Posts Tagged ‘biologico’

Convegno P.A.N. e C.N.P.N.G. per la settimana senza pesticidi

25 marzo, 2014

Siamo orgogliosi di presentarvi questo convegno organizzato da PAN (Pesticide Action Network) Italia e dal CNPNG (Coordinamento nazionale pesticidi no grazie) che ringraziamo. Gli argomenti sono stati tanti e interessanti ed è stato un’incontro che a livello nazionale ha fatto emergere due importanti realtà che condividono gli stessi obbiettivi.  L’agricoltura ha bisogno di queste persone per ritrovare la sua natura, ma tutti in generale dobbiamo ripensare alle nostre azioni quotidiane, a cosa incentiviamo anche come consumatori, per salvaguardare la nostra salute e preservare la nostra terra e la nostra acqua. Le alternative ai pesticidi esistono e funzionano, un modo diverso di produrre ciò che mangiamo si può e si deve pretendere e oggi il futuro è senza alcun dubbio quello dell’agricoltura biologica. Mai come oggi abbiamo bisogno di tante piccole realtà legate al territorio, che producono principalmente per loro e per i consumatori di prossimità, dobbiamo ricreare quell’importante legame che si è perso fra contadino e consumatore perchè l’uno ha bisogno dell’altro. Argomenti affrontati (E’ possibile cliccare sui titoli per saltare ai singoli interventi) :

Un’agricoltura sostenibile e sociale

16 marzo, 2014

Slow Food, condotte di Verona e Valeggio, insieme alle Associazioni A.Ve.Pro.Bi. (ass. veneta produttori biologici e biodinamici), EcoAction e Aps Ergo che ringraziamo, hanno organizzato un convegno dedicato all’agricoltura biologica e sostenibile.

moderatore: Antonella Bampa, Fiduciario della Condotta Slow Food di Verona.

“Alimentazione e Salute: una agricoltura che produca buono, pulito e giusto”, con Daniele Degl’Innocenti, fiduciario della Condotta di Valeggio sul Mincio:

“Valorizzazione della produzione di prossimità e delle nuove filiere locali” con Il Presidente di A.Ve.Pro.Bi. Gan Domenico Cortiana:

“La nuova legge regionale sull’agricoltura sociale” con dott. Riccardo De Gobbi dirigente della Regione Veneto:

” Come costruire la convivenza tra un parco urbano e l’attività agricola: un percorso di interazione tra cittadini e istituzioni per ilParco Adige Sud a Verona” con Nico Cattapan dell’Università di Venezia IUAV:

“Percorsi per una Agricoltura Sociale” con il Presidente di Verona Ecoaction, Sandro Delaini:

Alla difesa dei beni comuni con “La valle che vorrei 3”

1 marzo, 2014

Vi propongo questa bellissima serata, attraverso la quale possiamo imparare a capire come mangiare con la bocca ma anche con la testa.

E’ un piacere sentire parlare produttori che hanno messo nel loro lavoro la passione, l’amore per la terra, per l’ambiente e per i beni comuni.

Sono sicuro che ogni consumatore che la vedrà ne uscirà arricchito personalmente, l’atto di comprare è un atto politico vuol dire incentivare qualcosa, appoggiare un modo di produrre, aderire ad un progetto che non è solo fine a riempirsi lo stomaco. 

organizzata da: Gianluca Godi del gruppo “Pescantina Comune Virtuoso” che ringrazio.

moderatrice: Eliana Rapisarda di VeronaGreen.it

Relatori:

Maurizio Gritta: presidente della cooperativa agricola IRIS BIO Il progetto del nuovo pastificio a Casteldidone e strutture sociali Costruzioni ecologiche e innovative a consumo zero. Progetto Mutualità.

Marcello Volanti: veterinario progetto pecora Brogna: “La pecora torna in Lessinia” Agricoltura/Allevamento sostenibile contro lo spopolamento della Lessinia

Antonio Nicolini: Intergas Verona progetto filiera corta del grano.

Giampietro Masella: bioagriturismo Thirta esperienza orti collettivi, apiario sociale.

Giovanni Beghini e Vittorio Betteloni: Associazione Terraviva monocultura pesticidi e salute “Impatto si questa agricoltura sull’ambiente e sulla salute” “Esperienze pratiche dal basso”

Il futuro del nostro territorio

7 febbraio, 2012

Ringrazio i nostri amici del Movimento 5 Stelle di Bovolone per l’ottima serata che hanno organizzato parlando di futuro del nostro territorio.

