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San Giovanni Lupatoto va a lezione di RIFIUTI ZERO a Capannori. E Villafranca?

19 giugno, 2012

AGGIORNAMENTO 19/06/2012: Finalmente sul sito del comune compare qualche dato della raccolta differenziata, compresa la novità di bicchieri e piatti nella plastica

A San Giovanni Lupatoto lo scorso maggio i cittadini hanno deciso di andare verso RIFIUTI ZERO! Le elezioni hanno premiato il programma del MoVimento 5 Stelle, prima lista in assoluto, eleggendo come consigliere  Andrea Nuvoloni.

Il sindaco Vantini nel suo programma ha inserito il progetto RIFIUTI ZERO come antidoto alla riaccensione dei forni a Cadelbue: una ricetta vincente che più volte abbiamo proposto e tentato di spiegare anche a Villafranca.

Michele Ghibellini del M5S di SGL è andato “a lezione” da chi dal 2007 sta facendo azioni concrete verso RIFIUTI ZERO: l’assessore Alessio Ciacci del Comune di Capannori (LU).

Tutto è partito da Capannori…
Un anno fa erano venti i Comuni che in Italia avevano iniziato a costruire il percorso verso questo traguardo. Oggi sono 75. Significa che 2 milioni e mezzo di cittadini sono amministrati da giunte che credono alla strategia no waste (no rifiuto), partita da Canberra nel 1995 e avviata nel 2007 a Capannori, 46 mila abitanti in provincia di Lucca.

Prima di sbarcare in Toscana, l’onda no waste sostenuta dallo scienziato statunitense Paul Connet, che si oppone all’incenerimento come metodo di smaltimento dei rifiuti urbani, ha contagiato due terzi delle municipalità neozelandesi, la città di San Francisco, la Svezia, parte della Germania, Buenos Aires, India, Giappone, Filippine, Sudafrica, Norvegia, Taiwan, Irlanda. Insomma, il movimento Rifiuti Zero, è attivo in tutto il mondo grazie a ricercatori e amministratori che credono non solo nel riciclo, ma nella riduzione dei rifiuti.

Noi da sempre ci opponiamo all’incenerimento per lo smaltimento dei rifiuti urbani e proponiamo la VERA ALTERNATIVA!

E a Villafranca? Non molliamo: abbiamo presentato una nuova istanza sull’argomento, nella speranza che l’amministrazione ci risponda insieme alle ultime 3 istanze presentate negli ultimi 6 mesi.

Al Signor Sindaco del Comune di Villafranca
e P.c. All’Assessore comunale all’Ambiente
Al Presidente del Consiglio comunale


Oggetto: ISTANZA (ai sensi dell’art 19 dello Statuto comunale) per chiedere informazioni sulla raccolta differenziata porta a porta nel nostro comune.

I sottoscritti cittadini di Villafranca,

premesso


*
Che la percentuale di raccolta differenziata porta a porta nel nostro comune ha superato il 70%

* che per migliorare la percentuale di raccolta occorre mettere in campo tutte quelle politiche di riduzione del rifiuto (es. compostaggio domestico etc..) attraverso uno studio attento dei flussi di materiali prodotti e immessi sul mercato

* che per verificare la qualità del sistema di raccolta occorre controllare tutta la filiera: dalla produzione, all’avvio dei materiali raccolti al riciclo, all’effettiva trasformazione in nuovi prodotti e alla vendita degli stessi

chiedono:


1. Che l’amministrazione costantemente attraverso il sito o attraverso invio lettera con la tassa rifiuti, informi i cittadini di come sta procedendo la raccolta, indicando oltre alla percentuale effettiva di riciclo, anche le entrate(divise per materiale) e le uscite del comune.

2. Che ci vengano comunicati i luoghi presso i quali arriva la nostra raccolta in riferimento a tutta la filiera del riciclo divisi per materiale.

3. che ci venga spiegato come mai non è ancora stata comunicata la variazione di raccolta per piatti e bicchieri entrata in vigore da Maggio 2012 e già in funzione a Sommacampagna

4. che ci venga spiegato quali politiche l’amministrazione intende metter in piedi per ridurre e aumentare la percentuale effettiva di raccolta. 

5. che si passi il prima possibille dalla Tarsu, tassa sui rifiuti  calcolata in base alle dimensioni  dell’immobile comprese le sue pertinenze, alla TIA tariffa di igiene ambientale, calcolata anche  sull’effettivo volume di rifiuto prodotto da conferire in discarica riducendo la quota ai cittadini virtuosi.

6. che vengano posizionati urgentemente dei cestini per raccolta rifiuti separati (vetro, lattine, plastica e secco) nei giardini del castello soprattutto al  lato sud, dove sono praticamente inesistenti e dove quotidianamente vengono abbandonati rifiuti preziosi riciclabili come bottiglie in vetro, lattine e bottigliette e sacchetti di plastica.

