Archive for the ‘Caluri’ Category

Discarica di Caluri 3 “il ritorno”

4 giugno, 2014

Possiamo preoccuparci solo della discarica di Caluri?

AGGIORNAMENTO 05/06/2014: Ho ricaricato il video della serata organizzata dal comitato anti Ca’ Balestra dove il geologo Sommaruga che ha curato entrambe le discariche Baldassarre e Caluri ci spiega perchè sul nostro territorio è assolutamente importante non fare discariche!  perchè poi fare delle bonifiche quando il danno è fatto è praticamente IMPOSSIBILE! un danno PERENNE per le generazioni a venire!!!!

SENTITE CON LE VOSTRE ORECCHIE CLICCANDO QUI!

Grazie alla segnalazione di Beniamino Sandrini autore del blog Vivicaselle vi anticipiamo il titolo del prossimo film dell’orrore che faranno a Villafranca anche se il Metropol è già chiuso da tempo: “Discarica di Caluri 3 il ritorno” ebbene si! c’e’ un nuovo progetto per riaprire la discarica di Caluri! Vi inseriamo un piccolo pezzo preso dalla relazione tecnica:

La Ditta RoPe S.r.l. con il presente progetto avanza la richiesta per l’autorizzazione alla realizzazione di un impianto di discarica per rifiuti non pericolosi non putrescibili da realizzarsi nell’ex cava di ghiaia in località “Caluri” del comune di Villafranca di Verona (VR). Il sito oggetto dell’intervento rientra in un contesto estrattivo esaurito in cui insistono elementi collegati a due progetti di discariche per rifiuti non pericolosi e non putrescibili: uno relativo alla cava denominata bacino Ovest: progetto approvato con Deliberazione della Giunta Regionale n. 1115 del 28 aprile 2009, successivamente annullata dal Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto (sentenza n. 304/2010) e dal Consiglio di Stato (sentenza n. 3430/2010); uno relativo alla porzione della cava denominata bacino Est (gestito da altra ditta Bastian Beton), in fase di post – gestione con determina provincia di Verona nr. 603/07 del 31 gennaio 2007. Il nuovo progetto di discarica interessa la superficie di entrambi i bacini di cava citati. Non interferisce con la discarica esaurita presente nel bacino Est, se non per il contatto delle rispettive barriere di contenimento, e non ne condiziona le operazioni di post-gestione in atto, ormai, da diversi anni. Il progetto, inoltre, recepisce le linee progettuali e gli accorgimenti tecnici messi a punto nella progettazione della discarica del bacino Ovest e perfezionati durante l’iter autorizzativo conclusosi con l’annullata D.G.R. n. 1115/2009.

Potete trovare tutti i documenti sul sito della regione Veneto cliccando qui.

Cosa farà adesso Supermario? Lo scopriremo presto!

Territorio svendesi a Villafranca: si scava ancora!

29 agosto, 2012

AGGIORNAMENTO (04 febbraio 2013): CAVE, NORME TRANSITORIE PER LE ATTIVITA’ ESTRATTIVE

AGGIORNAMENTO (24/09/2012): Cave di ghiaia, la Regione offre la deroga per Verona.

AGGIORNAMENTO (31/08/2012): ringraziamo l’assessore all’ambiente Alessio Adami per la sua replica. Emerge chiaramente che il parere di Villafranca, finalmente contrario a nuove cave dopo decenni di devastazione del nostro territorio, non vale nulla in Regione Veneto. Sulla questione dell’avanzamento a lotti attendiamo chiarimenti su cosa ci metteremo dentro questi buchi, considerato che gli inerti li dobbiamo riciclare (vedi normativa europea e nazionale) e non tombare sottoterra. Il giudizio ai lettori. (CR)

Alessio Adami  31 agosto, 2012 alle 10:08 am

Buongiorno,
Ho rivevuto e letto stamani il post sulla cava.
Riguardo alle cose dette sono a rilevare alcune informazioni totalmente errate:
Il comune rappresentato dal sottoscritto ha dato parere NEGATIVO al progetto in discussione, come del resto a tutte le proposte di nuove escavazioni sul territorio. Basta leggere i verbali delle commissioni VIA per appurarlo.
Il parere definitivo non e’ politico, ma risultato della votazione della commissione regionale che chiede al Comune di esprimersi ( ed il no e’ stato incondizionato e perentorio da parte nostra) e che oltre al nostro Voto considera quello di tecnici, Arpav, eccc… … Anche la composizione di chi ha votato con nomi e cognomi e’ facilmente recuperabile!
Per ultimo un dato tecnico: la nuova coltivazione in esame prevede un avanzamento a lotti e presupposto per l’avanzamento delle escavazioni e’ che i lotti già escavati siano man mano riempiti prima di proseguire con il prelievo . Da parte nostra per le coltivazioni già in essere stiamo verificando che ciò avvenga stimolando la Regione e la Commissione ad essere vigile anche dopo il suo parere ed apertura del sito di escavazione.
Per ultimo ricordo che proprio e solo il sottoscritto a chiesto ed ottenuto il calcolo del totale attualmente escavato per comprendere se fosse o meno raggiunta la quota del 3%! Risultato: gli ultimi progetti proposti si stanno contendendo gli ultimi metri a disposizione e ne passera’ evebtualmente solo uno, inoltre non sono giunte finora da allora nuove richieste di cava.
Credo che una lettura dei documenti e delle dichiarazioni, oppure una semplice telefonata, potessero evitare l’uscita di un post che più che informare (cosa giustissima per un tema del genere) ha raccontato molte inesattezze ai lettori… Me compreso.
Spero vivamente che il clima di campagna elettorale non si sia impossessato anche di questo blog …. La gente e’ stanca di illazioni e critiche infondate soprattutto da gruppi come il Vostro che della corretta informazione hanno fatto bandiera.