Vi propongo di seguito l’intervento dei vari relatori e vi invito caldamente alla visione:

Gianni Tamino:

Luigi Gaetti:

Antonio Tesini:

Buona informazione!

Simone Bernabè

Pesticidi e salute, qualità del cibo necessità del biologico.

17 aprile, 2011

Abbiamo partecipato come gruppo a una bellissima conferenza, dove si è parlato di come quello che mangiamo influenzi la nostra salute. la serata è stata organizzata dal gruppo Terra Viva che ringraziamo per le preziose informazioni che ci ha fornito e che abbiamo voluto condividere nel nostro blog. La cosa che mi è rimasta più impressa è stata sicuramente  l’introduzione della dottoressa Gentilini che ci ha parlato di quanto i residui dei pesticidi che troviamo in tutto quello che mangiamo, possano provocare a lungo andare tutta una serie di patologie fra cui anche il cancro. Ma interessantissimo è stato anche conoscere che ci sono delle tecniche illustrate dal ricercatore Daniele Degl’Innocenti dell’università di Verona, che permettono di vedere chiaramente, quanto una agricoltura di qualità  e quindi priva di pesticidi possa aiutare la nostra salute. Per non parlare del gran finale dove Luisa Mattedi agronoma di San Michele All’Adige ha brevemente introdotto le nuove tecniche utilizzate per sostituire i veleni che vengono usati.

p.s. L’Europa ce lo impone a partire dal 1° gennaio 2014 dovranno essere applicati solamente sistemi di protezione integrata delle colture oltre, ovviamente, al metodo di produzione biologico.

Simone Bernabè.

Villafranca ed i finanziamenti europei: un’occasione persa

4 ottobre, 2010

Durante il consiglio comunale della settimana scorsa abbiamo appreso che Villafranca, insieme con i comuni di Sona, Valeggio, Sommacampagna e Bussolengo, stanno partecipando, attraverso la Regione, ad un bando europeo per ricevere finanziamenti di progetti per la promozione del nostro territorio attraverso la creazione di piste ciclabili e aree verdi, percorsi enogastronomici, promozione del turismo, sistemazione e manutenzione degli edifici di pregio architettonico e artistico.

La domanda preliminare il progetto, è già stata accolta dalla regione. La somma che arriverà come finanziamento, una volta vinto il bando, sarà per il nostro Comune di 400.000 euro (1.2 milioni in totale). Il finanziamento dei progetti sarà parziale, con una percentuale a carico del Comune a seconda del tipo di progetto: 25% per restauri, 30% per percorsi cicloturistici, 50% per promozione turistica.

Il tecnico consultente che sta curando la stesura dei progetti, illustrando il suo lavoro, ha raccontato che, tra gli ambiti a disposizione per ricevere i finanziamenti, c’era la possibilità di scegliere anche il  risparmio energetico e le fonti rinnovabili. L’assessore Adami, sentento salire dal pubblico il rumore di disappunto per l’esclusione di tale tema nelle scelte fatte dai politici dei 5 comuni, ha tentato di spiegare che si potevano fare poche cose con quei finanziamenti nel campo del risparmio energetico e che quindi hanno preferito la promozione turistica.

Caro assessore Adami e sindaco Faccioli, purtroppo abbiamo capito bene la limitatezza della politica che queste amministrazioni riscono a mettere in campo. Dopo aver perso più di tre anni per decidere di attivare il porta a porta per la gestione dei rifiuti a Villafranca, ora siamo a rivendicare tre anni di richieste ed offerta di disponibilità a collaborare alla stesura di un piano energetico comunale (PEC), necessario per far decollare anche nel nostro territorio una responsabilità diretta nella sfida mondiale per il superamento dell’energia di origine fossile.

Per non parlare della necessità di ripensare al modo con il quale facciamo agricoltura nei nostri territori: in un periodo nel quale l’agricoltura è in perenne sofferenza e alla ricerca di nuovi modelli (vedi filiera corta e minor impatto inquinante sull’ambiente per evitare altri casi atrazina e nitrati nei nostri rubinetti), non si vedono iniziative che, oltre a valorizzare i nostri prodotti come la pesca, cerchino di dare un impulso verso una decisa conversione al biologico. Se si volesse davvero, potremo trasformare tutta la produzione italiana in biologico, oggi!

