Posts Tagged ‘riciclo’

Tanti auguri di Buone Feste!

24 dicembre, 2014

2013

Nell’augurarVi Buone Feste, vi lascio qui sotto i migliori video registrati quest’anno relativi a eventi culturali organizzati sul nostro territorio,

con la speranza che il 2015 porti nuova consapevolezza e partecipazione da parte di tutti.

Non possiamo fare finta di niente: acqua, terra, aria, “risorse” e non “rifiuti” da riciclare da loro dipende la nostra vita su questa terra.

Un luogo finito fatto di risorse limitate, che richiedono tutto l’impegno possibile per salvaguardare e lasciare un futuro migliore anche per i nostri figli.

Auguri!

panettone

Settimana europea per la riduzione dei rifiuti

24 novembre, 2011

Dal 19 al 27 Novembre 2011 parte la terza edizione della settima per la riduzione dei rifiuti che cade a pennello, in quanto abbiamo appena partecipato alla serata che qui sotto vi riproponiamo, nella quale è venuto a parlarci di questo tema Ezio Orzes assessore all’ambiente di Ponte delle Alpi famoso comune del Bellunese che è stato premiato dall’associazione Comuni Virtuosi con il primo premio per i comuni ricicloni 2011.  L’assessore era ospite del gruppo Terraviva che ovviamente ringraziamo.

Come sempre vogliamo dare al comune alcuni spunti, perchè oltre a migliorare continuamente la raccolta porta a porta, inizi a mettere in campo tutta una serie di iniziative rivolte alla riduzione riciclo e riuso dei rifiuti.

Simone Bernabè

22 Ottobre 2011 manifestazione contro Ca’ Del Bue

22 ottobre, 2011

AGGIORNAMENTO (23/10/2010): Video e foto della manifestazione

Oggi 22 Ottobre abbiamo partecipato alla manifestazione contro l’inceneritore di Ca’ Del Bue, portando le nostre proposte, perchè il nostro non è solo un no, ma anche e sopratutto un SI, un proporre delle alternative che esistono e funzionano, primo fra tutti la riduzione e il riuso ma anche impianti come il TMB (trattamento meccanico biologico) e impianti come il centro di riciclo di Vedelago per differenziare i rifiuti il più possibile.

Occorre ovviamente riprogettare tutta la filiera, riducendo tutti gli sprechi specie negli imballaggi e ammetendo solamente quei materiali che poi possono essere interamente riciclati, la percentuale di differenziata si è importante, ma quello che più conta poi è anche quanto di questo materiale viene realmente trasformato per essere riutilizzato.

Putroppo nonostante la nostra istanza non abbiamo visto alcun consigliere di Villafranca partecipare alla manifestazione, molto probabilmente la salute interessa solo a pochi. Speriamo di essere smentiti dai nostri amministratori, che dovranno rispondere presto alla nostra istanza dicendoci  quale posizione intendono prendere in merito a questo tipo di impianti.

Intanto il fronte dei sindaci si è allargato: oltre a S.Martino, S.Giovanni Lupatoto e Zevio oggi hanno aderito anche Bovolone, Buttapietra, Castel D’azzano e Povegliano.

Simone Bernabè

Ecomostro 2 il ritorno

26 settembre, 2011

AGGIORNAMENTO (29/11/2011): Articolo su L’Arena… e vabbè, porsi delle domande su come viene usato il nostro territorio ci fa etichettare  come “ambientalisti”. Ci sembra leggermente riduttivo: siamo CITTADINI, suona così strano? (CR)

Ci eravamo lasciati poco tempo fa con la prima puntata di questo film horror perciò vi riepilogo i precedenti. Dopo aver visto nascere un nuovo ecomostro nella campagna di Villafranca, sequestrato subito per difformità rispetto al progetto (ben 1 metro più alto), è arrivata subito  la “beffa” con la dichiarazione di “attività temporanea”,  in una zona assolutamente inadeguata e che resta agricola.