Cordialmente
Alessio Adami Ass. Ecologia Comune Villafranca

Non siamo ancora usciti dal pericolo di avere una nuova discarica tra Quaderni e Valeggio e subito entriamo in un nuovo incubo: la Regione Veneto (Bur n. 71 del 28 agosto 2012) ha rilasciato una nuova concessione per la cava in località Cascina Pozzi di Caluri.

In attesa di conoscere il parere della nostra amministrazione sull’ennesimo nuovo “buco” sul territorio villafranchese (che poi ovviamente diventerà discarica, in piena zona di ricarica acquiferi), riportiamo l’articolo su L’Arena dello scorso 27 settembre 2008.

I nostri politici non sono ancora stati capaci nonostante le mille promesse e i tanti anni di amministrazione di tutelare in maniera definitiva questo territorio già pesantemente martoriato.

Abbiamo una legge che prevede il massimo del 3% di escavazione già ampiamente superata, perchè vengono ancora fatte concessioni?

E poi, dopo aver estratto tutta la ghiaia, con cosa lo riempiremo questo buco (oltre alle voragini ancora aperte tra Alpo, Caluri e Dossobuono)? Non certo con i famosi “inerti”: l’Europa ci chiede di riciclare il 70% dei rifiuti inerti da materiale edile entro il 2020! L’Italia ha recepito con sei mesi in anticipo e prima degli altri Paesi europei la direttiva ma è ancora ferma al 10%! L’Olanda ne ricicla il 90%! seguono il Belgio (87%) e la Germania (86,3%).

L’incapacità di fermare il consumo di territorio e di iniziare un piano serio di recupero e bonifiche riapre una nuova ferita a Villafranca.

Siamo nel 2012 ma sembra che i nostri politici ragionino (e si cerchino voti) come negli anni ’60 del secolo scorso!

L’Arena – Sabato 27 Settembre 2008

VILLAFRANCA. Sotto esame dell’aula le domande per le estrazioni di ghiaia nelle località Cascina Pozzi e Dossetto
Il Comune alza barricate contro le nuove cave
Al Consiglio di martedì prevista la votazione per dare parere negativo ai progetti di due impianti

Il consiglio comunale prepara le barricate contro cave e discariche. Nell’assemblea che si terrà martedì alle 21 i consiglieri saranno chiamati a votare due delibere contrarie all’apertura di altrettante cave di ghiaia in località Cascina Pozzi a Caluri e in località Dossetto, vicino a Pozzomoretto. Entrambi i progetti furono depositati in Comune lo scorso giugno. Dopo avere valutato i piani, l’ufficio tecnico diede a entrambi parere negativo. Il voto di martedì dovrà ratificare questo giudizio.

A Cascina Pozzi la società Memap di Mozambano (Mantova) ha chiesto di poter scavare 550 metri cubi di terreno su tre lotti. Il Comune teme che questa attività provochi un aumento del traffico pesante sulle strade circostanti. Ritiene inoltre che lo scavo possa avere conseguenze negative sulla falda, essendo l’area inserita nella fascia di ricarica degli acquiferi. Nella relazione i tecnici del settore urbanistica comunale hanno sottolineato che «in considerazione del piano di sviluppo dell’aeroporto è necessario che la società acquisisca il parere dell’Ente nazionale aviazione civile e della società Catullo».

Per il progetto in località Dossetto, presentato dalla Concave di Mantova, il Comune rileva che «l’intervento è rilevante e interessa una vasta area agricola in cui gli interventi vanno programmati con la massima attenzione». L’impresa ha chiesto di poter scavare 269 mila 700 metri cubi di ghiaia, su una superficie di 81 mila 202 metri quadrati distribuiti su tre lotti. L’amministrazione sostiene che entrambe le cave non vadano autorizzate poiché «da un calcolo sulle superfici di escavazioni è stata superata la disponibilità dl tre per cento prevista dalla legge regionale 44 del 1982 sulle attività di cava».
Di discariche parla la mozione presentata dai consiglieri di minoranza Paolo Martari , Graziano Tovo, Alessandrino Dal Maso, Luciano Zanolli e Renzo Piazzi e che sarà discussa nella seduta. Hanno chiesto al sindaco e alla giunta un intervento sia politico che tecnico per impedire la riapertura della discarica di Caluri. L’impianto nei mesi scorsi ottenne il via libera della commissione regionale per la valutazione dell’impatto ambientale nonostante il parere contrario di Comune e Provincia.

