governo e in ogni ipotesi in cui venga in questione il prestigio e il buon nome dell’ente e dei relativi organi, ed in ogni altra ipotesi in cui lo ritenga necessario nell’interesse generale dell’Ente.
–        Dirigente, Segretario Generale e Direttore Generale competenti per materia: per i giudizi e le controversie concernenti atti o comportamenti gestionali”;
Ritenuta la competenza del Sindaco, in quanto trattasi di ricorso nell’interesse generale dell’Ente;
      Interpellato al riguardo l’avv. Nicola Avanzi, già patrocinatore dell’Ente nelle azioni, conclusesi positivamente, avverso la discarica da realizzarsi in loc. Caluri, il quale, con nota del 29.10.2013 ha quantificato gli oneri di difesa in € 6.980,00.-, oltre IVA, CPA e spese non imponibili quantificate in € 650,00.- (comprensive di contributo unificato e spese di trasferta), per un totale di € 9.506,22.-;
Preso atto che il vigente Regolamento Comunale per gli acquisti in economia prevede la possibilità di conferire incarichi ai legali senza procedura comparativa per importi inferiori ai 40.000,00.- euro;
Ritenuto conforme alle esigenze di efficienza ed efficacia cui è preordinata la citata previsione regolamentare incaricare del patrocinio dell’Ente l’avv. Nicola Avanzi, con studio in Verona, via dei Mutilati n. 3, per l’onorario come sopra quantificato, ed alle condizioni dell’allegato disciplinare che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
 Vista la dichiarazione sostitutiva dell’11.10.2013 con cui, l’avv. Avanzi ha dichiarato di essere in regola con il versamento dei contributi previsti dalle vigenti disposizioni legislative;
Considerato che devono ritenersi sottoposti agli obblighi di tracciabilità i contratti per i servizi legali, cui non è ricompreso l’incarico di patrocinio in giudizio dell’Ente (Consiglio di Stato sent. n. 2730/12; Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici determinazione 4/11, FAQ aggiornamento del 147.03.12 sez. D6);
Dato atto che non sono presenti beni e servizi comparabili né in convenzioni attive Consip, né sul  Mepa;
Visti i pareri favorevoli espressi in merito alla proposta di deliberazione ai sensi e per gli effetti dell’art. 49 del D.Lgs n. 267/2000 dal Dirigente dell’Area Tecnica e dal Responsabile del Servizio Finanziario;

Con votazione favorevole ed unanime; 

D E L I B E R A
1° di dare atto che le premesse sono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  di promuovere avanti al TAR Veneto ricorso, con istanza di sospensione, avverso la deliberazione della Giunta Regione Veneto n. 1251/13;

Territorio svendesi a Villafranca: si scava ancora!

29 agosto, 2012

AGGIORNAMENTO (04 febbraio 2013): CAVE, NORME TRANSITORIE PER LE ATTIVITA’ ESTRATTIVE

AGGIORNAMENTO (24/09/2012): Cave di ghiaia, la Regione offre la deroga per Verona.

AGGIORNAMENTO (31/08/2012): ringraziamo l’assessore all’ambiente Alessio Adami per la sua replica. Emerge chiaramente che il parere di Villafranca, finalmente contrario a nuove cave dopo decenni di devastazione del nostro territorio, non vale nulla in Regione Veneto. Sulla questione dell’avanzamento a lotti attendiamo chiarimenti su cosa ci metteremo dentro questi buchi, considerato che gli inerti li dobbiamo riciclare (vedi normativa europea e nazionale) e non tombare sottoterra. Il giudizio ai lettori. (CR)