L’azienda ha potuto esercitare senza la VIA (Valutazione di Impatto ambientale) , sanando il  tutto con una somma ridicola e con la costruzione di una rotonda che non si capisce, se sia più per aiutare il traffico di Villafranca o i camion che devono arrivare al centro di riciclo.

E qui con la pausa della prima puntata ci chiediamo: ma i nostri politici cosa vogliono fare di questa zona? pensano di lasciarla agricola o vogliono creare una zona industriale? E se fosse la seconda scelta quale tipo di attività intendono ancora portarci?

Qui inizia la seconda puntata e devo dire anche gran male, in quanto da quando è iniziata l’attività, ogni giorno si sentono rumori assordanti che escono da quel bunker assomigliante ad Alcatraz e dove dal fianco escono delle colonne  impressionanti di fumo nero. Poveri i cittadini che abitano in quella zona!

Non riesco ancora a capacitarmi di come la politica abbia potuto partorire un “mostro” del genere e ancora una volta voglio fare i miei complimenti alla programmazione territoriale che è stata fatta sul comune.

Cari cittadini apriamo bene gli occhi al nuovo PAT che sta arrivando… chissà che belle sorprese ci potrà portare.

Tanti auguri di Buon Natale!

24 dicembre, 2010

Nell’augurarvi un buon natale da parte di tutto il gruppo, nella speranza che l’anno nuovo sia veramente per Villafranca l’anno di partenza di un porta a porta serio che ci porti dei fantastici risultati, sia in termini ambientali ma anche economici, vi lascio con questo articolo del Ciacci Magazine, blog del famoso assessore all’ambiente di Capannori Alessio Ciacci, primo comune in Italia ad aver applicato la strategia “RIFIUTI ZERO”.

A Natale non dimentichiamoci la raccolta differenziata

panettone

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Partendo dall’inizio è bene ricordare che, con un antipasto a base di affettati e/o formaggi, è necessario gettare nell’indifferenziata la confezione cartacea in cui sono avvolti questi alimenti, in quanto la carta è stata sporcata dal cibo.
Unica eccezione il caso in cui la confezione sia formata da parti separabili carta/plastica e allora si può procedere con la tradizionale raccolta differenziata.
E nell’indifferenziata va anche la carta da forno per cuocere le tradizionali lasagne, piatto tipico in molte zone d’Italia.

Stessa fine anche per tutti i tovaglioli usati e in generale qualsiasi tipologia di carta o di cartone che contenga residui di cibo o che sia stata sporcata.
La confezione del cotechino o dello zampone, invece, andrebbe divisa separando la parte cartacea dall’involucro che contiene la carne e lo stesso va fatto per il dolce natalizio più conosciuto: il panettone o pandoro.
E proprio a questo proposito Comieco ha voluto quest’anno rendere omaggio alla storia del panettone rispolverando la confezione forse più rappresentativa della sua lunga e gloriosa tradizione: la “cappelliera”, in cartoncino riciclato, molto robusta e a forma di tamburo, grazie alla quale il panettone arrivava sulle tavole natalizie di tutto il mondo già ai tempi dell’Unità d’Italia e di Giuseppe Garibaldi, Giuseppe Verdi o Alessandro Manzoni.

Infine ricordiamo che gli scontrini, trattandosi di carta chimica, non devono andare nel raccoglitore della carta, ma nell’indifferenziata.
L’importanza di fare una corretta raccolta differenziata si legge nei numeri.
Nel 2009 gli italiani hanno consumato oltre 26 milioni di kg di panettone, contro i 25 milioni e 688 mila kg del 2008 e, se ognuno di noi differenziasse correttamente dal resto dei rifiuti una confezione di panettone, una di pandoro, una di torrone, due scatole di pasta, due giornali e due riviste, due sacchetti e la scatola di un giocattolo, si raccoglierebbero circa 120.000 tonnellate di carta e cartone, sufficienti ad evitare la costruzione di un’intera discarica di medie dimensioni.

di Lisa Zillio

Simone Bernabè

Sabato a Verona per togliere il carburante a Cadelbue

7 ottobre, 2010

AGGIORNAMENTO: Alle 13:30 di domani giovedì 7/10/2010 è fissato l’incontro, di fronte all’Arena, tra i volontari di Verona Reattiva e padre Alex Zanotelli, per manifestare solidarietà e appoggio a tutti i comitati, le associazioni ed i cittadini contro Ca’ del Bue

Non ci stancheremo mai di contrastare una scelta così assurda da tutti i punti di vista: economico, ambientale, sanitario. Come non ci stancheremo mai di ribadire a cittadini e amministratori che i rifiuti non si bruciano, ma si riducono, recuperano e riciclano! E non lo diciamo solo noi, visto che le indicazioni che arrivano dall’Europa sono chiarissime.