E invece si continua a scegliere il profilo basso, il continuo rimando a enti superiori che devono decidere per noi mentre oramai è chiaro che i cittadini e i loro amministratori saranno sempre più responsabili diretti del proprio territorio sia in termini di tutela che di modello di sviluppo.

Ci riempiamo tanto la bocca di parole come “federalismo” e “autonomia”, per poi ridurci a scegliere i seppur favolosi  tortellini, sfogliatine e vino Custozza invece di politiche di risparmio energetico negli edifici, sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili, riduzione impatto sull’ambiente del mondo agricolo!

L’ennesima brutta pagina di questa politica incapace di reagire alle sfide del nostro tempo. Siamo convinti che si possa fare di meglio, magari prendendo spunto dai Comuni Virtuosi!

PS: proviamo a recuperare un qualche senso nell’usare questi soldi pubblici? Rilanciamo il concetto di valorizzazione del territorio e della vocazione turistica attivando la copertura WIFI nei 5 comuni per garantire accesso ad internet gratuito a cittadini e turisti. Esiste il progetto Guglielmo, molto ben implementato dal Comune di Verona grazie all’assessore Di Dio e attivato nei comune di Sommacampagna e Peschiera.

Simone Bernabè e Carlo Reggiani

Dove cuciniamo i nostri cibi?

7 Maggio, 2010

CLICCA QUI PER VEDERE LA PUNTATA DELLE IENE

Dopo tanti post sul biologico e sull’importanza di mangiare sano, mi vorrei soffermare oggi, su un’altro aspetto altrettanto importante: dove cuciniamo i nostri cibi?

Molte delle pentole che usiamo più spesso, perdono piano a piano lo strato antiaderente, e ciò mi ha indotto a pensare:  Dove va a finire la parte che per graffi, per l’usura, per i continui lavaggi ad alte temperature e magari con aggressivi chimici non vedo più nel fondo?

Il fatto che quella parte si sia piano a piano consumata, finendo magari in quello che mangiamo, non è molto confortante, cosi mi sono deciso ad investire qualche euro in più, per quella che ritengo una delle cose importanti del quotidiano: l’alimentazione.

Non ascoltando il detto: “Quel che no strangola ingrassa”, ho iniziato ad informarmi, su quale poteva essere il prodotto che ha il miglior rapporto qualità/prezzo. Visitando alcuni negozi e navigando su internet, mi sono fatto una cultura sul tipo di pentole che si possono usare, tra cui anche l’antiaderente. Il materiale che permette questa caratteristica è il Teflon, un tipo di plastica resistente alle alte temperature 200° e oltre, che viene trattato con un tensioattivo chiamato PFOA. Fin qui niente di strano, se non ché l’EPA (Enviromental Protection Agency) ha accusato nel 2006 la DU-PONT (nota azienda chimica prima a produrre il Teflon) di aver nascosto le informazioni riguardanti gli effetti tossici del PFOA sulla salute e sull’ambiente, imponendo di ridurre le emissioni del 95% entro il 2010 e la cessazione entro il 2015.

Allora mi sono chiesto, indipendentemente dal fatto che queste pentole ad alta temperatura possano o meno rilasciare questo tipo di sostanze (che non è poco), ma in Italia abbiamo industrie che emettono questo tipo di sostanze per fare pentolame e quant’altro? A quali rischi sono esposte le persone che vivono nei dintorni di queste aziende? Quali valori sono stati  riscontrati nelle immediate vicinanze di queste industrie? A quali pericoli sono esposti i lavoratori di queste aziende?

Cercando sul web ovviamente non ho trovato risposte confortanti:

Una ricerca dell’ISRA del CNR ha riscontrato nelle aree di bacino idrografico del Po valori di queste sostanze da 10 a 200 volte superiori a quelli dei principali fiumi europei, senza contare l’ultimo disastro ambientale del Lambro.

Vi lascio per approfondire le due interrogazioni con relativa risposta che ho trovato: La prima è un’interrogazione al ministero dell’ambiente e la seconda indirizzata alla commissione ambiente europea.

Simone Bernabè

Interrogazione sui prodotti biologici nelle mense scolastiche

18 febbraio, 2010

CLICCA QUI PER SCARICARE L’INTERROGAZIONE

Al Signor Presidente del Consiglio Comunale
del Comune di Villafranca (VR)

e p.c. Al Sindaco del Comune di Villafranca
All’Assessore all’Istruzione del Comune di Villafranca

Villafranca, 16 febbraio 2010

Oggetto: Interrogazione al Consiglio comunale, art. 21 dello Statuto comunale e all’art. 41 Regolamento – Introduzione dei prodotti biologici nelle mense scolastiche ai sensi della legge nazionale 488/1999 e legge regionale 6/2002.