Alessio Adami  31 agosto, 2012 alle 10:08 am

Buongiorno,
Ho rivevuto e letto stamani il post sulla cava.
Riguardo alle cose dette sono a rilevare alcune informazioni totalmente errate:
Il comune rappresentato dal sottoscritto ha dato parere NEGATIVO al progetto in discussione, come del resto a tutte le proposte di nuove escavazioni sul territorio. Basta leggere i verbali delle commissioni VIA per appurarlo.
Il parere definitivo non e’ politico, ma risultato della votazione della commissione regionale che chiede al Comune di esprimersi ( ed il no e’ stato incondizionato e perentorio da parte nostra) e che oltre al nostro Voto considera quello di tecnici, Arpav, eccc… … Anche la composizione di chi ha votato con nomi e cognomi e’ facilmente recuperabile!
Per ultimo un dato tecnico: la nuova coltivazione in esame prevede un avanzamento a lotti e presupposto per l’avanzamento delle escavazioni e’ che i lotti già escavati siano man mano riempiti prima di proseguire con il prelievo . Da parte nostra per le coltivazioni già in essere stiamo verificando che ciò avvenga stimolando la Regione e la Commissione ad essere vigile anche dopo il suo parere ed apertura del sito di escavazione.
Per ultimo ricordo che proprio e solo il sottoscritto a chiesto ed ottenuto il calcolo del totale attualmente escavato per comprendere se fosse o meno raggiunta la quota del 3%! Risultato: gli ultimi progetti proposti si stanno contendendo gli ultimi metri a disposizione e ne passera’ evebtualmente solo uno, inoltre non sono giunte finora da allora nuove richieste di cava.
Credo che una lettura dei documenti e delle dichiarazioni, oppure una semplice telefonata, potessero evitare l’uscita di un post che più che informare (cosa giustissima per un tema del genere) ha raccontato molte inesattezze ai lettori… Me compreso.
Spero vivamente che il clima di campagna elettorale non si sia impossessato anche di questo blog …. La gente e’ stanca di illazioni e critiche infondate soprattutto da gruppi come il Vostro che della corretta informazione hanno fatto bandiera.

Cordialmente
Alessio Adami Ass. Ecologia Comune Villafranca

Non siamo ancora usciti dal pericolo di avere una nuova discarica tra Quaderni e Valeggio e subito entriamo in un nuovo incubo: la Regione Veneto (Bur n. 71 del 28 agosto 2012) ha rilasciato una nuova concessione per la cava in località Cascina Pozzi di Caluri.

In attesa di conoscere il parere della nostra amministrazione sull’ennesimo nuovo “buco” sul territorio villafranchese (che poi ovviamente diventerà discarica, in piena zona di ricarica acquiferi), riportiamo l’articolo su L’Arena dello scorso 27 settembre 2008.

I nostri politici non sono ancora stati capaci nonostante le mille promesse e i tanti anni di amministrazione di tutelare in maniera definitiva questo territorio già pesantemente martoriato.

Abbiamo una legge che prevede il massimo del 3% di escavazione già ampiamente superata, perchè vengono ancora fatte concessioni?

E poi, dopo aver estratto tutta la ghiaia, con cosa lo riempiremo questo buco (oltre alle voragini ancora aperte tra Alpo, Caluri e Dossobuono)? Non certo con i famosi “inerti”: l’Europa ci chiede di riciclare il 70% dei rifiuti inerti da materiale edile entro il 2020! L’Italia ha recepito con sei mesi in anticipo e prima degli altri Paesi europei la direttiva ma è ancora ferma al 10%! L’Olanda ne ricicla il 90%! seguono il Belgio (87%) e la Germania (86,3%).

L’incapacità di fermare il consumo di territorio e di iniziare un piano serio di recupero e bonifiche riapre una nuova ferita a Villafranca.

Siamo nel 2012 ma sembra che i nostri politici ragionino (e si cerchino voti) come negli anni ’60 del secolo scorso!

L’Arena – Sabato 27 Settembre 2008

VILLAFRANCA. Sotto esame dell’aula le domande per le estrazioni di ghiaia nelle località Cascina Pozzi e Dossetto
Il Comune alza barricate contro le nuove cave
Al Consiglio di martedì prevista la votazione per dare parere negativo ai progetti di due impianti

Il consiglio comunale prepara le barricate contro cave e discariche. Nell’assemblea che si terrà martedì alle 21 i consiglieri saranno chiamati a votare due delibere contrarie all’apertura di altrettante cave di ghiaia in località Cascina Pozzi a Caluri e in località Dossetto, vicino a Pozzomoretto. Entrambi i progetti furono depositati in Comune lo scorso giugno. Dopo avere valutato i piani, l’ufficio tecnico diede a entrambi parere negativo. Il voto di martedì dovrà ratificare questo giudizio.

A Cascina Pozzi la società Memap di Mozambano (Mantova) ha chiesto di poter scavare 550 metri cubi di terreno su tre lotti. Il Comune teme che questa attività provochi un aumento del traffico pesante sulle strade circostanti. Ritiene inoltre che lo scavo possa avere conseguenze negative sulla falda, essendo l’area inserita nella fascia di ricarica degli acquiferi. Nella relazione i tecnici del settore urbanistica comunale hanno sottolineato che «in considerazione del piano di sviluppo dell’aeroporto è necessario che la società acquisisca il parere dell’Ente nazionale aviazione civile e della società Catullo».