Ma evidentemente la scienza, la tecnologia e la ragionevolezza non sono strumenti presenti sul tavolo dei nostri amministratori  che stanno portando avanti la riattivazione dell’inceneritore di Cadelbue a Verona.

La riconversione di Cadelbue con tecnologie a trattamento a freddo (già per altro presenti per quanto riguarda la separazione dei materiali) è possibile, è conveniente e va nella direzione degli sforzi dei cittadini della provincia di Verona e di interi quartieri della città di Verona per separare i materiali con la raccolta porta a porta.

E se il problema è la Regione Veneto (in particolare il contributo per realizzare l’impiantoerogato ancora nel secolo scorso), forse è bene che il presidente Zaia cominci a spiegare come mai ha sostenuto i suoi concittadini di Treviso contro un impianto di incenerimento nella sua terra e non è invece in grado di sostenere la provincia più riciclona di tutta Italia!

Sabato pomeriggio, assieme alle decine di comitati e associazioni, scenderemo in corteo con il sindaco e la giunta ed il consiglio comunale di San Giovanni Lupatoto, con gli amministratori di Zevio e San Martino Buon Albergo .

Ci appelliamo a tutti gli amministratori della nostra provincia: venite con noi sabato pomeriggio a ribadire quale è la scelta giusta per le nostre comunità.

Istanza su mancata attivazione raccolta rifiuti porta a porta e isola ecologica

19 ottobre, 2009

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Al Presidente del Consiglio Comunale

Al Signor Sindaco del Comune di Villafranca

All’Assessore all’Ambiente

Villafranca, 19 ottobre 2009

Oggetto Istanza ai sensi dell’art 21 dello Statuto comunale:

1) QUALI  CAUSE IMPEDISCANO L’AVVIO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA PORTA A PORTA NELLA ZONA INDUSTRIALE E IN ALCUNE FRAZIONI

2) SOLLECITO PER ATTIVARE AL PIU’ PRESTO L’ISOLA ECOLOGICA NEL CAPOLUOGO

PREMESSO CHE

–       nel corso dell’incontro della scorsa primavera con l’assessore all’ecologia Alessio Adami, era stato concordato una migliore comunicazione ai cittadini sulla modalità della raccolta differenziata nei cassonetti; inoltre come gruppo politico in quell’occasione abbiamo chiesto pure l’impegno ad accelerare il sistema di “raccolta porta a porta” in tutto il territorio comunale, capoluogo incluso

–       il 21 agosto l’assessore Adami è intervenuto in risposta ad una lettera pubblica della signora Zulian Nadia, fornendo precisazioni interessanti e puntuali che di seguito riportiamo “In risposta alla gentile Sig.ra Zulian sono a precisare che non siamo rimasti con le mani in mano in questi mesi di amministrazione:
1)Nel mese di settembre comincerà il servizio porta a porta nelle zone industriali di Villafranca e Dossobuono ed in alcune strade di collegamento
2) Giusto oggi (perchè ho atteso alcuni ritorni dalle ferie ) andrò in AMIA a parlare del porta a porta nelle frazioni che intendo anticipare il prima possibile (il mio intento è gia per gli ultimi mesi del 2009) proprio per non rimanere fanalino di coda della Provincia
3) per il centro storico di Villafranca, appunto per preservare una determinata immagine dello stesso, sto esaminando alcune proposte di mini isole da porre nel centro e comunque un servizio di porta a porta che valorizzi la zona in cui dovrà essere implementato”

la mancanza di un’isola ecologica nel capoluogo e la difficoltà ad accedere a quelle di Alpo o Quaderni per le distanza o gli orari poco consoni alle esigenze dell’utenza, favorisce implicitamente comportamenti scorretti di abbandono di rifuti ingombranti, ma anche nocivi, nelle vicinanze dei cassonetti, come documentano queste foto scattate nei gironi scorsi