Con la presente facciamo presente che abbiamo anche tre istanze protocollate che non hanno ancora ricevuto risposta delle quali è trascorso il termine per statuto:
18 Ottobre 2011: posizione dell’amministrazione rispetto all’incenerimento di rifiuti:
https://pervillafranca.wordpress.com/2011/10/18/istanza-allamministrazione-sugli-inceneritori/
In attesa di un cortese riscontro nei termini stabiliti dallo Statuto, porgono distinti saluti.
Simone Bernabè, Carlo Reggiani, Ivo Mondini, Nadia Zulian

Villafranca di Verona, 14 Giugno 2012.

Istanza all’amministrazione sugli inceneritori

18 ottobre, 2011

AGGIORNAMENTO (21/10/2011): La medesima istanza è stata presentata anche dai nostri consiglieri del MoVimento 5 Stelle di Nogara, isola della Scala e Bovolone. Gianni Bertolini di Bovolone ha ricevuto conferma dell’adesione del suo comune alla manifestazione di domani al fianco di San Giovanni Lupatoto, Zevio, San Martino B/A, Povegliano, Castel D’Azzano, Buttapietra!
Un FANTASTICO segnale di speranza, nell’attesa che anche il nostro sindaco batta un colpo e si renda conto dell’urgenza di una presa di posizione su Cadelbue. (Carlo Reggiani)

In questi giorni dopo aver partecipato alla serata organizzata dall’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Verona ci siamo chiesti: ma la nostra amministrazione che posizione avrà verso gli inceneritori? E ai finti inceneritori come certi impianti a biomassa?  E ai cementifici che diventano presto coinceneritori di rifiuti smaltendo anche le ceneri? Sarà interessata a partecipare insieme ai cittadini alla manifestazione del 22 Ottobre a Verona?

Abbiamo cosi presentato un’istanza in merito:

Al Signor Sindaco del Comune di Villafranca

e P.c. All’Assessore comunale all’Ambiente

Al Presidente del Consiglio comunale

Oggetto: ISTANZA (ai sensi dell’art 19 dello Statuto comunale) per chiedere la partecipazione               di tutta l’Amministrazione comunale alla manifestazione del 22 Ottobre contro               l’inceneritore Ca’ Del Bue

I sottoscritti cittadini di Villafranca,

premesso

* che l’Ordine dei Medici di Verona ha confermato in sede dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Verona nella serata di giovedi 13 Ottobre 2011 i dati allarmanti dell’inquinamento di Verona e provincia.Qui il nostro post in merito

https://pervillafranca.wordpress.com/2011/10/15/salute-e-incenerimento-dei-rifiuti-sentiamo-i-tecnici-non-i-politici/

* che il sindaco è responsabile della salute dei cittadini.* che altri sindaci stanno partecipando attivamente contro questo assurdo impianto.* che puntare sulla differenziata “spinta” è in netto contrasto con tecniche come l’incenerimento che distrugge materie prime trasformandole in rifiuti tossico nocivi che non risolvono il problema delle discariche.

chiedono:

1. La presenza dell’amministrazione alla manifestazione organizzata dall’associazione “Salute Verona” che si terrà a Verona il giorno 22 Ottobre con partenza alle 14:30 presso la stazione di Verona con presidio in Piazza Bra ore 16:00

http://www.saluteverona.it/chi_siamo.html

2. Di dichiarare quale posizione ha l’Amministrazione rispetto all’incenerimento di rifiuti.

In attesa di un cortese riscontro nei termini stabiliti dallo Statuto, porgono distinti saluti.

Per contatti cell:xxxxx Villafranca di Verona, 17 ottobre 2011

Non ci resta che aspettare una risposta, sperando che l’amministrazione sia sensibile a questo grande tema che intessa la salute di tanti cittadini.
Simone Bernabè

ACQUA: Villafranca batte un colpo

14 febbraio, 2010

Venerdì sono arrivate due belle notizie.

La prima: il consiglio comunale di Torino ha approvato la modifica dello statuto comunale per inserire le proposte arrivate dai cittadini riuniti e dai comitati riuniti nel Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua. I cittadini chiedevano di inserire nello statuto, la “carta costituzionale” del proprio Comune, parole chiare e inequivocabili a difesa dell’acqua come bene comune non mercificabile in nessun modo, un atto politico forte in contrapposizione con quanto i governi di sinistra (Prodi) e di destra (Berlusconi) stanno cercando di fare: privatizzare il servizio idrico nazionale aprendo le porte alle grandi multinazionali, soprattuto estere, specializzate nel settore. Torino si aggiunge alle decine di comuni italiani che hanno già modificato il loro statuto comunale.

In cassetta della posta la seconda buona notizia: il presidente del consiglio comunale di Villafranca, dott. Maurizio Facincani, ci ha inviato la risposta scritta alla nostra proposta di modifica dello statuto comunale. Già il fatto di aver finalmente ricevuto una risposta coerente con i dettami del nostro regolamento comunale è una notizia (rimaniamo in fiduciosa attesa di risposta per le decine di istanze presentante negli ultimi mesi). Ci scrive il presidente del consiglio comunale, Maurizio Facincani:

Oggetto: Interrogazione al Consiglio comunale, art. 21 dello Statuto comunale – art. 42 del Regolamento –  “Modifica ed integrazione dello statuto comunale, definizione dei servizi pubblici comunali privi di rilevanza economica” presentata dai signori: prof. Ivo Mondini, Simone Bernabè, Caro Reggiani e Della Valle Giuseppe.”