Illustre Presidente Maurizio Facincani,

premesso

– che la legge nazionale n. 488/1999 all’art. 59, comma 4 recita: “Per garantire la promozione della produzione agricola biologica e di qualità, le istituzioni pubbliche che gestiscono mense scolastiche ed ospedaliere prevedono nelle diete giornaliere l’utilizzazione di prodotti biologici, tipici e tradizionali nonché di quelli a denominazione protetta, tenendo conto delle linee guida e delle altre raccomandazioni dell’Istituto nazionale della nutrizione. Gli appalti pubblici di servizi relativi alla ristorazione delle istituzioni suddette sono aggiudicati ai sensi dell’articolo 23, comma 1, lettera b), del decreto legislativo 17 marzo 1995, n.157, e successive modificazioni, attribuendo valore preminente all’elemento relativo alla qualità dei prodotti agricoli offerti.

– che la legge regionale 6/2002 all’art 2 recita: “Utilizzo dei prodotti agricoli di origine regionale nei servizi di ristorazione collettiva affidati da enti pubblici

1. I servizi di ristorazione collettiva affidati da enti pubblici devono garantire che nella preparazione dei pasti siano utilizzati prodotti agricoli di origine regionale in misura non inferiore al 50 per cento, in termini di valore, dei prodotti agricoli, anche trasformati, complessivamente utilizzati su base annua.

2. Negli appalti pubblici di servizi o di forniture di prodotti alimentari ed agroalimentari destinati alla ristorazione collettiva costituisce titolo preferenziale per l’aggiudicazione, l’utilizzo di prodotti agricoli di origine regionale in misura superiore alla percentuale di cui al comma 1. Sono fatti salvi i contratti in essere al momento dell’entrata in vigore della presente legge, fino alla loro scadenza.

3. L’utilizzazione di prodotti agricoli di origine regionale nella preparazione dei pasti forniti dai gestori dei servizi di ristorazione collettiva affidati da enti pubblici deve risultare espressamente attraverso l’impiego di idonei strumenti di informazione agli utenti dei servizi.

– che il problema alimentare riveste oggi un ruolo di estrema importanza nel condizionare lo stato di salute dei cittadini

– che la certificazione biologica è un requisito importante per un’alimentazione sana, priva di pesticidi

– che non si tiene conto degli effetti dei pesticidi sui bambini che assorbono maggiori quantità di residui poichè mangiano di più in proporzione al loro peso corporeo e i cui organi sono ancora in fase di sviluppo, quindi più vulnerabili e che la compresenza di residui di più fitofarmaci contemporaneamente produce effetti dalle conseguenze ancora sconosciute

– che l’introduzione del cibo biologico a scuola asseconda la consapevolezza che le abitudini alimentari rappresentino un importante strumento di acquisizione dei modelli culturali e comportamentali che influiranno poi sulle scelte del bambino in tutte le fasi della crescita

– che mangiare biologico e locale vuol dire anche sostenere la “filiera corta” per incentivare i nostri produttori locali e nello stesso tempo tutelare l’ambiente nella misura in cui si evita l’inquinamento dei mezzi di trasporto e l’utilizzo di tecniche di produzione intensive

si chiede

quale tipologia di prodotti siano stati introdotti nelle mense scolastiche del nostro comune.

Inoltre si propone  nel caso vengano consumati esclusivamente o parzialmente prodotti convenzionali, che venga data priorità a prodotti esclusivamente biologici e locali in osservanza alla leggi di cui sopra e che nelle prossime assegnazioni di appalti di ristorazione delle mense scolastiche si preveda espressamente l’utilizzo di prodotti derivanti da agricoltura biologica certificata e di produzione locale.

Con osservanza

A nome del gruppo Amici di Beppe Grillo di Villafranca

Sara Vallan, Simone Bernabè

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Segnaliamo la serata organizzata con Piero Ricca dagli amici di  NogaraOnLine.net e Articolo54
Appuntamento a Nogara venerdì 19 febbraio, alle ore 21.00, sala consiliare.

Vi aspettiamo!

Cosa mangiano i nostri bambini a scuola?