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SI CHIEDE

1) QUALI  CAUSE IMPEDISCANO L’AVVIO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA PORTA A PORTA NELLA ZONA INDUSTRIALE E IN  ALCUNE FRAZIONI COSI COME SEGNALATO DALL’ASSESSORE ALL’ECOLOGIA

SI SOLLECITA

L’AMMINISTRAZIONE AD ATTIVARE AL PIU’ PRESTO L’APERTURA DI UN’ISOLA ECOLOGICA NEL CAPOLUOGO DI VILLAFRANCA

Per la lista civica “Grillo per Villafranca”

Ivo Mondini

Lettera all’assessore Alessio Adami

19 agosto, 2009

Dal mese di giugno sono momentaneamente residente in una frazione del vicino comune di Valeggio e avendo tale comune adottato già da alcuni anni il sistema di raccolta differenziata con il porta a porta, mi sono rifornita negli uffici competenti e all’isola ecologica di tutto il materiale necessario per attuarla al meglio.
Ho ricevuto oltre all’utilissimo calendario e a tutto il materiale cartaceo informativo molto dettagliato una serie di sacchetti per la raccolta di secco , plastica e umido più un bidone per il verde e due contenitori per l’umido, uno piccolo da tenere in casa e uno più grande con chiusura ermetica da posizionare in strada il giorno della raccolta. Direi che a distanza di due mesi la mia esperienza è assolutamente positiva.
Lavoro a Sommacampagna e anche qui la raccolta porta a porta funziona splendidamente e fa risparmiare soldi all’Amministrazione e secondo me anche tempo ai cittadini, perché se riciclare ormai è un dovere morale (e di questo dovrebbero tenerne conto anche le varie autorità religiose e morali nella loro missione educativa …), diventa più semplice se qualcuno viene puntualmente a ritirare i vari materiali davanti alla tua abitazione senza che tu debba andare alla ricerca dei cassonetti in cui smistare il tutto.
E’ impensabile un sistema di raccolta differenziata come quello di Villafranca, il mio amato comune di residenza, che anno dopo anno sta diventando fanalino di coda nei confronti delle iniziative dei comuni confinanti molto più piccoli. Come si può pretendere che i residenti del centro attuino una raccolta differenziata se non hanno le idee chiare su dove conferire i vari materiali una volta separati. Non tutti sono disposti a dedicarsi ad una ” caccia al tesoro del cassonetto” o al gioco ” e questo dove lo metto?” solo perché nessuno ha ancora informato qual è la plastica da riciclare e quale no, cosa se ne fa dei vassoi in polistirolo che i nostri supermercati distribuiscono a profusione come se glieli regalassero (forse il consumatore non sa che è lui a pagarli, come anche le varie sportine di plastica con tanto di pubblicità), per non parlare poi dei contenitori in tetrapak sempre più utilizzati!
A settembre mio malgrado sarò costretta a tornare a Villafranca e ricomincerà la mia “odissea del rifiuto” e, chissà perché, pare che l’Amministrazione comunale non abbia nessuna intenzione di attuare il porta a porta nelle vie del centro nemmeno in futuro, forse per questioni “estetiche”.
E i cassonetti sono estetici? Al loro posto non sarebbero più utili delle belle rastrelliere per le biciclette?
Per la raccolta dei rifiuti differenziati nelle vie del centro più frequentate basterebbe fornire gli utenti di contenitori tutti uguali in cui conferire i rifiuti. Un conto è vedere dei sacchetti per la strada di notte, un altro dei contenitori ordinati ben posizionati di fianco all’ingresso o al passo carraio.
L’Amministrazione comunale e precisamente Lei, Assessore all’ecologia ha obiettato che il porta a porta in centro comporterebbe degli ingenti costi, ma la continua manutenzione di tutti i cassonetti grandi non costa molto di più? E il conferimento dei rifiuti in discarica non costa ancora di più soprattutto in termini di salute dei cittadini? E se qualcuno dovesse pensare all’incenerimento i costi allora diventerebbero insostenibili per il futuro dei nostri figli! Ma sembra che ai nostri figli i vari politici e amministratori si interessino solo quando sono fonte di disturbo e disagio, senza tener conto che alla loro formazione si devono interessare solo le loro famiglie anche se queste sono volutamente private dei mezzi per poterlo fare?! ma questa è un’altra storia.
Tornando alla nostra “immondizia” caro Assessore all’Ecologia di Villafranca noi cittadini vogliamo dare di più , vogliamo essere partecipi in prima persona contribuire a far risparmiare l’Amministrazione e a salvaguardare il nostro territorio, ma da soli non ce la possiamo fare.
Per favore la preghiamo ci dia la possibilità di poter differenziare correttamente i nostri rifiuti e scoraggi i commercianti in zona a utilizzare borsine di plastica e contenitori in polistirolo. Qualche piccolo sacrificio oggi, porterà sicuramente a dei vantaggi in futuro!