Trasmetto il parere del segretario reggente formulato a seguito della mia richiesta di inserimento del punto, in oggetto indicato, per esame-approvazione del Consiglio Comunale.

Se ritenete possiamo affrontare il tema di grande rilevanza con modalità propositive quali una proposta di mozione.

Cordiali saluti

Il Presidente del Consiglio Comunale (dott. Maurizio Facincani)”

Le note prodotte dal segretario reggente, dott. Francesco Botta, recitano:

(…) Le modifiche richieste rientrano in una materia coperta da riserva di legge e, pertanto, esorbitano dalle competenze dello statuto. Infatti la definizione di servizi pubblici locali a rilevanza economica o meno e le relative forme di gestione sono disciplinate dall’art. 113 del Dlgs 267/2000 (oggetto di recenti normative introdotte dal D.L. 135/2009).

Pertanto è possibile effettuare le convocazioni richieste (commissioni e capigruppo) ma nel corso delle riunioni occorre evidenziare quanto sopra.

Ma certo che la tutela dell’acqua come bene pubblico non rientra nei poteri delle amministrazioni comunali. Lo sappiamo! Come bene lo sanno i consiglieri comunali di Torino insieme alle decine di amministratori comunali che hanno già deciso di impegnare politicamente i consigli comunali e tutti i loro cittadini per difendere un bene primario per la vita dagli attacchi delle potenti lobby dell’acqua privata.

Una scelta POLITICA: questo chiediamo ai nostri amministratori.

Grazie Presidente per la risposta: attendiamo ora di vedere un deciso atto politico coerente con le posizioni del sindaco (sulla stampa subito dopo il voto in Parlamento che ha imposto la privatizzazione dei servizi idrici), di vari assessori e consiglieri di maggioranza e minoranza da me personalmente interpellati. Speriamo di vedere presto inserito nell’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale di Villafranca la proposta di modifica dello statuto.

Difendiamo insieme il diritto all’acqua pubblica!

Carlo Reggiani

PS: Visitate il blog e sostenete con noi il Comitato Veronese Acqua Bene Comune.

Istanza su mancata attivazione raccolta rifiuti porta a porta e isola ecologica

19 ottobre, 2009

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Al Presidente del Consiglio Comunale

Al Signor Sindaco del Comune di Villafranca

All’Assessore all’Ambiente

Villafranca, 19 ottobre 2009

Oggetto Istanza ai sensi dell’art 21 dello Statuto comunale:

1) QUALI  CAUSE IMPEDISCANO L’AVVIO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA PORTA A PORTA NELLA ZONA INDUSTRIALE E IN ALCUNE FRAZIONI

2) SOLLECITO PER ATTIVARE AL PIU’ PRESTO L’ISOLA ECOLOGICA NEL CAPOLUOGO

PREMESSO CHE

–       nel corso dell’incontro della scorsa primavera con l’assessore all’ecologia Alessio Adami, era stato concordato una migliore comunicazione ai cittadini sulla modalità della raccolta differenziata nei cassonetti; inoltre come gruppo politico in quell’occasione abbiamo chiesto pure l’impegno ad accelerare il sistema di “raccolta porta a porta” in tutto il territorio comunale, capoluogo incluso

–       il 21 agosto l’assessore Adami è intervenuto in risposta ad una lettera pubblica della signora Zulian Nadia, fornendo precisazioni interessanti e puntuali che di seguito riportiamo “In risposta alla gentile Sig.ra Zulian sono a precisare che non siamo rimasti con le mani in mano in questi mesi di amministrazione:
1)Nel mese di settembre comincerà il servizio porta a porta nelle zone industriali di Villafranca e Dossobuono ed in alcune strade di collegamento
2) Giusto oggi (perchè ho atteso alcuni ritorni dalle ferie ) andrò in AMIA a parlare del porta a porta nelle frazioni che intendo anticipare il prima possibile (il mio intento è gia per gli ultimi mesi del 2009) proprio per non rimanere fanalino di coda della Provincia
3) per il centro storico di Villafranca, appunto per preservare una determinata immagine dello stesso, sto esaminando alcune proposte di mini isole da porre nel centro e comunque un servizio di porta a porta che valorizzi la zona in cui dovrà essere implementato”

la mancanza di un’isola ecologica nel capoluogo e la difficoltà ad accedere a quelle di Alpo o Quaderni per le distanza o gli orari poco consoni alle esigenze dell’utenza, favorisce implicitamente comportamenti scorretti di abbandono di rifuti ingombranti, ma anche nocivi, nelle vicinanze dei cassonetti, come documentano queste foto scattate nei gironi scorsi

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SI CHIEDE

1) QUALI  CAUSE IMPEDISCANO L’AVVIO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA PORTA A PORTA NELLA ZONA INDUSTRIALE E IN  ALCUNE FRAZIONI COSI COME SEGNALATO DALL’ASSESSORE ALL’ECOLOGIA