Per il progetto in località Dossetto, presentato dalla Concave di Mantova, il Comune rileva che «l’intervento è rilevante e interessa una vasta area agricola in cui gli interventi vanno programmati con la massima attenzione». L’impresa ha chiesto di poter scavare 269 mila 700 metri cubi di ghiaia, su una superficie di 81 mila 202 metri quadrati distribuiti su tre lotti. L’amministrazione sostiene che entrambe le cave non vadano autorizzate poiché «da un calcolo sulle superfici di escavazioni è stata superata la disponibilità dl tre per cento prevista dalla legge regionale 44 del 1982 sulle attività di cava».
Di discariche parla la mozione presentata dai consiglieri di minoranza Paolo Martari , Graziano Tovo, Alessandrino Dal Maso, Luciano Zanolli e Renzo Piazzi e che sarà discussa nella seduta. Hanno chiesto al sindaco e alla giunta un intervento sia politico che tecnico per impedire la riapertura della discarica di Caluri. L’impianto nei mesi scorsi ottenne il via libera della commissione regionale per la valutazione dell’impatto ambientale nonostante il parere contrario di Comune e Provincia.

Di ambiente e territorio si occuperà pure la consulta permanente che verrà nominata sempre nel consiglio comunale di martedì. Il gruppo sarà composto per almeno il 50 per cento da cittadini di associazioni, gruppi, sindacati e categorie interessate del settore. Sono già stati scelti come membri Luisa Zecchinato, Nereo Cazzadori, Fortunato Serpelloni, Roberto Turcato, Massimo Polato, Costanzo Bonomi, Giovanna Zanini, Antonino Fiorello, Ciro Peretti ed Enzo Cordioli. Martedì la lista sarà completata con i nomi indicati dai capi gruppo consiliari di maggioranza e minoranza. Finora l’unico che è stato espresso è quello di Marco Serpelloni per la maggioranza.

Fabio Tomelleri

Quaderni, Dossobuono e da stasera Alpo: i cittadini di serie B si ribellano

4 giugno, 2012

A Quaderni torna l’incubo di una nuova discarica dopo 25 anni dall’esperienza terribile di Ca Baldassarre (stasera riunione spontanea dei cittadini a Quaderni).

A Dossobuono invece di avere soluzioni per ridurre il pesante inquinamento atmosferico di un aeroporto, due autostrade e una tangenziale, i cittadini sono costretti a lottare contro il progetto di un nuovo inutile casello dell’A22 al posto di un parco pubblico (martedì 5 giugno assemblea del Comitato contro il casello).

E da stasera anche Alpo (completamente dimenticata nell’azione amministrativa di 4 anni di giunta Faccioli) ha la sua battaglia (messaggio appena ricevuto), che diventerà la battaglia anche di chi vi scrive in qualità di abitante di Alpo:

Hanno aperto il primo tratto della Grezzanella dalla rotonda di Dossobuono alla rotonda di POVEGLIANO-LE CHE’.
Probabilmente perché chiuderanno via Cadellora per il completamento dei lavori del sottopassaggio ferroviario e della rotonda sulla STATALE.
Il traffico pesante diretto alla zona industriale di Madonna dell’Uva Secca viene deviato (percorrendola) all’inizio del centro di Povegliano verso Via Verona (Casotti) e fatto rientrare su Via Dosdegà con un giro dell’oca.
Ma la Grezzanella non doveva alleggerire il traffico appunto di Via Dosdegà per i mezzi diretti alla zai di Povegliano?
Perché il sindaco di Povegliano non fa transitare i mezzi destinati alle proprie aziende provvisoriamente dal centro (sono 500 mt) magari facendo un senso unico di circolazione? Visto che che c’è la possibilità?
Che cosa fa l’Amministrazione di Villafranca per opporsi a questa ennesima provocazione? 
E comunque basta realizzare (anche con solo ghiaia) 250 mt di passaggio. I problemi di POVEGLIANO sono suoi non dei cittadini di Alpo.
Non so come verrà presa la cosa dalla popolazione che per anni e anni ha dovuto subire.
Cordialità.

Nessun amministratore villafranchese presente e passato riuscirà a trovare ancora scuse per tutti questi anni di provincialismo e di scandalosi interessi privati.

E’ arrivata l’ora di riprendere il mano il nostro futuro, affrontando il presente senza girarsi dall’altra parte, senza accontentarsi di tante belle parole e buone intenzioni, con la convinzione che è possibile tutelare il bene comune e farlo coincidere con il benessere di tutti.

Ci vediamo alle assemblee.

Carlo Reggiani
Amici di Beppe Grillo di Villafranca 

Grazie a Povegliano vincono i cittadini: stop alla discarica di Caluri

10 marzo, 2011

Ma vi ricordate le dichiarazioni dei referenti politici in Regione Veneto dei nostri amminstratori villafranchesi su L’Arena del 30 aprile 2009 (qui la pagina con gli articoli)?