Una residente del centro che non vorrebbe essere costretta a lasciarlo per problemi di invivibilità.

Nadia Zulian

Le nostre Stelle sempre spente in consiglio comunale… e allora ci pensano i bambini!

29 giugno, 2009

Finita la kermesse elettorale (a proposito: domani alle 16:30 saremo presenti alla prima seduta del nuovo consiglio provinciale di Verona), sono riprese le sedute del consiglio comunale anche a Villafranca: nessuna buona notizia sulle nostre Stelle! Si continua con il canovaccio che vede nuove discariche (con l’unica novità della tardiva informazione dell’opposizione della nostra amministrazione contro la nuova discarica a Caluri), un ospedale sempre più fantasma (arriverà addirittura la quinta commissione della Regione Veneto con tanto di assessore alla sanità nei prossimi giorni a Villafranca, ma il problema è che i soldi non ci sono e la nostra ASL è messa male), nessun progetto di mobilità sostenibile (se non hai l’auto privata rimani a casa e basta), nessuna nuova su biblioteca e teatro e cinema e centro sociale per i giovani (anzi qui sembra proprio che non si farà), nessun progetto di copertura wifi per connettere adi internet i cittadini di Villafranca (al contrario si moltiplicano le esperienze intorno a noi: l’ultima è del comune di San Giovanni Lupatoto) e sempre più difficoltà ad avere una connessione ADSL funzionante (ad Alpo siamo al collasso).

Ah, quasi dimenticavo: giugno è finito e non si ha notizie dell’estensione della raccolta porta a porta dei rifiuti in zona industriale Postumia. Aspettiamo fiduciosi qualche notizia.

In questo deserto, uno squarcio di speranza arriva dai bambini con questa virtuosa iniziativa promossa dagli animatori del Grest parrocchiale del Duomo al quale va tutta la nostra ammirazione ed il nostro sostegno. Magari un giorno, i nostri consiglieri li copieranno e faranno sparire le bottiglie di acqua minerale almeno dai banchi del consiglio comunale. Magari un giorno riusciranno anche a promuovere simili iniziative per incentivare la buona e sana alimentazione, oltre ai comportamenti sostenibili contro la produzione di rifiuti anche negli asili e nelle scuole del nostro comune. Noi siamo sempre disponibili a dare una mano: le idee non ci mancano! La parola ad Ivo.