SI SOLLECITA

L’AMMINISTRAZIONE AD ATTIVARE AL PIU’ PRESTO L’APERTURA DI UN’ISOLA ECOLOGICA NEL CAPOLUOGO DI VILLAFRANCA

Per la lista civica “Grillo per Villafranca”

Ivo Mondini

Istanza ai sensi dell’art 21 dello Statuto comunale sulla presenza di atrazina nell’acqua potabile del Comune di Villafranca

3 ottobre, 2009

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Al Signor Sindaco del Comune di Villafranca

All’Assessore all’Ambiente

Al Presidente del Consiglio comunale

Al Presidente di Acque Veronesi  – s.c.a.r.l

Oggetto: Istanza ai sensi dell’art 21 dello Statuto comunale sulla presenza di Atrazina nell’acqua potabile del Comune

Premesso che

  1. da notizie di stampa, de L’Arena del 1 ottobre, si apprende che
  • sono state ritrovate tracce di atrazina nell’acqua potabile che serve le comunità di Dossobuono, Calzoni, Rizza e l’Aereoporto Catullo oltre i limiti di legge
  • il Sindaco in data 30 settembre ha emesso ordinanza di divieto  dell’uso alimentare dell’acqua dell’acquedotto nelle predette zone, in base ad una segnalazione del SIAN dell’Usl 22 in data 29 settembre
  • già nell’estate del 2005 fu riscontrato inquinamento di atrazina nel pozzo di Quaderni e successivamente nella frazione di Alpo e che “In via precauzionale fu chiuso anche uno dei tre pozzi vicini al paese, quello di Comotto. Come oggi, anche allora fu predisposto il rifornimento con autocisterne. Il problema fu risolto a fine novembre, dopo che il Consorzio intercomunale servizi integrati (Cisi), società che allora gestiva l’acquedotto, ebbe rigenerato i filtri dei pozzi di Cadelora e ripulito quelli della Maddalena e Comotto.” (Arena del 1 ottobre 2009, pag 25)
  • che il Sindaco ha dichiarato “«Sporgeremo denuncia contro ignoti», afferma il sindaco, «per scoprire la causa dell’inquinamento». Poi aggiunge: «Cadelora e Quaderni sono zone che, anche in passato, hanno presentato lo stesso problema. Sono in zone dove l’agricoltura intensiva ha fatto largo uso, in passato, di questi erbicidi».

  1. il Comunicato Acque veronesi del 1 ottobre 2009 pubblicato sul sito ufficiale ad un certo punto recita:


“Il pozzo Cadelora, che serve insieme ai pozzi Comotto e Maddalena, le frazioni di Dossobuono, Alpo e Rizza, in seguito ad ulteriori analisi svolte dal laboratorio di Acque Veronesi, è stato individuato come fonte del principio dell’inquinamento, che comunque presenta valori di poco al di sopra del valore limite previsto dal decreto legislativo. Il pozzo in questione è stato immediatamente posto fuori servizio nel giorno 30 settembre 2009 allo scopo di garantire che l’acqua distribuita nelle rete idrica delle frazioni interessate rientri nei limiti previsti. In contemporanea è stato aumentata l’erogazione dell’acqua dai pozzi limitrofi Comotto e Maddalena, che non presentano valori anomali, mantenendo così invariata la quantità d’acqua richiesta. In riferimento sempre al pozzo Cadelora, entro la fine della prossima settimana, è previsto il ripristino dell’impianto di trattamento dell’acqua. Operazione, questa, che consentirà la piena funzionalità del sistema idrico della zona con la riapertura del pozzo. Acque Veronesi, continuerà a monitorare il trend delle analisi con frequenti controlli

In considerazione del fatto che

  • Il gruppo Amici di Beppe Grillo di Villafranca ha tra le sue finalità principali la difesa e la promozione dell’uso dell’acqua pubblica, essendo una delle 5 stelle che hanno caratterizzato ben 2 campagne elettorali (Comunali  di Villafranca 2008 e Provinciali 2009 di Verona)
  • Ha dato il suo sostegno pubblico all’ente “Acque veronesi” nell’incentivazione del consumo di acqua pubblica e nell’incontro del 12 novembre 2008 col Direttore dell’ente il gruppo si era offerto di pubblicare i dati delle analisi periodiche
  • Sul blog da noi gestito https://pervillafranca.wordpress.com/ giungono in continuazione lamentele riguardo al ritardo e alla inadeguatezza dei mezzi di comunicazione messi in atto per segnalare il problema

TUTTO CIO’ PREMESSO E CONSIDERATO
SI CHIEDE

L’amministrazione comunale si adoperi affinchè l’ente Acque veronesi verifichi che tutte le procedure di tutela della salute siano state rispettate e che gli impianti di trattamento delle acque dei pozzi citati siano funzionanti allo stato ottimale

L’amministrazione comunale utilizzando il corpo dei vigili urbani adotti tutte le misure di controllo e prevenzione affinchè episodi del genere non si ripetano

L’ente Acque veronesi operi in completa trasparenza con i propri utenti, pubblicando con periodicità regolare sul proprio sito tutti i dati delle analisi effettuate nei vari comuni aderenti, compreso quello di Villafranca

Il Comune di Villafranca pubblichi gli stessi dati sul proprio sito con aggiornamento costante e diviso per le frazioni nei quali sono state effettuate le analisi.