Massimo Giorgetti (ex-assessore regionale ai lavori pubblici, veronese, AN, ora PDL) “non esistono sufficienti motivi per dire di no

Sandro Sandri (ex-assessore regionale alla sanità, veronese, Lega Nord): “non sapevo che la popolazione fosse contro la discarica“ [per la cronaca: c’è un comitato che si batte contro la discarica di Caluri da 25 anni!]

La giunta Galan, sconfessando una tardiva delibera del consiglio comunale di Villafranca, aveva appena dato voto favorevole alla nuova discarica di Caluri approvando la relazione di VIA regionale sul progetto ex Bastian Beton e ora Rope Srl per l’apertura di una nuova cava nell’area del sito già famoso per le gravissime violazioni e versamenti di materiali pericolosi ancora non completamente identificati e che ancora giacciono a mollo nella falda acquifera che scorre sotto Caluri.

C’è voluto l’intervento dei nostri “vicini di casa” per dare voce ai cittadini di Villafranca: grazie alla doppia vittoria (prima al TAR, ora anche al Consiglio di Stato) del ricorso presentato dal Comune di Povegliano, il progetto della nuova discarica di Caluri è stato fermato.

E adesso il consigliere regionale (non più assessore) Giorgetti avrà la possibilità di spiegare ai cittadini villafranchesi come mai il Consiglio di Stato una motivazione per fermare la discarica l’ha trovato (ripetendo per altro le stesse parole nostre e del comitato di cittadini). Dall’articolo su L’Arena di oggi:

Il presidente [del Consiglio di Stato, NdR] Pier Giorgio Trovato, e gli altri magistrati, nella sentenza hanno evidenziato il «rischio potenziale di pregiudizio, idoneo a giustificare l’attribuzione al Comune di Povegliano, della qualifica di ente interessato dall’impatto ambientale della discarica». Hanno sottolineato che il paese potrebbe essere toccato dall’eventuale propagazione di inquinanti, poiché esistono nel suo territorio due pozzi dell’acquedotto, a valle del sito della Rope. I giudici hanno rilevato «la sussistenza di una ridotta, e quindi evidentemente non esclusa, possibilità di contaminazione della falda freatica, da parte del percolato».

E già che ci siamo, considerato che parliamo di inquinamenti delle falde, a che punto siamo con la ricerca dei responsabili dei versamenti di atrazina che ancora risultano (entro i limiti di legge grazie ai filtri funzionati) nalle analisi dei pozzi di Cadellora?

Il sindaco nel consiglio comunale dello scorso 29 ottobre 2009 annunciò di aver coinvolto prefettura e enti provinciali per cercare i responsabili dell’uso di sostanze vietate e pericolose anche fuori dai nostri confini comunali. I cittadini di Villafranca e, a questo punto, di Povegliano attendono risposte.

Carlo Reggiani

Discarica di Caluri: un progetto diverso si può fare!

12 agosto, 2009

discarica

E’ dal 31 Luglio 2008 che abbiamo scritto la nostra istanza al comuneil 19 Maggio 2009 è stata approvata la VIA per la discarica di Caluri e sono proprio convinto che stiamo andando verso la direzione sbagliata, compromettendo per sempre una zona già provata dalla situazione passata, senza contare la falda sottostante. Oggi ho dato un’occhiata ai BUR in regione e l’amarezza è tanta, vedendo che fin’ora non si è potuto fare ciò che in altri comuni sta diventando realtà. Sto parlando del recupero ambientale che è stato progettato per il comune di Ponte San Nicolò di Padova, dove si è ben pensato di costruire sulla ex discarica un parco fotovoltaico da 1MWp di potenza da installare su circa 2 ettari di terreno ampliabile fino a circa 3MWp, la cui VIA è stata approvata proprio oggi.

Questi sono i principali vantaggi che mi vedono concorde, riportati sul sito di Legambiente Padova dall’assessore all’ambiente di Ponte San Nicolò Roberto Marchioro che ha proposto il progetto:

  • si produce energia pulita, evitando l’uso di risorse non rinnovabili
  • si trasforma un territorio comunque compromesso valorizzandolo in termini ambientali
  • non si occupa del territorio produttivo ma si converte un luogo di occultamento e spreco di risorse ad occasione di riscatto energetico
  • si inizia a mettere la parola fine non solo all’attività di discarica ma anche all’idea, mai accantonata da qualcuno, che questa discarica possa continuare all’infinito (magari sopperendo alla non volontà di spingere ancor di più sulla raccolta differenziata)

La domanda sorge spontanea, perchè a Villafranca un progetto cosi non si è potuto fare? Perchè la regione può decidere di ampliare la discarica di Caluri mentre può creare un parco fotovoltaico per Ponte San Nicolò? Perchè il comune di Villafranca nonostante la netta posizione contraria e il voluto ricorso non ha mai avanzato una contro proposta al progetto della Rope?