Di ambiente e territorio si occuperà pure la consulta permanente che verrà nominata sempre nel consiglio comunale di martedì. Il gruppo sarà composto per almeno il 50 per cento da cittadini di associazioni, gruppi, sindacati e categorie interessate del settore. Sono già stati scelti come membri Luisa Zecchinato, Nereo Cazzadori, Fortunato Serpelloni, Roberto Turcato, Massimo Polato, Costanzo Bonomi, Giovanna Zanini, Antonino Fiorello, Ciro Peretti ed Enzo Cordioli. Martedì la lista sarà completata con i nomi indicati dai capi gruppo consiliari di maggioranza e minoranza. Finora l’unico che è stato espresso è quello di Marco Serpelloni per la maggioranza.

Fabio Tomelleri

Possiamo preoccuparci solo delle discariche di Valeggio? Beniamimo Sandrini

7 giugno, 2012

Quando si aprono i comitati, iniziano le danze.

Abbiamo visto come funziona, se non ci si mette seriamente a protestare le cose restano sempre in secondo piano e a volte non basta nemmeno quello.

Come finirà con questa nuova discarica a ridosso di Quaderni? Vedremo, ma visto che siamo in un momento di attenzione della politica su questi temi, ci chiediamo: possiamo preoccuparci solo delle discariche di Ca Balestra/Baldassarre?

Da tempo ci chiediamo (e chiediamo alla nostra amministrazione di Villafranca):

Il comune fa assemblee pubbliche per la discarica Ca’ Balestra, ma perché non informa i cittadini anche su quella di Caluri? Quali zone rimangono ancora da bonificare? Quando verranno bonificate? Esiste un piano? Da dove arriveranno i finanziamenti per farlo? Esistono sul territorio altre problematiche da risolvere anche al di fuori del nostro comune dove è necessario intervenire?

Infatti non solo il comune di Valeggio con le sue scelte sta mettendo in pericolo la salute e l’ambiente anche a Villafranca: Beniamino Sandrini dal blog ViviCaselle scrive al nostro sindaco Mario Faccioli per sapere se Villafranca si sta preoccupando della bomba ambientale ai confini settentrionali del suo comune chiamata discarica Siberie di Sommacampagna:

Al Sindaco di Villafranca: “Richiesta di intervento “interessato”, in merito al FINTO Recupero Ambientale della ex Cava Siberie, ma VERA Discarica di Rifiuti, i cui effetti – in caso di incidente – possono “interessare” anche i territori del Comune di Villafranca, un Comune che è posto “a valle” di una Discarica [le cui pareti, già collassate, sono state… ripristinate]”

SuperMario: raccogliamo il tuo saggio avvertimento dalle pagine de L’Arena e te lo rilanciamo subito: vogliamo evitare di rincorrere situazioni sulle quali si può mettere la parola fine oggi, con uno sforzo politico collettivo.

Grazie Beniamino.

Simone Bernabè
Carlo Reggiani

Possiamo preoccuparci solo della discarica di Caluri?

26 gennaio, 2011

Aggiornamento 10/03/2011: Il Consiglio di Stato respinge la richiesta della società Rope di revisione della sentenza del Tar

Finchè stiamo attendendo la pronuncia del consiglio di stato, per il contro ricorso che la Rope ha fatto sulla questione della discarica di Caluri, il 14 Gennaio un articolo dell’Arena è passato quasi inosservato:

(immagine dal blog www.vivicaselle.eu)

L’Arena 14/01/2011

Discariche «diffidate» bocciate anche dal Tar

RIFIUTI. Progeco, Inerteco e Pro-in erano ricorse al tribunale dopo il richiamo della Provincia. Le aziende si erano appellate contro il provvedimento volto a fare osservare le concentrazioni di nichel, che è stato confermato

Il Tar (tribunale amministrativo regionale) boccia il ricorso di tre discariche per rifiuti non pericolosi contro la diffida della Provincia dello scorso marzo, ispirata dalla Procura della Repubblica, volta a far osservare le concentrazioni limite d’idrocarburi e metalli sull’accettabilità negli impianti di stoccaggio di questo tipo, nonché a procedere entro 30 giorni alla rimozione dei carichi di rifiuti non conformi già smaltiti.