Cordialmente

Villafranca di Verona, 2 ottobre 2009

Per la lista civica “Grillo per Villafranca”

Ivo Mondini

Videoriprese del consiglio comunale di Vigasio: proviamo a spiegarci meglio

17 febbraio, 2009

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AGGIORNAMENTO (04/03/2009): articolo su L’Arena

 

AL Segretario comunale di Vigasio

Al signor Sindaco di Vigasio

p.c.     Al signor Prefetto della Provincia di Verona

 

Oggetto: richiesta di poter  filmare le sedute del consiglio comunale

In riferimento alla vs lettera di risposta ( prot. N. 12.102/11.582 del 30 agosto 2008 ) ad una nostra richiesta di poter  video riprendere gratuitamente le sedute del consigli comunale di Vigasio avanzata il 28/07/2008, nella quale il sindaco Daniela Contri scrive testualmente:

“In riscontro alla sua richiesta menzionata in oggetto, rappresento che sussistono difficoltà tecnico logistiche e spese per allestire il collegamento ad internet in sala consigliare. Nel merito a mio modo di vedere, le controindicazioni sono prevalenti sui vantaggi prevedibili. Anzitutto per il principio di cittadinanza attiva occorre che il cittadino se davvero interessato, faccia il sacrificio di recarsi in Comune, ad assistere dal vivo al consiglio comunale. Peraltro gli orari sono sempre fissati in ore serali o nella mattinata di sabato, quindi comodi per la cittadinanza.

Inoltre ai fini della normativa sulla privacy, occorrerebbe preavvisare idoneamente i cittadini della possibilità di essere videoripresi e trasmessi. In proposito temo che tra quelle poche persone di solito presenti alle sedute qualcuna non si senta a proprio agio o sia comunque infastidita dalla possibilità di essere ripresa e rinunci ad assistere. Senza dire che vari consiglieri potrebbero essere intimiditi dalla nuova situazione e indotto a non intervenire, oppure a non esprimersi  più liberamente. In tal modo si avrebbe un doppio danno: meno pubblico e meno interventi, nel mentre le decisioni consiliari dovrebbero alimentarsi proprio  con un ampio e sereno dibattito.

Pertanto,  dopo aver formulato e condiviso con la giunta le valutazioni di cui sopra Non concedo l’autorizzazione richiesta.”

A nome del gruppo Amici di Beppe Grillo di Villafranca, nonostante il diniego, riformuliamo la richiesta di poter video riprendere le sedute del consiglio comunale di Vigasio, fornendo i seguenti chiarimenti e garanzie:

(more…)

Istanza sulla biblioteca

29 dicembre, 2008

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AGGIORNAMENTO: Articolo su L’Arena del 2/1/2009

Durante il settimo consiglio comunale il nostro sindaco ha dichiarato la sua preoccupazione per la situazione di dilagante disagio giovanile esistente in città: fenomeni di bullismo e violenza in tutte le scuole (medie e superiori), violenza per strada e atti di vandalismo, droga e alcolismo anche nei giovanissimi. Faccioli ha richiamato tutti i cittadini a non essere omertosi sull’argomento e denunciarele situazioni di disagio!

Qualche decina di anni fa Villafranca era famosa in tutta la provincia di Verona per la sua discoteca, per il cinema, per le rassegne teatrali. Ora la nostra città è famosa per la Notte Bianca, per i numerosi bar e i locali notturni.

Un tessuto sociale si costruisce e alimenta con scelte di tipo urbanistico (quartieri con servizi e buon livello di vivibilità), educative (sistema scolastico), culturali (biblioteche, spazi per l’approfondimento), sportive (impianti sportivi, associazioni e societa’ sportive), sociali (associazioni, volontariato, civismo, cittadinanza attiva).

La nostra città oramai da mesi è priva di una biblioteca. Un amico mi racconta che non riesce a restituire gli ultimi libri presi in prestito (in Comune da mesi gli ripetono che se li deve tenere fino alla riapertura).

Ma “biblioteca” non vuol solo dire libri, ma soprattutto luogo di incontro e confronto per studenti e cittadini.

Per chiudere questo 2008 raccogliamo l’invito del nostro sindaco a non essere omertosi e denunciare!

Auguri a tutti voi e alle vostre famiglie: ci attende un 2009 ricco di iniziative e impegno per la nostra città.