Qui il progetto di VIA.

Simone Bernabè

Le carte in tavola

30 aprile, 2009

AGGIORNAMENTO (19/05/2009): il nostro sindaco Faccioli non ci ha ancora scritto, ma almeno adesso possiamo leggere la delibera di approvazione della discarica  pubblicata sul BUR regionale.

Poco fa, in pausa pranzo, mi ha chiamato il sindaco Mario Faccioli.

La vicenda della discarica di Caluri, con gli articoli sulla stampa e la discussione in consiglio comunale, è una ferita aperta, sia per i cittadini che per il sindaco.

Mario Faccioli ha letto nelle mie dichiarazioni riportate su L’Arena di oggi della demagogia da parte nostra e mi ha apertamente dichiarato la sua delusione per questo, soprattutto per la disponibilità di dialogo e apertura che lui ha avuto nei nostri confronti fin dal confronto in campagna elettorale.

Abbiamo parlato per quasi un’ora, in modo franco e diretto, come sempre.

Ho spiegato con uguale franchezza come non abbiamo nessun intento demagogico e che non ci interessa assolutamente sponsorizzare qualunque tipo di azione di deligittimazione nei suoi confronti. A noi interessa che venga perseguito l’interesse di tutti nell’azione amministrativa, che il nostro territorio venga preservato e valorizzato per il benessere dei cittadini di oggi ma soprattutto di domani, che vengano realizzate le nostre 5 Stelle che parlano di difesa del territorio, acqua pubblica e rifiuti zero, energie rinnovabili e risparmio energetico, mobilità pubblica, connettività internet e trasparenza amministrativa. E su questo il sindaco non ha potuto che riconoscerci la coerenza e l’onestà intellettuale.

Dal primo giorno dell’insediamento della nuova giunta abbiamo inziato un dialogo ed un confronto con l’assessore Adami (che continua anche in queste settimane) per attivare anche nella nostra città un sistema di gestione dei rifiuti in linea con la normativa, le direttive europee, la tutela dell’ambiente e della salute ma anche il portafoglio dei cittadini. Da sempre sul blog cerchiamo di fare informazione con le nostre dirette dal consiglio comunale con il solo scopo di far partecipare quanti più cittadini possibile alle scelte per la nostra città, proponendo temi e progetti cercando di stimolare la discussione.

Ci dispiace che ciò che il sindaco ha detto a me al telefono oggi non sia stato possibile dirlo anche ai cittadini mesi fa, magari in occasione della nostra istanza di fine luglio 2008. Ci spiace per l’occasione persa di far partecipare i cittadini alle logiche che stanno dietro ad aberrazioni come quelle che stiamo vivendo con la vicenda di Caluri, con un territorio che non può essere difeso perchè mancano gli strumenti normativi o quelli che esistono non sono sufficienti (vicende che stiamo vivendo anche per altre cave e discariche).

Ci spiace non aver potuto utilizzare lo strumento del PAT per fare questo lavoro faticoso di coinvolgimento e partecipazione dei cittadini. Non siamo preparati, la città non è pronta per ragionare insieme ai propri amministratori le scelte che riguardano il bene comune. Non basta più concentrare tutta l’attenzione verso i cittadini in campagna elettorale, non ce lo possiamo più permettere.

Ci spiace non avere strumenti come le consulte di frazione e di quartiere, le assemblee pubbliche, un uso consapevole di internet da parte dell’amministrazione per approfondire insieme decisioni che prendiamo oggi ma che rimarranno valide ed evidenti anche ai nostri figli e nipoti.

Ma possiamo cambiare strada, possiamo partire dall’informazione diretta e dall’invito a partecipare ai consigli comunali che puntualmente rilanciamo attraverso il blog, lavorare per migliorare il sito web del comune (abbiamo già proposto una collaborazione), coinvolgere i giovani con progetti di partecipazione che interessino le scuole.

Il sindaco mi ha confermato la sua volontà di difendere il nostro territorio cercando di mettere in atto tutte le possibilità concrete e reali disponibili, anche per quanto riguarda la questione della discarica di Caluri, ragionando sulle reali possiblità di successo e sul relativo costo (stiamo già pagando per azioni legali intrapprese e perse in passato).

A Mario Faccioli ho confermato che siamo sempre stati disponibili a un confronto su quale Villafranca e quale provincia di Verona vogliamo lasciare alle prossime generazioni! Non abbiamo cambiato idea.

Ho invitato il sindaco a scriverci: appena possibile mi ha promesso che lo farà.

