Catullo sviluppo o “disastro ecologico”?

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AGGIORNAMENTO: Il parco del Tione è una delle opere che dobbiamo pretendere! L’inquinamento dell’aeroporto e del traffico deve essere compensato, questa zona insieme alla parte del fiume sono il polmone di Villafranca, cittadini restiamo uniti, nessuno ce lo potrà togliere e noi come gruppo lotteremo con tutte le forze perchè venga mantenuto e potenziato. Basta opere assurde come il calcio Chievo ora dovete darci il verde che ci spetta per legge.

Milano, a Malpensa business & decessi
Scalo sotto inchiesta per “disastro ecologico”

Un documento esclusivo inchioda Sea, la società che gestisce l’aeroporto, per aver messo a rischio la salute di 250mila persone. Nella zona le vittime di malattie respiratorie sono quattro volte di più del resto della provincia. Un altro duro colpo ai piani di espansione dell’azienda in Borsa. E adesso la palla passa alla magistratura

“Disastro ecologico nell’area adiacente Malpensa, nel pieno Parco del Ticino, dovuto al sorvolo degli aeromobili in decollo”. Una riga che ha il peso di un macigno per chi vive sotto le rotte dello scalo, per i progetti di espansione dell’aeroporto che vuol diventare il grande hub padano e sulla quotazione del gestore Sea che il Comune di Milano ha pianificato in autunno. Grazie a documenti esclusivi raccolti dal fattoquotidiano.it si scopre che l’aeroporto della salvezza in realtà è una condanna per l’ambiente e per le popolazioni che vivono entro un’area di 100 chilometri quadrati, una minaccia per la salute di 250mila cittadini sacrificati sull’altare della ragion politica. La nuova giunta Pisapia dovrà presto farci i conti e intanto i decessi in zona Malpensa per malattie respiratorie sono 4 volte superiori rispetto al resto della provincia.

A definire “disastro ecologico” l’impatto di Malpensa è una nota del ministero dell’Ambiente del 7 ottobre 2010 trasmessa a tutti gli enti con competenze aeroportuali: Regione Lombardia, ente Parco del Ticino, ministeri di Trasporti e Agricoltura. Peccato che quel dossier sia rimasto nel cassetto, forse per non danneggiare l’imminente collocamento del titolo Sea che dovrebbe portare al Comune di Milano un dividendo da 160 milioni, già scritto a bilancio dalla giunta Moratti. La notizia rischia di far saltare l’operazione: dopo gli addii di Alitalia nel 2007 e Lufthansa oggi, chi mai investirebbe su un “disastro ecologico”? Chi comprerebbe azioni di una società che va incontro a milioni di euro di indennizzo?

Alla comunicazione ministeriale è allegata una relazione del Corpo Forestale dello Stato, comando di Varese, che attesta la moria degli uccelli e la desertificazione dei boschi e termina ipotizzando “un’eventuale costituzione di parte civile del ministero dell’Ambiente”. I lumbard sono seduti su una bomba pronta a esplodere in una guerra legale di tutti contro tutti: ministero contro ministero, enti locali contro Sea, comitati contro la Regione.

E a Villafranca dove sono le opere di compensazione per inquinamento e traffico? Perchè il sindaco Faccioli si accontenta di trasformare un’area a ridosso di Calzoni destinata ai parcheggi di aeromobili e di spostare di poco il casello di Dossobuono mentre Sommacampagna chiede compensazioni per Caselle? Perchè il sindaco vuole fare la battaglia solo per preservare il casello e la metropolitana leggera che ricadono proprio nelle fasce dove l’ENAC vuole imporre vincoli più restrittivi? Perchè l’aeroporto non ha ancora la Valutazione di impatto ambientale V.I.A.?

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2 Risposte to “Catullo sviluppo o “disastro ecologico”?”

  1. Elìa Says:

    Opere di compensazione?
    NON SOLO, nessuno si interessa di chiedere il divieto di sorvolo degli arei militari: anche ieri dei caccia Tornado hanno sorvolato a bassa quota con un fracasso assordante!!!

    Io ho cessato le mi battaglie nel 2007, abbandonando le sedute della Commissione Ambientale Aeroportuale, insediatasi nel Catullo fin dal 2002 con scarsi risultati…
    Intanto l’Aeroporto civile resta ancora condizionato dalla presenza dei “militari” e credo che la torre di controllo dei voli sia ancora gestita da loro!

    Elìa D.G.
    (ex portavoce del Comitato anti-rumore aereo)

  2. Torna la Zattera – newsletter n.16 - La Zattera Says:

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