Carlo Reggiani

Al Signor Sindaco del Comune di Villafranca
All’Assessore ai Lavori Pubblici
All’Assessore all’Istruzione e Cultura
All’Assessore alle Politiche Giovanili

Oggetto: Istanza ai sensi dell’art 21 dello Statuto comunale sulla Biblioteca Comunale

Premesso che

  • La costruzione della nuova biblioteca ha subito numerosi ritardi e rinvii negli anni, cambiando continuamente ubicazione, prima in via Messedaglia, edificio poi destinato alla sede dei vigili municipali e poi individuato nel nuovo edificio di Villafranchetta
  • Pochi giorni prima della consegna del nuovo edificio e dopo che erano già stati spostati i volumi della biblioteca comunale dalla vecchia sede al nuovo edificio, il piano terra è stato completamente allagato a causa di un’abbondante pioggia
  • Che l’allagamento ha danneggiato del tutto la pavimentazione a parquet, sollevandola in più punti e che nei giorni di pioggia abbondante il fenomeno si è ripetuto più volte anche in presenza di rovesci considerati di media intensità

Considerato

  • Che comunque una pavimentazione a piastrelle sarebbe del tutto inutile, se non viene risolto il problema dello scarico dell’acqua piovana che dalla piazzetta antistante confluisce tutto verso i locali della biblioteca, essendo questa il punto più basso dell’intero complesso
  • Che sono del tutto inefficaci gli scarichi predisposti per intercettare le acque piovane
  • Che l’Amministrazione comunale ha già traslocato i circa 50.000 volumi della biblioteca con un esborso di circa 15.000 Euro per il solo trasloco e che altri euro saranno spesi per la sistemazione definitiva dei volumi negli arredi

Si chiede

  • Quali azioni l’Amministrazione comunale intenda avviare presso i responsabili della progettazione ed esecuzione dei lavori (studi tecnici di progettazione e direzione lavori, ditte appaltatrici ed esecutrici) affinché i problemi di allagamento periodico dei locali siano risolti
  • Se sono state individuate procedure adeguate affinché i responsabili della ritardata consegna dello stabile e conseguente chiusura del servizio biblioteca, si siano attivati per risolvere in modo adeguato i problemi sopra richiamati
  • Quali interventi verranno attuati e con quali tempi di risoluzione del problema segnalato, in modo da garantire al più presto la riapertura del servizio di biblioteca
  • Se l’amministrazione intenda quantificare il danno economico subito per i giorni di chiusura del servizio di biblioteca, imputandolo a carico dei responsabili del disservizio

Si propone

  • che siano studiate soluzioni alternative, in modo da ripristinare al più presto il servizio di consulenza e prestito dei volumi, individuando locali idonei , in strutture pubbliche sottoutilizzate
  • che in via provvisoria vengano utilizzate i locali al piano terra di Palazzo Morelli Bugna, chiuso per la maggior parte dell’anno e solo occasionalmente adibito a mostre personali.

In attesa di una risposta, invia cordiali saluti.

Villafranca di Verona, 29 dicembre 2008


Per la Lista Civica Grillo per Villafranca

Ivo Mondini

Prodotti derivati: gli analisti finanziari ci danno ragione!

9 novembre, 2008

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I prodotti derivati sono una scommessa di tipo speculativo fatta con i soldi dei cittadini. Ma sono una scommessa non tra pari: se vincono i cittadini vincono una cifra ben determinata e limitata, mentre SE VINCONO LE BANCHE POSSONO VINCERE SENZA LIMITI!

Tre settimane fa siamo andati a trovare il nuovo segretario comunale, il dott. Giuseppe Giuliano: le nostre istanze, quella sulla discarica di Caluri e sui prodotti derivati, giacciono da mesi nei cassetti del municipio, in barba ai dettami del nostro statuto che indica 30 giorni di tempo massimo per la risposta.

L’accelerare della crisi finanziari di quest’autunno ci ha costretti ad un richiamo verso i nostri dipendenti rispetto le nostre domande: la difficoltà con le quale le banche si prestano denaro tra loro stava facendo lievitare pericolosamente il valore dell’Euribor verso il valore soglia sopra il quale i nostri prodotti derivati sarebbero diventati una vera catastrofe per le casse comunali.

Il segretario comunale, chiedendoci di pazientare ancora qualche settimana, ci aveva promesso una risposta alle due istanze sui derivati dopo aver interpellato (gratuitamente!) gli esperti de Il Sole24 Ore – Inserto Plus.

A dire la verità, nella nostra seconda istanza al sindaco, noi avevamo chiesto di poter avere i contratti per farli analizzare da analisti finanziari indipendenti. Sempre il segretario ci ha promesso che, con la risposta del Sole24, avremmo avuto anche copie dei contratti.