Carlo Reggiani

Approvata la discarica di Caluri: ennesima lezione di “politica” per gli elettori di Villafranca

29 aprile, 2009

AGGIORNAMENTO (19/05/2009): Finalmente pubblicata sul BUR regionale la delibera di approvazione della discarica

AGGIORNAMENTO (30/04/2009): Articolo de L’Arena
Clamorosa dichiarazione dell’assessore veronese leghista Sandri: “non sapevo che la popolazione fosse contro la discarica“. E per l’assessore di AN Giorgetti “non esistono sufficienti motivi per dire di no“: l’opinione del consiglio comunale e dei cittadini NON BASTANO! VERGOGNA!

Caluri avrà una nuova disarica! A qualche metro dalla bomba ecologica lasciata dalla Bastian Beton negli anni 90 alle nuove generazioni di cittadini che ora abitano nel villafranchese.

Ma non vi preoccupate. Questa volta sarà tutto a norma di legge e anzi la nuova discarica aiuterà l’economia in questi tempi di crisi (come del resto sostiene la giunta di Sommacampagna proprietaria della discarica delle Siberie a qualche migliaio di metri dalla nostra).

La nostra salute (compresa quella dei nostri figli e nipoti) e il nostro territorio sono una merce a disposizione degli interessi privati.

PROPRIO UN BEL REGALO ALLA CITTA’ DI VILLAFRANCA E AI SUOI CITTADINI! GRAZIE AMMINISTRATORI!

Se vi capita, provata a leggere il testo della nostra istanza dello scorso 31 luglio 2008 e confrontatela con la mozione approvata nel consiglio “semi-aperto” di lunedì. Ma se il consiglio comunale di Villafranca e la giunta alla fine era d’accordo con noi, perchè nessuno ci ha risposto? Perchè non abbiamo avuto possibilità di parlare anche noi cittadini durante il consiglio “semi-aperto” di lunedi (per la cronaca, volevamo intervenire anche noi ma non ci è stato concesso)?

Aggiungiamo, già che ci siamo, la questione del nostro micro-ospedale (se avete visto Report domenica scorsa, non siamo tanto distanti dalla logica applicata nella sanità calabrese con i suoi 39 piccoli e disastrati ospedali, uno per ogni paese e nessuno utile ai cittadini) tanto ricercato dal politico locale per accaparrarsi consenso, senza minimamente curarsi dello spreco di denaro pubblico che da decenni si perpetua su quella e altre strutture veronesi.

Ma mettiamo anche l’altra grande “melina” in corso da oramai un decennio, un progetto studiato su tavoli non certo vicini agli interessi del bene comune del nostro territorio (ancora una volta la parola magica dello SVILUPPO, magari con l’aggettivo SOSTENIBILE che va tanto di moda) e che la politica sta cercando, con tutte le strategie possibili, di far arrivare in porto. Il tutto ovviamente  senza troppo clamore e “disturbo” ai cittadini-elettori: il Motorcity di Vigasio e Trevenzuolo. Viene sangue agli occhi ripensando e rivedento la pantomima andata in scena in consiglio comunale la scorsa primavera e le acrobatiche posizioni degli esponenti leghisti espresse anche lunedì scorso nel dibattitito di Isoltalta (disponibile la prima parte del video; nelle prosime la seconda parte).

Stiamo assistendo ovunque a grandi prove di equilibrismo da parte di una politica totalmente autoreferenziale (“votate me perchè io ho gli amici giusti in Regione e a Roma” è stato lo slogan più sentito in campagna elettorale lo scorso aprile a Villafranca) o che si appella a tesi federaliste del tipo “padroni a casa nostra” per poi rifilarci progetti devastanti come l’incenerito di Cadelbue, la nuova autostrada (tangenziali a pagamento) con tanto di passante  a nord di Verona (detto traforo), nessun freno a cave e discariche (tanto non c’e’ il piano regionale e neppure il piano provinciale), aeroporto senza autorizzazioni (documenti di VIA e VAS non pervenuti), devastazioni di prezioso territorio agricolo con relativo piano di SVILUPPO che per il politico vuol dire capannoni (poi spesso vuoti) e camion.

Ah, ovviamente, per i piani di intervento per l’abbattimento dell’inquinamento dell’aria, di tutela del territorio (piano provinciale) e di istituzione dei nuovi parchi (per esempio quello Tartato e Tione) non rimane il tempo… per questi dettagli si può attendere. C’è la crisi da affrontare. E con una campagna elettorale alle porte, di tumori,  malattie e distruzione del territorio meglio non parlarne.