Carlo Reggiani


foto borraccia alternativa 002

Ieri sera (mercoledì 24/06, ndr) i 2 figli grandi sono andati alla riunione come animatori del Grest parrocchiale del Duomo; durante la serata il presidente del Circolo Noi, Maurizio ha informato che durante il Grest non saranno più ditribuite bottigliette d’acqua usa e getta, perchè alla fine delle 4 settimane erano circa 1500 e avrebbero prodotto un bel po’ di rifiuto in plastica. In sostituzione verranno fornite ai bambini e ragazzi delle borracce in plastica dura riutilizzabili non solo per l’attività estiva; intanto le hanno consegnate agli animatori spiegando loro che “l’acqua pubblica di Villafranca è molto buona, è supercontrollata, è ricca di calcio che combatte le malattie cardiovascolari“. L’altra buona notizia è che nel bar del circolo Noi saranno messi in vendita prodotti biologici del mercato equo e solidale distribuiti dal circuito della Buona terra; ad esempio al posto delle terribili bibite tipo coca cola i ragazzi potranno assaggiare delle “bibite al sapore di semi di guaranà, un tonificante usato dagli sportivi”.
Naturalmente ieri sera saranno state dette anche altre cose molto interessanti che i figli non sempre colgono con esattezza, ma tanto basta per essere contenti e congratularci con la Parrocchia del Duomo, con i responsabili del circolo Noi e del Grest e con le altre parrocchie che volessero avviare i ragazzi ad uno sitle di vita più sobrio, più solidale con i loro coetanei del terzo o quarto mondo e in sostanza più critico verso i modelli occidentali consumistici e spreconi.
Che un paio delle nostre stelle (acqua pubblica e sviluppo equo, solidale e compatibile) si siano accese a Villafranca ci fa davvero piacere, soprattutto quando la politica e i suoi rappresentanti a livello comunale e provinciale continuano ad ignorale, fingendo che i cittadini non siano interessati al tema dell’acqua pubblica, della salute e della difesa della vita in generale.

Ivo Mondini

La decrescita a Villafranca: Serge Latouche

23 ottobre, 2008

Lo ammetto: fino a pochi mesi fa non sapevo cosa volesse dire il termine “decrescita“. Il punto interrogativo sulle facce dei miei amici quando stamattina raccontavo della conferenza di qualche ora prima mi ha ricordato la mia sorpresa qualche tempo fa leggendo sul web termini come “decrescita felice” e inviti del tipo “dePilamoci“.

Ascoltando il professor Serge Latouche alla conferenza organizzata da Emmaus martedì sera mi sono reso conto che la decrescita non è più una posizione ideologica radicale (Latouche comunque rivendica il sue essere radicale), bensì una necessità per cominciare a rispondere a domande importanti come il riscaldamento globale, l’inquinamento e l’impoverimento delle risorse naturali, un modello di sviluppo sostenibile, il rispetto dei diritti fondamentali di tutti gli uomini.

La decrescita è già nella nostra vita di tutti i giorni:

Ridurre
Riutilizzare
Riciclare

grazie alla raccolta porta a porta dei rifiuti (materiali post-utilizzo, come ricorda sempre Carla Poli del Centro di Vedelago)

Rilocalizzare
R
idistribuire

grazie al Gruppo di Acquisto Solidale con il quale da questa estate qualche decina di famiglie stanno cominciando a cambiare le proprie abitudini di acquisto di beni come frutta verdura pasta formaggio detersivi, unendo al consumo parole come solidarietà e sostenibilità

Rivalutare

il nostro essere cittadini, la possibilità di incidere davvero nelle scelte che decidono il nostro futuro e in quello dei nostri figli, senza più la scusa di una politica irrimediabilmente distante e inavvicinabile

RESISTERE

ai discorsi del tipo “alla fine non possiamo cambiare nulla “, alla tentazione di dare deleghe in bianco a qualcuno perchè prenda decisioni al posto nostro “perchè non conosciamo la complessità dei problemi

Anche Serge Latouche ci ha parlato di utopie? Noi, nel frattempo che cerchiamo una risposta, ci siamo messi in cammino.

Carlo Reggiani

PS: Sara ha ripreso tutta la conferenza. Video integrale in arrivo!

Vodpod videos no longer available.

AGGIORNAMENTO: i video integrali della conferenza sono visibili (e scaricabili) anche su Blip.tv:

  1. Serge Latouche – conferenza a Villafranca di Verona (Parte 1)
  2. Serge Latouche – conferenza a Villafranca di Verona (Parte 2)