Sul giornale di sabato 8/11/2008 l’analisi dell’avvocato Massimiliamo Palumbaro di Cfi Advisor di Percara:

I due contratti swap sottoscritti da Comune di Villafranca di Verona con Banca Monte dei Paschi di Siena (Bmps) e Banco di Bresia hanno prodotto sino ad oggi incassi, ma i rischi che l’ente ha corso e corre ancora sono notevolmente maggiori dei benefici ottenuti. Infatti, a non far peggiorare i contratti dell’ente locale è stata soltanto la riduzione “pilotata” di questi giorni del tasso variabile Euribor a sei mesi: la certezza che il calo avvenga però anche nei prossimi mesi è da valutare attentamente vista la mancanza di fiducia che regna sovrana su mercati finanziari di questi ultimi mesi.
(…)

Veniamo alla parte più tecnica ma anche più inquietate:

Date le caratteristiche dei contratti, se il livello barriera non viene superato dall’Euribo 6Mesi il Comune ottine un vantaggio in quanto il tasso incassato (5.90%) è più alto di quello pagato, mentre in caso contrario subirebbe perdite piuttosto elevate e, cosa ancora iù grave, senza alcun limite massimo. (…)

Più avanti nell’articolo, dopo i dettagli tecnici del funzionamento del contratto (dove scopriamo che le banche hanno incassato fino ad ora 276.000 euro di commissioni), cosa succede se si volesse chiudere questi contratti:

A oggi i prodotti presentano ancora un mark to market [la penale per uscire dai contratti anticipatamente; ndr] negativo per l’ente, ma di importo decisamente più ridotto rispetto a quello iniziale [554mila euro]: se Villafranca di Verona volesse uscire dal contratto dovrebbe infatti pagare a Bmps e Banco di Brescia un totale di circa 50mila euro, quindi molto meno di quanto incassato fino ad oggi [278mila euro]. “Tuttavia – conclude Palumbaro – eventuali ulteriori abbassamenti della curva dei tassi farebbe scendere il mark to market che potrebbe addirittura diventare positivo e quindi implicare un incasso da parte del Comune in caso di uscita anticipata. Un eventuale aumento dei tassi a medio termine, però, potrebbe portare la situazione a un peggioramento repentino.

L’analista chiude con queste parole:

Spetta quindi all’ente locale, sulla base delle capacità d’interpretare i mercati finanziari, sciegliere se mantenere ancora in essere i due swap oppure uscire adesso pagando il relativo onere e senza rischiare più i soldi dei contribuenti

Su L’Arena di oggi il nostro sindaco risponde all’esperto del Sole24Ore dicendo che non c’e’ da preoccuparsi e che “Siamo in una botte di ferro“. E il nostro ex-sindaco Maurizio Facincani (ora presidente del consiglio comunale) gli fa eco con “le banche si metteranno una mano sulla coscienza“. Il tutto senza indicare chi saranno gli esperti finanziari INDIPENDENTI che seguiranno GIORNO PER GIORNO da oggi al 2012 l’andamento dei mercati per evitare salassi ai cittadini di Villafranca.

Speriamo che il nostro sindaco Faccioli e l’ex sindaco Facincani (i due derivati sono stati acquistati durante la sua amministrazione) si siano premuniti di una adeguata polizza assicurativa PERSONALE in grado di coprire il rischio illimitato di questi contratti: noi cittadini non abbiamo mai dato nessun mandato a fare speculazione finanziaria con i nostri soldi e non abbiamo nessuna intenzione di pagare neanche un centesimo di euro di penale su questa operazione!

Ribadiamo l’invito ad uscire SUBITO da questi contratti, tra l’altro dallo scorso agosto vietati dal Governo agli enti locali!

Rimaniamo in attesa di una risposta formale.

Carlo Reggiani

Rinnovo istanza sui contratti derivati, per mancata risposta formale alla precedente istanza

9 ottobre, 2008

Al Signor Sindaco del Comune di Villafranca
All’assessore al Bilancio del Comune di Villafranca
Al Segretario generale del Comune di Villafranca

Oggetto: rinnovo istanza sui contratti derivati, per mancata risposta formale alla precedente istanza.

Premesso che

–          In data 21 luglio 2008 è stata protocollata l’istanza ai sensi dell’art. 21 dello statuto comunale per conoscere l’entità e l’importo del prodotti finanziari a carico del debito comunale

–          Come prevede il regolamento comunale venga data risposta entro 30 giorni dal Sindaco nella seduta del Consiglio Comunale successivo all’istanza

–          L’Assessore comunale al Bilancio ha dato risposte  a mezzo stampa sul quotidiano l’Arena venerdi 15 agosto che qui riproduciamo:

VILLAFRANCA. Prodotto finanziari derivati
Il Comune punta su swap e incassa 428mila euro – L’assessore Maraia: «È una scommessa fatta sul debito»