PS: Stasera saremo a Nogara ad ascoltare Salvatore Borsellino, Ferruccio Pinotti e Benny Calasalzio

Istanza numero 2: Discarica Caluri

31 luglio, 2008

AGGIORNAMENTO (10/03/2011): Fermato anche dal Consiglio di Stato il progetto della discarica! Siamo stati aiutati dal Comune Virtuoso di Povegliano. Grazie sindaco Bigon.

 

Al Signor Sindaco del Comune di Villafranca Mario Faccioli

All’Ufficio Protocollo del Comune di Villafranca

All’Assessore all’Ambiente Alessio Adami

 

Oggetto: istanza a norma art. 21 Statuto del Comune di Villafranca di Verona sulla discarica di Caluri

Premesso che

  • come riferito dalla stampa, in particolare L’Arena del 17 Luglio 2008, la Commissione regionale per la valutazione di impatto ambientale ha dato il parere favorevole all’impianto della Rope di Cairo Montenotte (Savona), per la realizzazione di una discarica di rifiuti speciali a Caluri,
  • che l’area è già notevolmente compromessa dai lotti I e II e III della precedente discarica, cosi come si evince dalla Relazione del 11 aprile 2005 dei Tecnici Sommaruga e Farina incaricati dal Comune di Villafranca nelle “Osservazioni tecniche sullo studio di impatto ambientale” rilevando che:

(…) Si fa presente che sia nel lotto 2 che nel lotto 3, sia stata rilevata la presenza di rifiuti non conformi ai dettami autorizzativi,ed il lotto n. 2 è stato messo in sicurezza e non bonificato, Tale soluzione è stata applicata vista l’impossibilità di un intervento di asportazione radicale di tutti i rifiuti già messi a dimora.
Lo studio d’impatto ambientale presentato non tiene conto della situazione del sottosuolo della ex cava, che fu ampiamente studiata e verificata dai tecnici del Comune dal febbraio 1990 al marzo 1991. Si accertò innanzitutto che la cava era stata sovraescavata per un totale di 282.393 mc rispetto all’ammissibile, In secondo luogo si scoprì che il fondo cava era stato interrato sino a 10 m dal piano campagna utilizzando materiali assimilabili a categorie merceologiche non idonee allo stoccaggio libero: rifiuti speciali, rifiuti urbani e inerti per demolizioni in percentuali variabili dal 36,47% al 39% del totale conferito.):
Nei controlli chimici che vennero attivati dall’ARPAV, dall’anno 1996 in poi si accertò la compromissione del chimismo della falda da monte a valle in rapporto alla cava-discarica.
La zona della cava-discarica di Caluri si trova in una porzione di estrema vulnerabilità della pianura veronese, in quanto interna alla fascia di ricarica degli acquiferi.
I sedimenti sotterranei ospitanti la falda sono costituiti da alluvioni prevalentemente ghiaiose-sabbiose, aventi in zona lo spessore di almeno una settantina di metri, ciò comporta che, almeno sino a questa profondità, l’acquifero è da considerarsi indifferenziato e pertanto estremamente vulnerabile; d’altronde, come noto, ci troviamo in piena zona di ricarica degli acquiferi. Il fondo di tutta la cava-discarica, ospita mediamente uno spessore di 2,25 metri di materiali di riporto di cui circa il 38% è costituito da rifiuti assimilabili agli speciali, agli urbani e agli inerti, che risultano imbevuti di acqua di falda per il 50% del loro spessore in anni di scarsa alimentazione idrica e completamente sommersi in anni di ricarica pingue.(…)
Tali elaborazioni confermano l’avvenuto peggioramento della qualità dell’acqua di falda al di sotto dell’area di discarica da monte verso valle, in armonia col senso di deflusso della falda e con la presenza sul fondo cava di riporti con abbondanti rifiuti di varia tipologia (circa 38% del totale) e dei lotti 2 e 3 della discarica di II categoria tipo B.
Infine sottolineiamo che, tenendo conto della velocità reale di scorrimento della falda accertata dall’Ing. Santo Cozzupoli (Tecnico della B.Beton) pari a 1,66 metri al giorno, i tempi di attraversamento della falda dalla cava-discarica ai pozzi acquedottistici distanti rispettivamente 3900 m e 5730 m, teoricamente valutati nello studio di VIA in 8,9 e 13 anni sono in realtà ridotti di circa il 25% e cioè a 6,5 e 9,5 anni.
Va comunque evidenziato che il pozzo per approvvigionamento potabile umano più prossimo alla discarica è quello ubicato circa 200 a valle della stessa, appartenente all’Aeronautica Militare, che si è infatti dotata di un pozzo autonomo. A tale pozzo gli inquinanti potrebbero pervenire dopo soli circa quattro mesi, rendendo impossibili o ridotti al limite i tempi di approntamento di interventi di bonifica e messa in sicurezza.