Le discariche destinatarie del provvedimento furono Progeco ambiente, operativa in località Ca’ Vecchia, a San Martino Buon Albergo; Inerteco, località Ca’ Bianca, Zevio; Rotamfer, impianti a Sona e a Verona; Ferroli, località Lionello, San Bonifacio; Pro-in, Sommacampagna. Al Tar si appellarono Progeco, Inerteco e Pro-in. Come si legge nelle sentenze rese disponibili da Legambiente, la Provincia si era mossa in seguito all’esito di analisi Arpav su campioni di rifiuti con concentrazioni oltre i limiti di nichel (metallo i cui composti sono considerati cancerogeni), quindi ritenuti non ammissibili in discariche per rifiuti non pericolosi.
«Il Tar dà ragione a un’interpretazione della Provincia su una norma controversa, e ciò rincuora», osserva Fabio Venturi, assessore provinciale all’Ambiente. «Tuttavia la questione non è conclusa: sui parametri di nichel ammessi nelle discariche il ministero sta per emanare una circolare che dovrebbe chiarire un aspetto su cui i gestori di impianti chiedono uniformità di applicazione fra le Regioni. Finora Verona e il Veneto hanno applicato l’interpretazione più restrittiva. Si tratterà di capire, con i gestori, quali azioni siano possibili». L’assessore conclude sottolineando come gli impianti di smaltimento rifiuti della nostra provincia siano tutti «ampiamente monitorati per il rispetto delle normative».
Di tutt’altro parere Michele Bertucco, presidente regionale di Legambiente: «Se la Procura non avesse “consigliato” la Provincia di applicare la normativa in maniera più restrittiva rispetto a quanto chiesto dai gestori di impianti, si sarebbe continuato a tollerare la presenza in queste discariche di rifiuti pericolosi». Bertucco ne ha pure per il ministero: «Negli ultimi anni ha sempre interpretato in maniera blanda le direttive europee favorendo, di fatto, la collocazione nelle discariche di rifiuti non conformi. Così spesso la richiesta di circolari interpretative delle norme partivano proprio dagli enti locali, spinti più dalla volontà di scansare responsabilità che dal mettere in sicurezza il territorio». L’ultimo affondo di Bertucco è per Venturi: «Ricordo all’assessore che nella nostra provincia vi sono diverse discariche sotto sequestro, sulle quali mai i Palazzi Scaligeri si erano accorti di nulla». Legambiente sospetta che gli impianti di smaltimento veronesi «possano contenere rifiuti più pericolosi di quelli ammissibili». Quindi auspica l’incremento dei controlli sui materiali in entrata e dei carotaggi su quelli già stoccati. L’avvocato Luigi Biondaro, che con il suo collega Francesco Curato ha difeso al Tar le ragioni dei tre gestori di discariche, minimizza: «Secondo la normativa, fino al 30 giugno 2009 il nichel non rientrava tra le sostanze contaminanti dei rifiuti. È stato un decreto ministeriale intervenuto nell’agosto 2009 a porre problemi interpretativi, a sua volta modificato in maniera estensiva ai primi di dicembre del 2010. La contestazione è relativa a un periodo transitorio; vedremo se varrà la pena impugnare le sentenze o risolvere la questione sul piano amministrativo. Il problema si è posto solo a Verona e non nel resto d’Italia».

Piero Taddei

Questo dovrebbe farci pensare, a quanto occorre essere attenti anche alle altre discariche che si trovano vicino ai nostri confini. La discarica PRO-IN è distante, secondo la relazione non tecnica redatta per il primo semestre 2010, 2 km da Villafranca e  1 km e mezzo da Sommacampagna. Essendo la discarica a monte della città, il nostro sindaco che è responsabile della nostra salute dovrebbe preoccuparsi? E se la discarica di Caluri ha avuto parere negativo perchè non è stato coinvolto il comune di Povegliano, la domanda che mi pongo è:  per la PRO-IN è stato coinvolto il comune di Villafranca? E ancora com’e’ possibile che in un comune come Sommacampagna che ha una raccolta differenziata che supera l’80 percento, si stiano facendo ben due discariche? (PRO-IN/SIBERIE)

Nel frattempo, nonostante abbiano cambiato i filtri dei pozzi per l’inquinamento da atrazina, non ci è ancora arrivata una risposta su quale sia stata la causa, non possiamo ancora vedere in maniera trasparente le analisi approfondite dell’acqua del nostro rubinetto e non c’e’ una pianificazione valida e fattibile per ridurre l’inquinamento dell’aria.

Cari cittadini, questo è un appello a vigilare e interessarci su quei beni comuni che sono di vitale importanza, presi dal quotidiano non ce ne accorgiamo ma ce ne accorgeremo nel momento in cui verranno a mancare.

p.s Stanno nascendo nuove liste civiche per le elezioni comunali di Isola della scala, Nogara, Grezzana, si sente nell’aria un cambiamento, non lo sentite anche voi? una sveglia continua a suonare tutte le mattine, se l’avete sentita anche voi e ne siete coscenti aiutateci a rendere grande questo movimento!