8 febbraio, 2010

AGGIORNAMENTO: Veneto Agricoltura in collaborazione con la regione Veneto ha rilasciato un manualetto sulle mense bio da leggere assolutamente.

Mi è capitato di leggere un articolo molto interessante sulla regione Veneto (grazie Silvia):

La legge nazionale 488/1999 e quella regionale (Veneto) 6/2002 impongono l’utilizzo quotidiano di prodotti biologici. Da questa indagine, condotta da luglio a settembre 2009 e concentrata sulla ristorazione scolastica pubblica dei comuni di maggiore dimensione (sopra i 10.000 abitanti), è risultato, in estrema sintesi, che quasi i due terzi del campione esaminato (60,61%) utilizza quotidianamente almeno alcuni prodotti biologici. Il rimanente, ovvero quasi il 40% (il 39,39%), è ancora inadempiente al dettato legislativo, cioè non li usa poco o quasi mai. A dire il vero va segnalato che la metà di questi ultimi, il 21,21%, dichiara di mangiare “biologico” più volte alla settimana, ma non tutti i giorni.

E a Villafranca cosa mangiano i nostri bambini? Che cibi hanno deciso di portare i nostri “dipendenti” nelle scuole pubbliche?

Siamo sempre preoccupati di dare ai nostri figli il meglio che possiamo, l’alimentazione penso sia una delle cose più importanti; mangiare biologico non ha prezzi tanto più esorbitanti di ciò che paghiamo per il cibo tradizionale (la scuola può diventare un grande GAS Gruppo Acquisto Solidale), con il vantaggio però di avere una certificazione importante per salvaguardare la salute dei nostri ragazzi.

l’Associazione nazionale della ristorazione collettiva e servizi vari ANGEM, ci dice che un bando di gara su quattro per il servizio mensa, nel 2009, è stato aggiudicato con il criterio del massimo ribasso (cioè pagando il meno possibile).

Ricordiamoci che l’agricoltura biologica è priva di pesticidi e che i limiti di legge sui fitofarmaci sono tarati su un consumatore adulto. C’e’ da considerare anche, che l’effetto contemporaneo di più fitofarmaci, non ha ancora avuto studi accurati che ne verifichino l’innocuità (anzi ce ne sono molti che ne dimostrano l’esatto contrario).

Quale modo migliore allora di incentivare nei nostri territori l’agricoltura di qualità e la ripresa delle aziende, portando nelle mense scolastiche prodotti biologici?

Non ci resta allora che chiedere ai nostri dipendenti, se non l’hanno già fatto: cosa state aspettando?

Porteremo una nuova istanza sull’argomento in questi giorni e vi pubblicheremo anche la risposta(se ci sarà), tornate a trovarci.

Nel frattempo segnaliamo alle Amministrazioni comunali, alle scuole e agli enti (pubblici o privati) che gestiscono mense scolastiche e ospedaliere, ai medici pediatri, ai dietisti, alle imprese di ristorazione, la giornata che si svolgerà a Padova da Veneto Agricoltura a riguardo.

e il pieghevole dei  seminari.

RICORDIAMO MERCOLEDI 10 LA SERATA “BAMBINI A COSTO ZERO”

VI ASPETTIAMO NUMEROSI.

Simone Bernabè, Sara Vallan.

“Biologico” mangiare e produrre sano

27 novembre, 2009

Il Gruppo degli Amici di Beppe Grillo di Villafranca ha il piacere di organizzare

il 16 Dicembre 2009 presso l’aula magna Istituto Anti di Villafranca via Magenta n° 7 alle ore 20:30

una serata a tema :

Incontro con l’agricoltura biologica: mangiare e produrre sano secondo natura“.

Sono invitati tutti i cittadini, gli amministratori, i gruppi di acquisto solidale e i produttori di biologico della nostra zona.

Relatori:

In un presente dove la nostra salute è sempre più compromessa da inquinamento dell’aria, dell’acqua e dove una crescente distruzione del territorio agricolo sta minacciando

i presupposti per un futuro migliore, questa serata vuole rivalorizzare i prodotti del territorio, riportando l’attenzione sull’importanza di produrre e mangiare sano.

Un appello quindi al cambiamento sia per i consumatori che per i produttori, un futuro migliore anche per i nostri figli ha bisogno dell’aiuto di tutti quanti.

Insieme possiamo cambiare!

Ringraziamo il preside dell’Istituto Anti di Villafranca per l’ospitatilità.

Vi aspettiamo numerosi!