Tenuto conto che

  • – il Sindaco sull’Arena del 17 luglio 2008 ha dichiarato quanto segue:

«Alle osservazioni tecniche», dice il sindaco, «ho aggiunto la mia preoccupazione per la sensibilità del sito. Io non critico il progetto in sé, né il modo di lavorare della ditta, che si è dimostrata disponibile. Ciò che mi preoccupa è la vulnerabilità della zona in cui sorgerà la discarica. Si tratta di un area delicata, che è già stata compromessa da una serie di problemi che si sono verificati in passato». (..) «La nostra posizione nei confronti della discarica», dice, «continuerà a essere critica anche se dovremo valutare una linea strategica alla luce di questo parere positivo. È una questione che va affrontata con serenità, ma anche con preoccupazione».

Gli scriventi Chiedono

  • copia della relazione tecnica redatta dalla Commissione regionale di impatto ambientale che autorizza la ditta Rope di Cairo Montenotte (Savona), per la realizzazione di una discarica di rifiuti speciali a Caluri,
  • quali forme di opposizione alla discarica l’amministrazione comunale intende mettere in atto e con quali tempi e modalità
  • se tra queste è prevista l’opposizione al parere della Commissione predetta, facendo ricorso al TAR regionale del Veneto
  • se inoltre è stata inoltrata una lettera di protesta all’assessore regionale competente, poiché ancora una volta Villafranca subisce decisioni prese da organi superiori (questa volta la Regione, altre volte la Provincia) senza minimamente avere alcuna voce in capitolo nella gestione del proprio territorio e a garanzia della qualità della salute dei propri cittadini.

Cordialmente.

Firmato: Mondini Ivo, Reggiani Carlo

Villafranca di Verona, 31 Luglio 2008

Quinto consiglio comunale

24 luglio, 2008

Aggiornamento 28/07/2008: online video consiglio

Il video del consiglio è trasmesso in rotazione sul nostro canale di WebTV. E’ anche disponibile in Video OnDemand insieme ai video dei precedenti consigli. Buona visione

WebTV Grillo per Villafranca

Giovedì 24 luglio alle ore 20 ci sarà il quinto consiglio comunale.

Seguitemi da questo link a partire dalle 20:00

Saremo presenti con videocamera per le riprese, liveblogging e magari un primo tentativo di streaming in diretta sulla nostra TV. Dobbiamo ancora verificare la connessione internet che il comune ci ha concesso in utilizzo in sala consigliare: seguiteci domani sera sul blog!

AGGIORNAMENTO dalla sala: purtroppo la configurazione per la connessione internet non e’ corretta quindi faremo solo livelogging e registrazione con videocamera. Nei prossimi giorni video online.

Questo l’ordine del giorno disponibile sul sito del comune:

  1. PROROGA DELL’EFFICACIA DEL PIANO PARTICOLAREGGIATO DI INIZIATIVA PUBBLICA DENOMINATO “SAIRA” – COMPARTO 5.2 IN CENTRO STORICO DI VILLAFRANCA DI VERONA, AI SENSI DELL’ART. 20 L.R.V. N. 11/2004
  2. LOTTO N. 9 INCLUSO NEL P.E.E.P. C2/2 IN LOC. QUADERNI DI VILLAFRANCA DI VERONA – CESSIONE ALL’A.T.E.R. DI VERONA – APPROVAZIONE SCHEMA DI CESSIONE.
  3. ASILO NIDO COMUNALE “IL GIROTONDO” DEL CAPOLUOGO. APPROVAZIONE NUOVO REGOLAMENTO.
  4. LAVORI DI RIFACIMENTO DEL SOVRAPPASSO DELL’AUTOSTRADA DEL BRENNERO A/22 IN LOC. TERMINON. ATTO DI INDIRIZZO.
  5. MOZIONE OSPEDALE MAGALINI
  6. APPROVAZIONE REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DELLE ATTIVITA’ DI SPANDIMENTO ED UTILIZZAZIONE AGRONOMICA DEGLI EFFLUENTI DI ALLEVAMENTO SUI TERRENI AGRICOLI.

L’argomento della serata sara’ l’ospedale Magalini, ma ci aspettiamo qualche commento sulla decisione della commissione regionale di autorizzare la nuova discarica di Caluri!

Da seguire anche l’ultimo punto: lo spandimento degli effluvi degli allevamenti sui campi è responsabile dei livelli di nitrati che poi troviamo nell’acqua che sgorga dai nostri rubinetti!

Come sempre invitiamo tutti i cittadini a seguire con noi i lavori in sala consigliare. E se siete in vacanza comodamente dal nostro blog!

Carlo Reggiani