Simone Bernabè



Discarica di Caluri: un progetto diverso si può fare!

12 agosto, 2009

discarica

E’ dal 31 Luglio 2008 che abbiamo scritto la nostra istanza al comuneil 19 Maggio 2009 è stata approvata la VIA per la discarica di Caluri e sono proprio convinto che stiamo andando verso la direzione sbagliata, compromettendo per sempre una zona già provata dalla situazione passata, senza contare la falda sottostante. Oggi ho dato un’occhiata ai BUR in regione e l’amarezza è tanta, vedendo che fin’ora non si è potuto fare ciò che in altri comuni sta diventando realtà. Sto parlando del recupero ambientale che è stato progettato per il comune di Ponte San Nicolò di Padova, dove si è ben pensato di costruire sulla ex discarica un parco fotovoltaico da 1MWp di potenza da installare su circa 2 ettari di terreno ampliabile fino a circa 3MWp, la cui VIA è stata approvata proprio oggi.

Questi sono i principali vantaggi che mi vedono concorde, riportati sul sito di Legambiente Padova dall’assessore all’ambiente di Ponte San Nicolò Roberto Marchioro che ha proposto il progetto:

  • si produce energia pulita, evitando l’uso di risorse non rinnovabili
  • si trasforma un territorio comunque compromesso valorizzandolo in termini ambientali
  • non si occupa del territorio produttivo ma si converte un luogo di occultamento e spreco di risorse ad occasione di riscatto energetico
  • si inizia a mettere la parola fine non solo all’attività di discarica ma anche all’idea, mai accantonata da qualcuno, che questa discarica possa continuare all’infinito (magari sopperendo alla non volontà di spingere ancor di più sulla raccolta differenziata)

La domanda sorge spontanea, perchè a Villafranca un progetto cosi non si è potuto fare? Perchè la regione può decidere di ampliare la discarica di Caluri mentre può creare un parco fotovoltaico per Ponte San Nicolò? Perchè il comune di Villafranca nonostante la netta posizione contraria e il voluto ricorso non ha mai avanzato una contro proposta al progetto della Rope?

Qui il progetto di VIA.

Simone Bernabè

Le carte in tavola

30 aprile, 2009

AGGIORNAMENTO (19/05/2009): il nostro sindaco Faccioli non ci ha ancora scritto, ma almeno adesso possiamo leggere la delibera di approvazione della discarica  pubblicata sul BUR regionale.

Poco fa, in pausa pranzo, mi ha chiamato il sindaco Mario Faccioli.

La vicenda della discarica di Caluri, con gli articoli sulla stampa e la discussione in consiglio comunale, è una ferita aperta, sia per i cittadini che per il sindaco.

Mario Faccioli ha letto nelle mie dichiarazioni riportate su L’Arena di oggi della demagogia da parte nostra e mi ha apertamente dichiarato la sua delusione per questo, soprattutto per la disponibilità di dialogo e apertura che lui ha avuto nei nostri confronti fin dal confronto in campagna elettorale.

Abbiamo parlato per quasi un’ora, in modo franco e diretto, come sempre.

Ho spiegato con uguale franchezza come non abbiamo nessun intento demagogico e che non ci interessa assolutamente sponsorizzare qualunque tipo di azione di deligittimazione nei suoi confronti. A noi interessa che venga perseguito l’interesse di tutti nell’azione amministrativa, che il nostro territorio venga preservato e valorizzato per il benessere dei cittadini di oggi ma soprattutto di domani, che vengano realizzate le nostre 5 Stelle che parlano di difesa del territorio, acqua pubblica e rifiuti zero, energie rinnovabili e risparmio energetico, mobilità pubblica, connettività internet e trasparenza amministrativa. E su questo il sindaco non ha potuto che riconoscerci la coerenza e l’onestà intellettuale.

Dal primo giorno dell’insediamento della nuova giunta abbiamo inziato un dialogo ed un confronto con l’assessore Adami (che continua anche in queste settimane) per attivare anche nella nostra città un sistema di gestione dei rifiuti in linea con la normativa, le direttive europee, la tutela dell’ambiente e della salute ma anche il portafoglio dei cittadini. Da sempre sul blog cerchiamo di fare informazione con le nostre dirette dal consiglio comunale con il solo scopo di far partecipare quanti più cittadini possibile alle scelte per la nostra città, proponendo temi e progetti cercando di stimolare la discussione.

Ci dispiace che ciò che il sindaco ha detto a me al telefono oggi non sia stato possibile dirlo anche ai cittadini mesi fa, magari in occasione della nostra istanza di fine luglio 2008. Ci spiace per l’occasione persa di far partecipare i cittadini alle logiche che stanno dietro ad aberrazioni come quelle che stiamo vivendo con la vicenda di Caluri, con un territorio che non può essere difeso perchè mancano gli strumenti normativi o quelli che esistono non sono sufficienti (vicende che stiamo vivendo anche per altre cave e discariche).