Francesco Bommartini
Il Comune di Villafranca ha incassato 428mila euro in cinque anni investendo in uno swap (termine inglese che significa baratto) con le banche Monte dei Paschi di Siena e Banco di Brescia. «Si tratta di una “scommessa” fatta sul debito che il Comune aveva nel 2003 con la Cassa depositi e prestiti», spiega Riccardo Maraia, assessore al bilancio. «L’amministrazione precedente è stata brava a non pagare un tasso fisso del 5,9 per cento alla Cassa depositi prestiti perchè sul mercato c’erano tassi più vantaggiosi».
Lo swap scadrà il 31 dicembre 2012 ed è relativo a 12 milioni e 500 mila euro di mutuo contratti con la Cassa depositi prestiti. Maraia spiega: «Se il tasso d’interesse rimane sotto il 5,9 per cento le banche pagano la differenza al Comune. Se il tasso d’interesse viene superato, è il Comune a dover pagare la differenza con l’aggiunta di 3 punti di percentuale. Finora lo swap è stato a nostro vantaggio: abbiamo incassato 178 mila e 240 euro dal 2003. Altri 250 mila euro ce li hanno dati le banche al momento della firma dello swap. Ma se di qui al 2012 le cose si girassero? «L’amministrazione», risponde Maraia, «può recedere dal contratto in qualsiasi momento senza pagare alcuna penale. C’è anche la possibilità di rinegoziare l’accordo. Le banche ci fanno da advisor, cioè hanno il compito di controllare l’andamento dell’operazione e di avvertire il Comune in caso di cambiamenti significativi.
Qualora venisse raggiunto il limite massimo negativo del 5,9 per cento l’amministrazione potrà portarlo al 6,25 per cento». Il 21 luglio la lista “Grillo per Villafranca”, allarmata da una trasmissione che denunciava l’indebitamento dei Comuni che avevano investito in “prodotti finanziari derivati”,

Considerato che

–          Nel Consiglio comunale di martedi 30 settembre il Sindaco non ha riposto alla suddetta istanza, ma solo a quella riguardante l’asilo nido comunale

–          Allo scrivente o ad altri rappresentanti del gruppo Amici di Beppe Grillo non è giunta risposta scritta formale da parte dll’Amministrazione comunale

Chiede

–          se l’intervista rilasciata a mezzo stampa dall’assessore Maraia Riccardo rappresenta un parere personale sui contratti derivati che il Comune ha sottoscritto, oppure si tratta della posizione ufficiale dell’amministrazione comunale

–          di  avere copia del contratto stipulato con le banche indicate (Monte dei Paschi di Siena e banco di Brescia)

–          di poter conoscere il prezzo di uscita anticipata dal contratto, denominato “marktomarket”, stante le condizioni preoccupanti del mercato azionario internazionale e dei tassi di indebitamento ormai prossimi a quelli indicati dall’assessore nell’intervista.

–          Se non sussistano estremi di incompatibilità quando Maraia afferma che “Le banche ci fanno da advisor, cioè hanno il compito di controllare l’andamento dell’operazione e di avvertire il Comune in caso di cambiamenti significativi“, non potendo essere consulenti neutrali in quanto sono le stesse che hanno venduto propri prodotti e quindi parte interessata

–          Se non sia “più saggio” per un Comune contrarre debiti per opere di pubblica utilità, avendo comunque la possibilità di pagare gli interessi del debito, piuttoto che esporsi con un  terzo del debito comunale a prodotti finanziari di difficile controllo per chi non è esperto della materia.

Resto in attesa di risposta ed invio i più cordiali saluti.

Per la lista civica Grillo per Villafranca

Ivo Mondini

Istanza n.3 – Nuovo asilo nido comunale

17 agosto, 2008

Al Signor Sindaco del Comune di Villafranca Mario Faccioli

All’Ufficio Protocollo del Comune di Villafranca

All’Assessore all’Istruzione e cultura Cordioli Maria

Oggetto: Istanza a norma art. 21 Statuto del Comune di Villafranca di Verona riguardante un nuovo asilo nido comunale

Premesso che

nel Consiglio Comunale del 24 luglio 2008, in occasione dell’approvazione del nuovo regolamento dell’Asilo nido comunale “Il Girotondo” è stato sottolineato da più parti che le liste d’attesa dei bambini in età 0-3 anni sono talvolta superiori del doppio dei posti realmente disponibili

che nella maggior parte delle giovani famiglie entrambi i genitori lavorano per far fronte al magro bilancio familiare

che non esiste un’alternativa valida all’eccellente lavoro svolto dalle educatrici dell’asilo nido comunale per il servizio offerto in ambito pedagogico

che negli ultimi anni sono sorte strutture private denominate “baby parking”, spesso costose e non certo adeguate all’offerta formativa e al progetto educativo offerto dal predetto asilo comunale

Tenuto conto che

La struttura che attualmente ospita l’asilo nido comunale è satura e non può essere ulteriormente ampliata

che il bacino di utenza dei bambini negli anni è cresciuto per i fenomeni migratori che hanno visto Villafranca ormai vicina alla quota di 33.000 abitanti

la Regione Veneto ha recentemente approvato sul portale Veneto Sociale “Le linee guida per i servizi alla prima infanzia” e che annualmente finanzia con quote consistenti progetti per la realizzazione di nuove strutture per l’infanzia (vedi Deliberazione del 14-7-2008 in attuazione della Legge regionale. n. 32/90, la Legge. n. 448/01 e la Legge Regionale n. 22/02.

Lo scrivente chiede

di approntare al più presto un progetto per la realizzazione di un nuovo asilo nido comunale da edificare su terreni di proprietà comunale di richiedere i relativi contributi regionali stanziati annualmente in base alle leggi regionali sopra citate
di studiare nel frattempo forme alternative di sostegno alle famiglie che non possono iscrivere il figlio all’asilo nido comunale per mancanza di posti disponibili, tramite tariffe agevolate con enti convenzionati

Cordialmente.

Firmato: Mondini Ivo