Ci spiace non aver potuto utilizzare lo strumento del PAT per fare questo lavoro faticoso di coinvolgimento e partecipazione dei cittadini. Non siamo preparati, la città non è pronta per ragionare insieme ai propri amministratori le scelte che riguardano il bene comune. Non basta più concentrare tutta l’attenzione verso i cittadini in campagna elettorale, non ce lo possiamo più permettere.

Ci spiace non avere strumenti come le consulte di frazione e di quartiere, le assemblee pubbliche, un uso consapevole di internet da parte dell’amministrazione per approfondire insieme decisioni che prendiamo oggi ma che rimarranno valide ed evidenti anche ai nostri figli e nipoti.

Ma possiamo cambiare strada, possiamo partire dall’informazione diretta e dall’invito a partecipare ai consigli comunali che puntualmente rilanciamo attraverso il blog, lavorare per migliorare il sito web del comune (abbiamo già proposto una collaborazione), coinvolgere i giovani con progetti di partecipazione che interessino le scuole.

Il sindaco mi ha confermato la sua volontà di difendere il nostro territorio cercando di mettere in atto tutte le possibilità concrete e reali disponibili, anche per quanto riguarda la questione della discarica di Caluri, ragionando sulle reali possiblità di successo e sul relativo costo (stiamo già pagando per azioni legali intrapprese e perse in passato).

A Mario Faccioli ho confermato che siamo sempre stati disponibili a un confronto su quale Villafranca e quale provincia di Verona vogliamo lasciare alle prossime generazioni! Non abbiamo cambiato idea.

Ho invitato il sindaco a scriverci: appena possibile mi ha promesso che lo farà.

Carlo Reggiani

Approvata la discarica di Caluri: ennesima lezione di “politica” per gli elettori di Villafranca

29 aprile, 2009

AGGIORNAMENTO (19/05/2009): Finalmente pubblicata sul BUR regionale la delibera di approvazione della discarica

AGGIORNAMENTO (30/04/2009): Articolo de L’Arena
Clamorosa dichiarazione dell’assessore veronese leghista Sandri: “non sapevo che la popolazione fosse contro la discarica“. E per l’assessore di AN Giorgetti “non esistono sufficienti motivi per dire di no“: l’opinione del consiglio comunale e dei cittadini NON BASTANO! VERGOGNA!

Caluri avrà una nuova disarica! A qualche metro dalla bomba ecologica lasciata dalla Bastian Beton negli anni 90 alle nuove generazioni di cittadini che ora abitano nel villafranchese.

Ma non vi preoccupate. Questa volta sarà tutto a norma di legge e anzi la nuova discarica aiuterà l’economia in questi tempi di crisi (come del resto sostiene la giunta di Sommacampagna proprietaria della discarica delle Siberie a qualche migliaio di metri dalla nostra).

La nostra salute (compresa quella dei nostri figli e nipoti) e il nostro territorio sono una merce a disposizione degli interessi privati.

PROPRIO UN BEL REGALO ALLA CITTA’ DI VILLAFRANCA E AI SUOI CITTADINI! GRAZIE AMMINISTRATORI!

Se vi capita, provata a leggere il testo della nostra istanza dello scorso 31 luglio 2008 e confrontatela con la mozione approvata nel consiglio “semi-aperto” di lunedì. Ma se il consiglio comunale di Villafranca e la giunta alla fine era d’accordo con noi, perchè nessuno ci ha risposto? Perchè non abbiamo avuto possibilità di parlare anche noi cittadini durante il consiglio “semi-aperto” di lunedi (per la cronaca, volevamo intervenire anche noi ma non ci è stato concesso)?

Aggiungiamo, già che ci siamo, la questione del nostro micro-ospedale (se avete visto Report domenica scorsa, non siamo tanto distanti dalla logica applicata nella sanità calabrese con i suoi 39 piccoli e disastrati ospedali, uno per ogni paese e nessuno utile ai cittadini) tanto ricercato dal politico locale per accaparrarsi consenso, senza minimamente curarsi dello spreco di denaro pubblico che da decenni si perpetua su quella e altre strutture veronesi.

Ma mettiamo anche l’altra grande “melina” in corso da oramai un decennio, un progetto studiato su tavoli non certo vicini agli interessi del bene comune del nostro territorio (ancora una volta la parola magica dello SVILUPPO, magari con l’aggettivo SOSTENIBILE che va tanto di moda) e che la politica sta cercando, con tutte le strategie possibili, di far arrivare in porto. Il tutto ovviamente  senza troppo clamore e “disturbo” ai cittadini-elettori: il Motorcity di Vigasio e Trevenzuolo. Viene sangue agli occhi ripensando e rivedento la pantomima andata in scena in consiglio comunale la scorsa primavera e le acrobatiche posizioni degli esponenti leghisti espresse anche lunedì scorso nel dibattitito di Isoltalta (disponibile la prima parte del video; nelle prosime la seconda parte).

Stiamo assistendo ovunque a grandi prove di equilibrismo da parte di una politica totalmente autoreferenziale (“votate me perchè io ho gli amici giusti in Regione e a Roma” è stato lo slogan più sentito in campagna elettorale lo scorso aprile a Villafranca) o che si appella a tesi federaliste del tipo “padroni a casa nostra” per poi rifilarci progetti devastanti come l’incenerito di Cadelbue, la nuova autostrada (tangenziali a pagamento) con tanto di passante  a nord di Verona (detto traforo), nessun freno a cave e discariche (tanto non c’e’ il piano regionale e neppure il piano provinciale), aeroporto senza autorizzazioni (documenti di VIA e VAS non pervenuti), devastazioni di prezioso territorio agricolo con relativo piano di SVILUPPO che per il politico vuol dire capannoni (poi spesso vuoti) e camion.

Ah, ovviamente, per i piani di intervento per l’abbattimento dell’inquinamento dell’aria, di tutela del territorio (piano provinciale) e di istituzione dei nuovi parchi (per esempio quello Tartato e Tione) non rimane il tempo… per questi dettagli si può attendere. C’è la crisi da affrontare. E con una campagna elettorale alle porte, di tumori,  malattie e distruzione del territorio meglio non parlarne.

PS: Stasera saremo a Nogara ad ascoltare Salvatore Borsellino, Ferruccio Pinotti e Benny Calasalzio

Doppio appuntamento: Autodromo e Discarica Caluri

26 aprile, 2009

Lunedì 27 aprile saremo presenti a due appuntamenti concomitanti.

La “politica” prova a confrontarsi con i cittadini su due questioni che ci stanno molto a cuore: Motorcity e discarica di Caluri.

Sul progetto Motorcity abbiamo recentemente assistito a scene di equilibrismo in consiglio provinciale in occasione del voto sulle infrastrutture di collegamento all’impianto. Il voto è stato usato per dare dei “segnali” agli alleati da parte di Lega ed ex AN (il nostro sindaco ha tenuto banco per tutta la seduta!). Le decisioni riguardanti una aggressione senza precedenti al nostro territorio e al nostro stile di vita (20-25 milioni di visitatori all’anno, 25.000 abitanti in più in una zona che ora è completamente agricola) vengono utilizzate dai nostri dipendenti esclusivamente come palcoscenico per i loro atti di forza, per regolare alleanze e definire assetti in previsione delle prossime elezioni.

Un’altra gravissima ferita, questa volta nel nostro territorio comunale, sembra non insegnare nulla alla “politica”: la prossima settimana a Venezia la commissione VIA darà il suo consenso definitivo alla riapertura della discarica di Caluri. Ora che l’evidenza dell’incapacità dei nostri amministratori di compiere il loro dovere in difesa del NOSTRO territorio e della NOSTRA salute è alla luce del sole, le minoranze (che sono state anche maggioranze con relative responsabilità) hanno ottenuto la convocazione di un consiglio comunale straordinario. L’imbarazzo dei nostri amministratori è evidente e ben documentato da Fabio Tomelleri su L’Arena di oggi. Saremo presenti anche per avere delle risposte alle nostre ripetute istanze (prima e seconda), da mesi chiuse in qualche cassetto degli ufficio comunali.

– A Isolalta di Vigasio (VR) gli indipendenstisti Veneti ci hanno invitato a partecipare ad un dibattito pubblico dal titolo “A che punto è il progetto del Motorcity e quale sarà l’impatto sul territorio?”. Alla serata parteciperà Cesare Nicolis (minoranza consiglio comunale di Vigasio), due consiglieri regionali (Bonfante e Cancian), consiglieri comunali e provinciali. Dettagli sul nostro meetup.

– A Villafranca consiglio comunale straordinario sulla discarica di Caluri: il consiglio è stato richiesto dalle minoranze consigliari, su sollecitazione del comitato contro la discarica. Dettagli sul nostro meetup.

PS: stiamo iniziando una nuova avventura! CI SERVE ILTUO AIUTO!!!

Se il Comune si è dimenticato della discarica di Caluri…noi invece no!

25 gennaio, 2009

In attesa che il Comune di Villafranca risponda alla nostra ormai semestrale istanza, mercoledì 21 gennaio siamo stati al consiglio comunale dei “nostri dipendenti”, per fortuna non timidi, del vicino comune di Sommacampagna durante il quale si è discusso di una interrogazione già ampiamente trattata su www.vivicaselle.eu circa l’incompatibilita’ tra area areoportuale e discariche emersa nella recente INFORMATIVA TECNICA – VALUTAZIONE DELLA MESSA IN OPERA DI IMPIANTI DI DISCARICA IN PROSSIMITÀ DEL SEDIME AEROPORTUALE dell’E.N.A.C..

Come per la discarica Siberie di Sommacampagna in procinto di essere attivata, e quella PRO-IN pronta a ricevere i rifiuti, anche quella di Caluri ricadrebbero nell’area definita “sedime aeroportuale”.

Riporto la premessa dell’ INFORMATIVA TECNICA DELL’ENAC del 17.12.2008:

L’Art. 707 del Codice della Navigazione ed il capitolo 4 parag. 12 del Regolamento per la costruzione e l’esercizio degli aeroporti mette in capo ad ENAC il compito di identificare le attività presenti sul territorio che potrebbero essere potenzialmente pericolose per la navigazione.
Al fine di garantire la sicurezza della navigazione aerea, l’ENAC individua, quindi, le zone da sottoporre a vincolo nelle aree limitrofe agli aeroporti e stabilisce le limitazioni relative ai potenziali pericoli per la navigazione.
L’Art. 711 prescrive che nelle zone di cui all’articolo 707, sono soggette a limitazioni le attività che, come lo smaltimento dei rifiuti, costituiscono un potenziale richiamo per la fauna selvatica o comunque un pericolo per la navigazione aerea.
La realizzazione e l’esercizio delle attività di smaltimento dei rifiuti, fatte salve le competenze delle autorità preposte, sono pertanto subordinate all’autorizzazione dell’ENAC, che ne accerta il grado di pericolosità ai fini della sicurezza della navigazione aerea.
Il paragrafo 7.9 del cap.7 Parte 3 dell’ICAO Airport Service Manual (Doc. ICAO 9137-AN/898 ) indica in 13 km dal sedime aeroportuale il limite consigliato per l’insediamento di attività di smaltimento.

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L’assessore all’ecologia Granuzzo (l’amministrazione qui è di centrosinistra e vuole la discarica che è di proprietà del comune) sostiene che la nota tecnica dell’ENAC datata 17/12/2008 non ha valore retroattivo rispetto alle date di deposito dei progetti delle due discariche di Sommacampagna, e che entrambe non sono interessate dalle tipologie di rifiuti che permetterebbero all’ENAC di dissentirne la realizzazione, in quanto si tratta di rifiuti non putrescibili quindi privi di sostanza organica fonte di attrazzione per uccelli.

Prima parte

 Seconda parte (dal minuto 34 la parte relativa alla discarica)

 

Cosa ne pensa il nostro assessore all’ambiente Alessio Adami? E poi che fine hanno fatto i due legali incaricati, dalla giunta a settembre ’08, di seguire la documentazione presentata dalla ditta Rope di Savona per la riapertura della discarica per un compenso di 4 mila 284 euro ciascuno? La nostra amministrazione si è dichiarata contro la riapertura della discarica di Caluri, ma non sta facendo niente per fermarla.

Credo che un parere all’ENAC comunque sia d’obbligo!

Sara Vallan

Piano regolatore, questo inutile strumento

16 ottobre, 2008

Una domanda mi sono sempre fatto vedendo nuove lottizzazioni nascere, interi complessi residenziali crescere, magari nei posti meno indicati per vivere in un ambiente sano, con servizi poco adeguati in termini di trasposto pubblico, infrastrutture, asili e scuole, farmacie, esercizi commerciali, centri sociali e ricreativi.

Durante la campagna elettorale, distribuendo i nostri volantini, abbiamo potuto visitare bene anche Caluri: nella frazione, schiacciata tra la pista dell’aeroporto, la base militare e la famosa discarica, negli ultimi mesi era nato un intero quartiere residenziale, con alcune abitazioni ancora da consegnare.

Durante la serata organizzata lo scorso 9 ottobre dal Comitato anti-discarica, ho potuto rivolgere quella domanda direttamente all’ex-sindaco Luciano Zanolli:

Zanolli mi ha risposto.

lo si dovrebbe chiedere principalmente a chi mi ha preceduto“, “Nel 2004 c’era una una pietra tombale sulla questione discarica“…

Ma ecco il grande responsabile: “il piano regolatore è del ’94 e nel ’94 c’erano realtà completamente diverse“.

E il nostro attuale sindaco? Dopo aver disertato la serata a Caluri, per coincidenza mi risponde dalle pagine de L’Arena del 14/10/2008 in un articolo sull’inquinamento da rumore provocato dall’aeroporto Catullo: scopriamo che solo ora la nostra amministrazione si sta muovendo, in ritardo di ben 14 anni rispetto alla leggere Regionale del ’94 che imponeva una variante urbanistica al nostro fantomatico piano regolatore per individuare e tutelare le fasce di rispetto nei confronti del rumore prodotto dai velivoli.

Il piano regolatore è vecchio, inutile, superato. Un caso o una scelta politica ben precisa? I cittadini di Villafranca forse meritano qualche risposta.

Carlo Reggiani

PS: Leggete su L’Arena del 14/10/2008 e del 15/10/2008 la situazione dell’inquinamento da rumore e dell’aria provocato dall’aeroporto. Finalmente(!) qualcuno se ne è accorto.